Turismo lento e rinascita delle comunità, i Borghi dei Tesori presentati alla Bit

L’associazione che mette a rete decine di piccoli paesi siciliani è stata presentata nello spazio della Regione Siciliana alla Borsa internazionale del Turismo a Milano. Tanti gli ospiti anche nello stand dell’associazione: dal sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, al presidente dell’Autorità portuale, Pasqualino Monti

di Giulio Giallombardo

Borghi dei Tesori si presenta alla Bit

Spopolamento dei piccoli comuni, strategie per rilanciare le comunità, rigenerazione urbana e nuove forme di economia. I borghi siciliani si rilanciano alla Bit di Milano, la Borsa internazionale del Turismo, in corso fino a domani. L’associazione Borghi dei Tesori, presente con uno stand sotto l’egida delle Vie dei Tesori, è stata presentata ieri pomeriggio nello spazio della Regione Siciliana, sicuramente quello più fotografato della fiera milanese, tra schermi immersivi che si riflettono su pavimenti a specchio.

Pubblico alla presentazione dei Borghi dei Tesori

La rete dei 45 borghi siciliani, pronti alla terza edizione di Borghi dei Tesori Fest tra fine agosto e i primi di settembre, è stata accompagnata da satiri e dei della compagnia di Marco Savatteri, attori e figuranti che hanno sfilato tra gli stand della fiera in costumi ispirati alle divinità greche. Una rete quella di Borghi dei Tesori che, durante la presentazione alla Bit, ha ricevuto anche il plauso del membro del Consiglio di amministrazione dell’Enit ed ex assessore al Turismo, Sandro Pappalardo, che ha promesso il sostegno dell’Agenzia nazionale del Turismo.

 

 

Oggi a fare gli onori di casa nello spazio Sicilia, il governatore Renato Schifani che ha sottolineato l’importanza strategica dei piccoli centri. “In Sicilia abbiamo tantissimi borghi, penso ad esempio a Gangi che è stato premiato tante volte. Abbiamo delle realtà nell’entroterra che questo governo intende potenziare, perché si tratta di centri che hanno bisogno di un sistema organizzativo da implementare. Esistono realtà molto belle all’interno della Sicilia, comunità molto sane dove la vita è salubre, tutti elementi su cui puntare per rilanciare questa forma di turismo”.

Elvira Amata

Presente nello spazio della Regione Siciliana, durante la presentazione dei Borghi dei Tesori, anche l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata, che ha sottolineato l’importanza del progetto. “Non si tratta dei soliti percorsi – ha dichiarato – ma di itinerari per scoprire la bellezza della Sicilia nascosta, perché ogni angolo della nostra Isola ha le sue peculiarità”.

Hanno partecipato alla presentazione anche l’attore e performer Luca Vullo, autore de La Voce del Corpo, docuserie sulla gestualità siciliana; Marco Savatteri, autore, compositore e regista, fondatore della Casa del Musical di Agrigento; alcuni sindaci dei borghi della rete; Alberto Russo, responsabile delle relazioni istituzionali Sicilia di Poste Italiane.

Un turismo fatto anche di ritorni, di nuovi percorsi e strategie di riappropriazione del territorio per arginare la fuga delle nuove generazioni, che lasciano la Sicilia. Numeri confermati dal recente report dell’Istat, “Migrazioni interne e internazionali della popolazione residente”, che, con il 23 per cento, piazza la Sicilia al secondo posto tra le regioni italiane dove si emigra di più, preceduta soltanto dalla Campania.

 

Temi di cui si è discusso ieri durante un incontro nello spazio dei Borghi dei Tesori, moderato da Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori e dell’associazione Borghi dei Tesori, a cui hanno partecipato: il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla; il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti; Marcantonio Ruisi, ordinario di ordinario di scienze economiche, aziendali e statistiche dell’Università degli studi di Palermo; Marco Romano, direttore del Giornale di Sicilia.

L’incontro allo spazio dei Borghi dei Tesori: da sinistra, Roberto Lagalla, Marco Romano, Laura Anello, Marcantonio Ruisi e Pasqualino Monti

“Guardare alle piccole comunità – ha sottolineato il sindaco Lagalla – diventa un’opera di rigenerazione culturale che offre il destro ad alcune possibili e potenziali ricadute, come ad esempio il tema dello smart working e del decongestionamento delle grandi urbanizzazioni. La parola chiave per il futuro è ‘connessione’, che riguarda persone e istituzioni, connessioni anche a distanza attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie”.

Pasqualino Monti

Fare sistema – secondo Pasqualino Monti – significa “pianificare tutte le attività che toccano la blue economy, cercando di mettere le realtà portuali. Spostare, ad esempio, il terminal contenitori da Palermo al porto di Termini Imerese, è nei fatti un acceleratore di processi. Fare sistema significa uscire da una logica dei campanili, per una terra che il mercato non aspetta altro di scoprire”.

 

Laura Anello

“Anche per una siciliana appassionata della sua terra come me, tanto appassionata da esserci tornata dopo anni passati fuori – dice Laura Anello,– ogni borgo è stata una scoperta straordinaria di luoghi e di tesori umani. Non è possibile arrendersi al fatto che questi luoghi straordinari e pieni di risorse siano luoghi da cui i giovani fuggono fino allo spopolamento. Per questo, il progetto che abbiamo imbracciato insieme con queste comunità è quello di una rigenerazione umana e sociale, che vede nel turismo sostenibile un suo asset strategico”.

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