L’area sarà destinata ad attività culturali e sarà fruibile da cittadini e turisti grazie a lavori di manutenzione effettuati dalla Regione Siciliana
di Marco Russo

Un primo spiraglio verso la rinascita delle Terme di Sciacca, chiuse ormai da quattro anni. Con l’apertura del cancello che dà sul promontorio che si affaccia sul mare, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha ufficialmente riconsegnato ieri pomeriggio al Comune in provincia di Agrigento il parco delle Terme, da anni abbandonato a incuria e degrado. Il governatore, accompagnato dall’assessore all’Economia Gaetano Armao, è stato accolto dal sindaco di Sciacca Francesca Valenti e ha percorso i viali del complesso termale, soffermandosi sullo scenografico anfiteatro.

L’area sarà destinata ad attività culturali e aggregative e sarà fruibile da cittadini e turisti grazie a importanti lavori di manutenzione straordinaria effettuati dalla Regione Siciliana d’intesa con il Comune. Il parco delle terme mette in relazione alcuni beni patrimoniali del complesso: lo stabilimento, il Grand Hotel delle Terme e l’impianto delle piscine coperte. Il parco è parte integrante dello stabilimento con percorsi pedonali interni che collegano le varie strutture. Al centro sorge l’imponente vasca-fontana, che nel progetto di sistemazione del parco funge da sorgente per percorsi d’acqua artificiali che vanno ad incrociarsi con i sentieri pedonali.

“Cominciamo da qui, dal parco delle Terme di Sciacca – ha detto Musumeci – perché è più facile per il Comune gestirlo e non diventa un onere insopportabile. E perché diventa un segnale di ripresa. Smettiamo di piangere sul solito muro del pianto e cominciamo a rimboccarci le maniche, dopo avere finalmente razionalizzato una procedura che per anni non era stata tra le priorità di chi ci ha preceduto”. Nel corso di un vertice, tenutosi nelle scorse settimane a Palazzo d’Orleans, su iniziativa del presidente Musumeci, era stato deciso che il parco verrà formalmente consegnato dalla Regione al Comune, che dovrà occuparsi delle attività di manutenzione ordinaria. Il dipartimento regionale dello Sviluppo Rurale, invece, ha curato le operazioni di discerbamento e sistemazione del verde.

“Sciacca e Acireale – ha aggiunto il presidente della Regione – cammineranno di pari passo, anche se con qualche differenza perchè le realtà sono differenti. Riteniamo di potere pubblicare, già ai primi di settembre, il bando (elaborato dall’assessorato all’Economia, dopo una laboriosa ricostruzione dei dati catastali) per trovare il soggetto adeguato a rilanciare e gestire una struttura complessa che ha fatto la storia dell’economia di Sciacca e che può diventare uno straordinario punto di riferimento per l’economia del turismo termale in Sicilia”.