Tornano a risplendere gli affreschi del chiostro di Santa Maria di Gesù a Catania

Restaurato il prezioso ciclo pittorico settecentesco che racconta i momenti salienti della vita di San Francesco. Gli interventi sono stati finanziati dall’assessorato regionale ai Beni culturali e curati dalla Soprintendenza etnea

di Redazione

Gli affreschi restaurati

È l’unico esempio di chiostro affrescato a Catania, parte integrante del complesso monastico dei frati minori riformati. Restaurati gli affreschi del chiostro annesso alla chiesa di Santa Maria di Gesù, nell’omonima piazza del capoluogo etneo. Gli interventi sono stati finanziati dall’assessorato regionale ai Beni culturali e curati dalla Soprintendenza di Catania.

Una parte degli affreschi restaurati

Le preziose opere d’arte questa mattina sono state restituite alla città alla presenza del commissario straordinario della Città metropolitana e del Comune, Piero Mattei; del viceprefetto, Giuseppina Di Dio Datola; dell’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna; della soprintendente ai Beni culturali, Donatella Aprile; del parroco frate Massimo Corallo e di altre autorità civili.

Affresco raffigurante Sant’Agata prima del restauro

Il recupero, eseguito dall’impresa Cilia, è stato avviato lo scorso 14 settembre e si è concluso a dicembre. Il ciclo di affreschi, prima del restauro, – fanno sapere dalla Regione – risultava fortemente alterato anche a causa della destinazione d’uso del chiostro, nel corso degli anni, inadeguata a preservare i manufatti artistici. I clipei, i medaglioni e l’alto zoccolo sono stati oggetto di studio approfondito per valutare le soluzioni di conservazione più idonee. Durante l’intervento sono stati risolti anche alcuni problemi di degrado del luogo.

Affresco di Sant’Agata dopo il restauro

La Soprintendenza di Catania – sottolineano da Palazzo d’Orleans – lavora all’ulteriore valorizzazione del sito e delle opere recuperate. È in programma la sistemazione della pavimentazione e un nuovo allestimento dello spazio a cielo aperto, compatibile con la storia del convento. La Soprintendenza, inoltre, ha già approvato il progetto di illuminazione del chiostro presentato congiuntamente dalla parrocchia Santa Maria di Gesù e dalla Città metropolitana di Catania.

“Giunge a termine – commenta l’assessore ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato – un importante recupero che permette a Catania di ritrovare un luogo unico di grande bellezza. Il chiostro, anche grazie agli altri interventi previsti, potrà essere non solo custode di questi meravigliosi esempi di arte pittorica, ma riscoprire una funzione sociale e aprirsi alla città come spazio per la cultura”.

Gli affreschi, realizzati nel corso del Settecento e agli inizi dell’Ottocento, sono riconducibili a un pittore di formazione romana e si qualificano come racconto per immagini dei momenti salienti della vita di San Francesco, una sorta di libro in cui le pagine erano originariamente 36 clipei dei quali solo 29 sono ancora leggibili. Il complesso monastico di cui fanno parte è testimonianza della presenza dell’Ordine dei frati minori riformati a Catania, che iniziò nel Trecento e che si rafforzò con la costruzione della chiesa di Santa Maria di Gesù nel 1442. Dopo la distruzione avvenuta a seguito del terremoto del 1693, vennero realizzati la facciata, su progetto di Girolamo Palazzotto, e il chiostro.

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