Dalle sorprendenti iscrizioni in siciliano nella chiesa di Santa Caterina, agli affreschi della Cammara Picta, alle cappelle nascoste dell’ex Collegio dei Gesuiti: la città si mette in vetrina con Le Vie dei Tesori
di Marco Russo

C’è una piccola chiesa che nasconde affreschi unici con iscrizioni in siciliano antico. Un ciclo pittorico che è un capolavoro nelle sale del Municipio. La casa-museo del più grande medaglista italiano contemporaneo e, ancora, due passeggiate speciali. Si preannuncia un secondo weekend intenso a Termini Imerese, al debutto con Le Vie dei Tesori.

Sabato 18 e domenica 19 porte aperte in tutti siti del Festival, tra chiese inedite, musei-gioiello e palazzi tutti da scoprire (qui l’elenco completo dei luoghi). Imperdibile la preziosa chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, aperta entrambi i giorni, dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 19.30, che custodisce bellissimi affreschi quattrocenteschi con gli episodi della vita della Santa. Sono 32 pannelli arricchiti da didascalie in siciliano antico, le più estese in Sicilia su una superficie non cartacea. E ancora la chiesa di Maria Santissima Annunziata, con la sua cupola di maioliche azzurre. Spicca tra i vicoli della città vecchia ed è decorata con la tecnica dell’Azulejos, dall’arabo “pietra lucidata”, tipica dell’arte islamica, appresa dalla popolazione locale durante la dominazione araba e poi spagnola.

Poi c’è la bellissima chiesa di San Giacomo, la prima cattedrale di Termini, sede dell’antico Vescovado e, ancora, il Duomo dedicato a San Nicola, che custodisce tante opere d’arte, tra cui il particolarissimo croficisso girevole realizzato nel 1484 da Pietro Ruzzolone. Un luogo da riscoprire è certamente anche l’ex Collegio dei Gesuiti, un edificio che ha segnato in modo profondo la storia della città. Per molti anni tribunale, ginnasio, biblioteca e archivio, custodisce ancora due splendide cappelle affrescate, ormai dimenticate, una delle quali adibita per lungo tempo a sala delle udienze della Pretura.

Da non perdere la visita a due musei unici. Il primo è la Casa-museo che fu rifugio e luogo d’ispirazione per Filippo Sgarlata, uno dei più importanti medaglisti italiani contemporanei. L’altro, aperto solo questo weekend, è il Museo del Motorismo Siciliano e della Targa Florio, che racconta la storia della corsa più antica del mondo, con cimeli e auto storiche. Tappa obbligata anche ai ciò che resta del Castello, l’antica fortezza di Termini, diventata terrazza sul golfo da cui si gode uno straordinario panorama e al Municipio, che nasconde al suo interno la splendida “Cammara Picta”, una sala con un prezioso ciclo di affreschi realizzati nel 1610 dal pittore e architetto termitano Vincenzo La Barbera, che rievocano gli episodi storici dell’antica Imera e di Thermae Himerenses.

Ci sono, infine, due passeggiate speciali. Sabato 18 alle 11 si farà un viaggio nella Termini romana, alla scoperta delle rovine ancora visibili in città (qui per prenotare). Il percorso, condotto da Aurelio Burgio, si concluderà con uno spettacolo di gladiatori a cura dell’associazione Termini D’Amuri. Domenica 19 alle 16, invece, si andrà indietro nel tempo fino alla preistoria in compagnia dell’archeologa Vincenza Forgia (qui per prenotare). Si parte dal Museo Civico, dove si osserveranno i reperti archeologici provenienti dai siti preistorici locali e, percorrendo il panoramico parco urbano “Paolo Balsamo”, si raggiungerà, a mezza costa sul promontorio di Termini, il Riparo del Castello.
I coupon di Termini saranno validi anche per Palermo, Bagheria, Carini, Cefalù e Monreale. Tutti i luoghi si visitano con i coupon dedicati (10 visite 18 euro, 4 visite 10 euro, 1 visita 3 euro), per ogni passeggiata ed evento occorre invece un singolo coupon specifico. Qui per il programma completo di Termini Imerese (https://leviedeitesori.com/termini-imerese/), per tutte le altre informazioni telefonare allo 0918420253, tutti i giorni dalle 10 alle 18.