Presentato un protocollo per la sicurezza sanitaria elaborato dal governo regionale, uno strumento facoltativo dedicato a chi arriverà nell’Isola
di Marco Russo

Il risveglio del turismo dopo il lungo sonno del lockdown comincia dalla sicurezza. Dal 3 giugno ci si può spostare liberamente tra le regioni italiane e sono aperte anche alcune delle frontiere europee, ma la cautela è ancora alta. Così chi deciderà di trascorrere le proprie vacanze in Sicilia – dove sono stati annunciati voucher scontati per far ripartire il turismo – potrà farlo in tutta sicurezza grazie a un’app, un sito internet e un potenziamento dei servizi sanitari.

È il progetto “SiciliaSiCura”, elaborato sotto il coordinamento dell’ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, presentato ieri dal governatore siciliano, Nello Musumeci, durante una conferenza stampa convocata a Palazzo d’Orleans insieme agli assessori alla Sanità, Ruggero Razza, alle Attività produttive, Mimmo Turano, e al Turismo, Manlio Messina. Dal 5 giugno sarà operativo il sito internet Siciliasicura.com, al quale è collegata una web app disponibile anche sugli store. L’applicazione sarà il perno attorno al quale ruoterà il protocollo di sicurezza. Si tratta di uno strumento facoltativo, dedicato ai visitatori della Sicilia per garantire sia loro che i siciliani sotto il profilo della prevenzione dal Covid-19.

Nel corso della permanenza in Sicilia, l’app invierà una notifica giornaliera per ricordare al visitatore che, in caso di malessere, dovrà contattare il Sistema sanitario regionale direttamente dal suo smartphone o chiamando il numero verde 800458787. In caso di malessere la segnalazione partita dallo smartphone arriverà alla centrale Uscat (Unità sanitaria di continuità territoriale turistica) e i casi sospetti di Covid-19 verranno presi in carico dalle Asp competenti territorialmente. In caso di ricovero il paziente sarà indirizzato verso il Covid-hospital più vicino, mentre se si renderà necessario soltanto l’isolamento questo avverrà in un’altra struttura pubblica.

“L’obiettivo non è soltanto quello di tranquillizzare i turisti che verranno in Sicilia, ma anche garantire la tranquillità dei siciliani – ha affermato Bertolaso – . La app sarà molto facile da utilizzare e questo potrebbe essere un esperimento utile anche per altre regioni”. All’applicazione, che entrerà a pieno regime a partire dal primo luglio e fino alla fine di settembre, è legato anche un call center in italiano e in inglese che fornirà a chi arriva consigli di ordine sanitario e agli operatori un sostegno nella gestione di questa fase.

“Il settore del turismo in Sicilia che conta il 15 per cento del Pil è quello che per primo ha pagato la grande crisi dovuta alla pandemia da coronavirus e, forse, è quello che ripartirà per ultimo nell’economia”, ha detto l’assessore al Turismo, Manlio Messina. “L’app è un supporto fondamentale al sistema turistico che ha pagato e paga un prezzo fin troppo alto – ha aggiunto l’assessore – . Il turista che verrà in Sicilia troverà la nostra terra meravigliosa ma anche l’efficienza del sistema sanitario ed il turista non può essere considerato come ‘untore’ ma semmai come un proficuo collaboratore dello sviluppo legato all’economia turistica”.