Se il mare ci ricorda chi siamo

La semplicità dei rapporti che si instaura al largo è molto diversa rispetto alla terra. Come quella volta che incontrai una barca di svizzeri…

Giovanni Chiappisi
Giovanni Chiappisi

Sto rivedendo alcune foto fatte a mare e nel frattempo ascolto i notiziari.

Il mondo del mare e quello della terra, la mia terra, sono distanti anni luce. Ricordo una barca con bandiera svizzera: la prima volta la vidi all’ancora davanti alla spiaggia di Mondello, a poche centinaia di metri da me e da Horus.

L’indomani io salpai di buonora e dopo una quindicina di miglia andai ad ancorare a Piraineto, luogo meraviglioso ma fortunatamente sconosciuto ai più. Forse perché non ci sono marina e altre comodità del genere.

Nel tardo pomeriggio chi arriva? La barca degli svizzeri. Io riconosco loro e loro riconoscono me. Fatto è come non è, la sera ci si ritrova a cena in barca da me. Abbiamo parlato di mare, di esperienze, di paure e poi, dopo l’ultimo limoncello, questa coppia matura di svizzeri sale sul tender e torna in barca.

Che erano svizzeri lo dico io fidandomi della corrispondenza tra la loro nazionalità e la loro bandiera. Abbiamo parlato in inglese. In effetti, l’ultima cosa che a me interessava sapere era la loro nazionalità. E pensandoci bene, non ho mai saputo neppure i loro nomi. Ma so cosa pensano dello stato in cui è ridotto il Mediterraneo, del caro prezzi soprattutto in Sicilia e di come loro cucinano i pesci che disgraziatamente (per i pesci) abboccano alle loro lenze.

Continuo a sentire i notiziari alla radio e penso alla semplicità dei rapporti che si instaurano a mare: non ci sono differenze di nazionalità, di titoli di studio, di status sociale. Siamo persone e basta. Un po’ come quel padre che chiede al figlio piccolo piccolo se ci sono stranieri nella classe e il bimbo gli risponde candidamente di non saperlo: ci sono solo bambini.

Ecco, a mare ci sono solo persone. E forse per questo amo sempre meno la terra e sempre di più il mare.

Condividi
Tags

In evidenza

Dall’ex Palazzo delle Finanze alla Chimica Arenella, passi avanti per il recupero di quattro tesori abbandonati

Firmato un protocollo d’intesa tra il Comune e l’Agenzia del Demanio per avviare interventi di rigenerazione di alcuni edifici storici. Presto un tavolo tecnico per reperire i fondi necessari

Dai depositi alle sale di Palazzo Abatellis, risplende un trittico medievale restaurato

In mostra una preziosa pala d’altare quattrocentesca, raffigurante l’incoronazione della Vergine fra i Santi Pietro e Paolo, tornata a nuova vita grazie a fondi privati erogati attraverso l’Art Bonus

A San Biagio Platani tornano gli Archi di Pane, un rito tra arte e devozione

Tante le iniziative pensate per valorizzare la tradizione secolare che vede due confraternite, Madunnara e Signurara, costruire imponenti architetture effimere lungo il corso principale del piccolo borgo agrigentino. Domenica 9 aprile l’inaugurazione in occasione della Pasqua

Ultimi articoli

A Troina rinasce il borgo normanno e si inaugurano nuovi musei

Pubblicato il bando di gara per il restauro del complesso seicentesco nel centro storico del capoluogo. La consegna dei lavori, che ammontano a 9 milioni di euro, è prevista entro il 2026

Dai depositi alle sale di Palazzo Abatellis, risplende un trittico medievale restaurato

In mostra una preziosa pala d’altare quattrocentesca, raffigurante l’incoronazione della Vergine fra i Santi Pietro e Paolo, tornata a nuova vita grazie a fondi privati erogati attraverso l’Art Bonus

Nasce a Palermo la scuola diffusa di arti e mestieri della tradizione

Il progetto prevede oltre 700 ore di percorsi di avviamento gratuiti, 20 borse di tirocinio per giovani meno abbienti, 10 inserimenti lavorativi in botteghe artigiane e il coinvolgimento di 100 professionisti

Articoli correlati