Un concorso di idee per il futuro del Parco Libero Grassi

Pronto un bando rivolto a studenti e neolaureati per immaginare uno spazio partecipato multifunzionale in quella che fu una delle discariche del “Sacco di Palermo”

di Redazione

Un concorso internazionale di idee per immaginare il futuro del Parco Libero, l’area di 11 ettari che si apre sulla costa sud di Palermo, ad Acqua dei Corsari, intitolata dal 2013 a Libero Grassi, l’imprenditore ucciso dalla mafia il 29 agosto 1991 per essersi opposto pubblicamente al racket delle estorsioni.

L’area del Parco Libero Grassi

È l’idea dell’associazione Parco Libero OdV, nata proprio per rigenerare quest’area e trasformarla in un’oasi urbana multifunzionale a servizio della città. Redatto in Italiano ed Inglese, il bando è online da questa mattina sul sito www.parcolibero.org, insieme alle schede tecniche e alle planimetrie dei luoghi. Scopo del concorso, bandito in partnership con Iasla – Società Scientifica Italiana di Architettura del Paesaggio: raccogliere il maggior numero di idee e proposte per ridisegnare questo angolo di città, a lungo abbandonato, e ora al centro di un piano di bonifica ambientale.

Il Teatro del Sole

“Abbiamo firmato ad agosto dello scorso anno un protocollo d’intesa con il Comune che ci dà titolo a promuovere progetti per il futuro di quest’area e, nonostante le complicazioni determinate dal Covid, siamo andati avanti con l’organizzazione del concorso di idee. Oggi siamo finalmente pronti a partire”, dice Alice Grassi, figlia dell’imprenditore e presidente dell’associazione Parco Libero. Insieme al bando, sul sito c’è anche una sua lettera ai partecipanti: “Il parco deve essere partecipazione – scrive Grassi – . La costa sud per anni è stata utilizzata solo come discarica degli sbancamenti e delle demolizioni ad opera di chi ha partecipato al ‘sacco di Palermo, mi auguro che presto questo parco possa invece ospitare tante associazioni affinché vi possano svolgere le loro attività per contribuire alla rigenerazione urbana di questa parte di città”

Monte Pellegrino dal Parco Libero

Il concorso è rivolto a studenti e neolaureati (dal 2018 in avanti) dei corsi di laurea in architettura del paesaggio e architettura che possono partecipare individualmente o in gruppo e, in questo caso, integrare l’equipe progettuale anche con studenti e neolaureati (sempre dal 2018) in altre discipline come ad esempio pianificazione urbanistica, scienze agrarie e forestali, scienze naturali e ambientali, belle arti, design, ingegneria, economia, giurisprudenza, scienze umanistiche, ed altri corsi motivandone l’apporto nell’ambito del progetto.

Antica torre d’avvistamento

Promotori e sostenitori del concorso di idee sono: il Comune di Palermo (con cui l’associazione Parco Libero ha siglato un protocollo d’intesa), SITdA– Società Italiana di Tecnologia dell’Architettura, l’Università degli Studi di Palermo, Confcommercio Imprese per l’Italia e Confcommercio Palermo. Hanno dato il loro patrocinio, inoltre: Aiapp – Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Palermo, e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale.

Il Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo

Le iscrizioni al concorso resteranno aperte fino alla mezzanotte del 16 luglio. Per la presentazione degli elaborati, la scadenza è, invece, il 15 ottobre. A giudicare le 3 migliori proposte, tra quelle pervenute, sarà una giuria di dieci componenti presieduta da Manfredi Leone, coordinatore del concorso e professore di architettura del paesaggio all’Università di Palermo, e composta da: Alice Grassi, presidente dell’associazione Parco Libero; Sergio Marino, assessore del Comune di Palermo; Maria Luisa Germanà, docente del Dipartimento di architettura dell’Università degli Studi di Palermo; Paolo Inglese, professore al Dipartimento scienze agrarie alimentari e forestali dell’Università degli Studi di Palermo; Fabio Di Carlo, professore di architettura del paesaggio e presidente di Iasla; Mario Losasso, professore di tecnologia dell’agricoltura e presidente della SITdA; Maria Cristina Tullio, architetto paesaggista e presidente di Aiapp nazionale; Gualtiero Parlato, presidente dell’Ordine degli architetti di Palermo; e Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo.

La premiazione a fine novembre. Per i primi tre progetti sono previsti premi in denaro: 3.000 euro al primo classificato; 1.500 euro al secondo; 750,00 euro al terzo.

Condividi
Tags

In evidenza

Palermo, restaurati gli orologi della settecentesca chiesa di Resuttana

Le lancette sul prospetto della storica parrocchia di Gesù, Giuseppe e Maria, una delle più antiche della città, hanno ripreso a girare dopo anni di silenzio. I lavori di recupero dei grandi quadranti sono stati finanziati con le donazioni di un fedele

A Troina rinasce il borgo normanno e si inaugurano nuovi musei

Pubblicato il bando di gara per il restauro del complesso seicentesco nel centro storico del capoluogo. La consegna dei lavori, che ammontano a 9 milioni di euro, è prevista entro il 2026

Premio del Paesaggio, Encomio per Le Vie dei Tesori

La Fondazione Le Vie dei Tesori ha ricevuto l'Encomio dal Ministero della Cultura nell’ambito del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa

Ultimi articoli

Arriva a Palermo la Danza movimento naturale, stage gratuito per professionisti

Attraverso il progetto europeo In.To.Da.Te, sulle buone pratiche della danza, di cui la compagnia Zappulla è capofila, sarà possibile sperimentare il metodo e fare parte di una rete di eventi culturali. Le adesioni entro il 29 aprile

A Troina rinasce il borgo normanno e si inaugurano nuovi musei

Pubblicato il bando di gara per il restauro del complesso seicentesco nel centro storico del capoluogo. La consegna dei lavori, che ammontano a 9 milioni di euro, è prevista entro il 2026

Dai depositi alle sale di Palazzo Abatellis, risplende un trittico medievale restaurato

In mostra una preziosa pala d’altare quattrocentesca, raffigurante l’incoronazione della Vergine fra i Santi Pietro e Paolo, tornata a nuova vita grazie a fondi privati erogati attraverso l’Art Bonus

Articoli correlati