Presentato il dossier per la candidatura al riconoscimento del Mibact, un progetto articolato che coinvolge anche associazioni e altri comuni del territorio
di Giulio Giallombardo

Un sogno che supera il baratro del presente, proiettandosi in un futuro in cui ricominciare. È l’obiettivo comune delle città siciliane che si candidano a Capitale italiana della cultura 2021: Trapani, Modica, Scicli e Palma di Montechiaro (ve ne abbiamo parlato qui). Quattro progetti diversi come i territori che raccontano. La candidatura di Trapani – prima città di cui vi parliamo, a cui seguiranno anche le altre – è stata formalizzata con la presentazione di un dossier ricco e articolato, in sinergia col territorio. Un progetto che – da regolamento – resta segreto fino a quando la città vincitrice sarà proclamata, ma che si preannuncia strategico, anche in vista di Europeade, il più importante festival folk del Vecchio Continente che si svolgerà proprio a Trapani l’anno prossimo. Il dossier era già pronto il 2 marzo, alla prima scandenza poi prorogata al 13 dal Mibact, ma è stato rifinito proprio in questi giorni difficili, con l’emergenza sanitaria che sta paralizzando l’Italia intera.

A Trapani, come nel resto d’Italia, la cultura si è fermata insieme a gran parte delle attività, così la speranza è di rinascere il prima possibile per festeggiare l’anno prossimo. “Noi crediamo molto a questa candidatura – ha detto a Le Vie dei Tesori News, l’assessore comunale alla Cultura, Rosalia D’Alì – . Abbiamo fatto un grande lavoro di coinvolgimento del territorio, insieme alle associazioni culturali e ad altri enti territoriali, dando vita a un calendario di iniziative che comunque vada, vogliamo realizzare. È stato un lavoro sinergico, basti pensare che 17 comuni della provincia su 24 hanno aderito al progetto”.

La candidatura di Trapani va oltre il ricco calendario di eventi, puntando a diventare un progetto d’azione strategica per la promozione del territorio e della rinascita turistica e culturale. “Sono giorni difficili per tutti – prosegue l’assessore – a Trapani come ovunque in Italia, musei, biblioteche e luoghi della cultura sono chiusi, abbiamo dovuto annullare tantissimi eventi tra marzo e aprile e molti altri sono in bilico per i mesi successivi. I trapanesi, però, stanno rispondendo con grande senso di responsabilità, hanno capito la gravità del momento e ognuno sta facendo la sua parte. Siamo tutti in attesa di capire quanto durerà questo periodo così triste e buio e quando potremo finalmente rivedere la luce. Speriamo di essere pronti per ricominciare”.

Intanto, l’amministrazione comunale ha creato una fanpage su Facebook interamente dedicata alla candidatura di “Trapani 2021, Capitale italiana delle Culture euromediterranee”. Nell’immagine di copertina campeggia il logo ufficiale, ispirato al rosone della Chiesa di Sant’Agostino. Un disegno con un movimento dinamico di archi incrociati “che – ha spiegato il sindaco Giacomo Tranchida – simboleggiano l’interconnessione delle culture mediterranee in una armoniosa trama di visioni e tradizioni, simbolo delle culture che sono approdate nella nostra terra lasciando testimonianza e tracce ancora visibili”.