Rinasce lo spazio Zac dei Cantieri culturali alla Zisa

Siglato un protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale e la Fondazione Merz per la realizzazione di un nuovo progetto per l’arte contemporanea

di Redazione

Lo spazio Zac dei Cantieri culturali alla Zisa di Palermo si rilancia come nuovo polo per le arti contemporanee della città. Il Comune e la Fondazione Merz, hanno presentato ieri il protocollo di intesa con il quale Palazzo delle Aquile affida per tre anni gli spazi espositivi di via Paolo Gili all’istituzione culturale torinese per la realizzazione del nuovo progetto “ZACentrale” 2021 – 2023. Si tratta – fanno sapere dal Comune e dalla Fondazione Merz – di un innovativo piano interdisciplinare d’interventi culturali destinato a coinvolgere l’intera città, per il quale la Fondazione – al termine di una selezione selezione pubblica – è stata individuata quale “operatore culturale idoneo” per la produzione di progetti culturali finalizzati alla “promozione, conoscenza e diffusione dell’arte contemporanea negli spazi del padiglione Zac”.

Un momento della presentazione

Il progetto “ZACentrale” si svolgerà in tre anni nello spazio dei Cantieri culturali e sarà articolato con diverse attività interdisciplinari che comprenderanno: mostre, concerti, spettacoli teatrali e di danza, attività formative ai più diversi livelli; incontri, dibattiti, conferenze da svolgersi anche in partenariato con le altre realtà dei Cantieri Culturali alla Zisa, nonché interventi documentari, azioni di incubatore creativo e la creazione di una biblioteca specialistica dedicata all’arte contemporanea per la quale è prevista una donazione di 300 volumi da parte della Fondazione. I partner, gli artisti e il piano dei costi a totale carico della Fondazione Merz, senza alcun onere finanziario per l’amministrazione comunale.

Al centro Beatrice Merz con il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Mario Zito

All’incontro di presentazione erano presenti, tra gli altri, il sindaco, Leoluca Orlando e l’assessore alle Culture Mario Zito per il Comune di Palermo;  la presidente Beatrice Merz, Silvano Bertalot e Agata Polizzi per la Fondazione. “Riprende dopo la lunga sospensione della il cammino di crescita culturale della città – ha dichiarato Orlando – che ha trovato nel 2018 e 2019 una stagione di grande qualità e attrattiva”. L’assessore Mario Zito ha sottolineato l’importanza della sinergia che trasformerà Zac in un “laboratorio culturale dove fare ricerca ed avviare riflessioni sul futuro delle arti e conseguentemente della società intera. Le attività che si svolgeranno all’interno di Zac avranno un carattere multidisciplinare che abbatte i confini esistenti tra i diversi linguaggi artistici”.

Lo spazio Zac

Il progetto – secondo Beatrice Merz – è nato da un “tema straordinariamente contemporaneo e urgente quale l’ambiente e il ruolo che, in questo, gioca l’uomo quale agente di trasformazione. Etimologicamente i termini di coltura e cultura, condividono ben più di una comune origine semantica. Ci diciamo convinti del fatto che pratiche ispirate a criteri di responsabilità e sostenibilità debbano informare non soltanto il rapporto con l’ambiente ‘naturale’ ma anche innervare tutta la produzione culturale, la sua filiera di ‘distribuzione’ e che nessuno debba, rispetto a questa parte importante del welfare state, essere lasciato indietro. Non è immaginabile considerare il lavoro culturale e degli artisti disgiunto dalle urgenze sociali d’intere comunità”.

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