A fine mese il variopinto corteo, ma da domani la manifestazione entra nel vivo con mostre e spettacoli in onore del regista Massimo Verdastro. Tra le presenze di quest’anno, Laura Boldrini
di Antonella Lombardi
Il culmine sarà sabato 22 settembre, quando il variopinto e anticonvenzionale corteo sfilerà per le strade di Palermo per rivendicare l’orgoglio delle persone Lgbt+, ma da anni il Pride è diventato un appuntamento per chiedere maggiori diritti civili e sociali attraverso una serie di iniziative e una rete di solidarietà trasversale a molte associazioni. Anche se l’Italia non rientra tra i 77 Paesi del mondo in cui l’omosessualità è considerata un crimine, il movimento, che ha il suo simbolo nella bandiera arcobaleno creata dall’artista Gilbert Baker, emblema di libertà e rottura, si batte per l’affermazione delle buone pratiche di accoglienza, condivisione, rispetto e pace. Un modo per ricordare che certe conquiste non sono del tutto acquisite e vanno salvaguardate, nell’anno in cui il mondo è costretto a interrogarsi e fare i conti con il movimento #MeToo.
Non a caso, tra gli incontri previsti ci sarà un focus sull’accoglienza dei migranti LGBTIA (acronimo che sta per Lesbiche, Gay, Bisessuale, Transgender, Intersessuale, Asessuale) in Italia, e sarà lunedi 17 con Laura Boldrini ed Erasmo Palazzotto, a confronto con l’esperienza e le pratiche dell’associazione “La Migration”, dalle 10 alle 19 all’università di Palermo.
Fuori dalle convenzioni anche il tributo alla forza evocativa della parola che sarà al centro domani di una mostra ai Cantieri culturali alla Zisa e uno spettacolo per festeggiare i 40 anni di carriera dell’attore e regista Massimo Verdastro: prima alle 18 l’inaugurazione di “Sguardi d’attore”, aperta fino al 28 settembre, al Centro Internazionale di Fotografia di Letizia Battaglia, poi alle 21, al circolo arci Tavola Tonda, la performance “Padiglione Verdastro”, a cura dello stesso attore e con la collaborazione di Giuseppe Sangiorgi. Le parole di Carlo Emilio Gadda, Nino Gennaro, Ettore Petrolini, Petronio e altri, faranno da personale stanza della memoria piena di echi del Novecento, in un caleidoscopio di voci, storie, visioni che hanno “abitato”, quarant’anni di scorribande di Verdastro, attore e regista lontano dagli schemi e alla continua ricerca.
Foto in bianco e nero sulla sua carriera, tra palcoscenici e dietro le quinte, sono al centro, invece, della mostra “Sguardi d’attore” a ingresso gratuito e visitabile tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 9.30 alle 18.30, fino al 28 settembre. Verdastro si interessa alla fotografia proprio a Palermo, alla fine degli anni Settanta, grazie all’amicizia con Letizia Battaglia.
A fine mese il variopinto corteo, ma da domani la manifestazione entra nel vivo con mostre e spettacoli in onore del regista Massimo Verdastro. Tra le presenze di quest’anno, Laura Boldrini
di Antonella Lombardi
Il culmine sarà sabato 22 settembre, quando il variopinto e anticonvenzionale corteo sfilerà per le strade di Palermo per rivendicare l’orgoglio delle persone Lgbt+, ma da anni il Pride è diventato un appuntamento per chiedere maggiori diritti civili e sociali attraverso una serie di iniziative e una rete di solidarietà trasversale a molte associazioni. Anche se l’Italia non rientra tra i 77 Paesi del mondo in cui l’omosessualità è considerata un crimine, il movimento, che ha il suo simbolo nella bandiera arcobaleno creata dall’artista Gilbert Baker, emblema di libertà e rottura, si batte per l’affermazione delle buone pratiche di accoglienza, condivisione, rispetto e pace. Un modo per ricordare che certe conquiste non sono del tutto acquisite e vanno salvaguardate, nell’anno in cui il mondo è costretto a interrogarsi e fare i conti con il movimento #MeToo.
Non a caso, tra gli incontri previsti ci sarà un focus sull’accoglienza dei migranti LGBTIA (acronimo che sta per Lesbiche, Gay, Bisessuale, Transgender, Intersessuale, Asessuale) in Italia, e sarà lunedi 17 con Laura Boldrini ed Erasmo Palazzotto, a confronto con l’esperienza e le pratiche dell’associazione “La Migration”, dalle 10 alle 19 all’università di Palermo.
Fuori dalle convenzioni anche il tributo alla forza evocativa della parola che sarà al centro domani di una mostra ai Cantieri culturali alla Zisa e uno spettacolo per festeggiare i 40 anni di carriera dell’attore e regista Massimo Verdastro: prima alle 18 l’inaugurazione di “Sguardi d’attore”, aperta fino al 28 settembre, al Centro Internazionale di Fotografia di Letizia Battaglia, poi alle 21, al circolo arci Tavola Tonda, la performance “Padiglione Verdastro”, a cura dello stesso attore e con la collaborazione di Giuseppe Sangiorgi. Le parole di Carlo Emilio Gadda, Nino Gennaro, Ettore Petrolini, Petronio e altri, faranno da personale stanza della memoria piena di echi del Novecento, in un caleidoscopio di voci, storie, visioni che hanno “abitato”, quarant’anni di scorribande di Verdastro, attore e regista lontano dagli schemi e alla continua ricerca.
Foto in bianco e nero sulla sua carriera, tra palcoscenici e dietro le quinte, sono al centro, invece, della mostra “Sguardi d’attore” a ingresso gratuito e visitabile tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 9.30 alle 18.30, fino al 28 settembre. Verdastro si interessa alla fotografia proprio a Palermo, alla fine degli anni Settanta, grazie all’amicizia con Letizia Battaglia.