Era un’usanza in voga fino agli anni ’60, simbolo di un’Italia ormai scomparsa: semplici doni nella coppia che permettevano un piccolo banchetto in famiglia: ora torna a rivivere, nella stessa via Cutino dove si svolgeva
di Marco Russo
Secondo un’antica tradizione, nel giorno di ferragosto ad Isola delle Femmine avveniva uno scambio di doni tra fidanzati: l’uomo regalava alla sua amata un gallo vivo, adornato con un grande fiocco, e la ragazza ricambiava con una grossa anguria. In questo modo si dava alle famiglie l’opportunità di stare insieme per trascorrere in allegria la giornata festiva.
Per questo motivo, nel dopoguerra, qualche giorno prima del ferragosto, arrivava nel paese il venditore di galletti con il suo carretto colmo di grandi gabbie: tutti accorrevano e si creava una ressa intorno al mezzo per aggiudicarsi l’animale con le fattezze e il portamento più maschile e con la cresta assolutamente dritta e rigida.
Ora, quell’antica usanza in voga fino agli anni ’60, specchio di un’economia del baratto e di un’Italia che non c’è più, torna a rivivere grazie all’associazione Bc Sicilia nella stessa strada dove si svolgeva, la via Cutino, domani sera,a lle 17.30, con il sindaco, Stefano Bologna, e la presidente di Bcsicilia d’Isola, Agata Sandrone.
Nell’appuntamento di domani sera in via Cutino ad Isola verranno esposte delle angurie scolpite, mentre la presenza dei galletti sarà soltanto simbolica, affidata al panificio Geraci che preparerà composizioni di pane a forma di galletti e dei biscotti.
Al termine è prevista una degustazione di anguria e, contemporaneamente, sarà possibile visionare la mostra fotografica “Isola delle Femmine nella storia”.
Per avere informazioni sull’iniziativa è possibile contattare il numero 3209089061 o scrivere all’indirizzo e mail: isoladellefemmine@bcsicilia.it.
Era un’usanza in voga fino agli anni ’60, simbolo di un’Italia ormai scomparsa: semplici doni nella coppia che permettevano un piccolo banchetto in famiglia: ora torna a rivivere, nella stessa via Cutino dove si svolgeva
di Marco Russo

Secondo un’antica tradizione, nel giorno di ferragosto ad Isola delle Femmine avveniva uno scambio di doni tra fidanzati: l’uomo regalava alla sua amata un gallo vivo, adornato con un grande fiocco, e la ragazza ricambiava con una grossa anguria. In questo modo si dava alle famiglie l’opportunità di stare insieme per trascorrere in allegria la giornata festiva.
Per questo motivo, nel dopoguerra, qualche giorno prima del ferragosto, arrivava nel paese il venditore di galletti con il suo carretto colmo di grandi gabbie: tutti accorrevano e si creava una ressa intorno al mezzo per aggiudicarsi l’animale con le fattezze e il portamento più maschile e con la cresta assolutamente dritta e rigida.
Ora, quell’antica usanza in voga fino agli anni ’60, specchio di un’economia del baratto e di un’Italia che non c’è più, torna a rivivere grazie all’associazione Bc Sicilia nella stessa strada dove si svolgeva, la via Cutino, domani sera,a lle 17.30, con il sindaco, Stefano Bologna, e la presidente di Bcsicilia d’Isola, Agata Sandrone.
Nell’appuntamento di domani sera in via Cutino ad Isola verranno esposte delle angurie scolpite, mentre la presenza dei galletti sarà soltanto simbolica, affidata al panificio Geraci che preparerà composizioni di pane a forma di galletti e dei biscotti.
Al termine è prevista una degustazione di anguria e, contemporaneamente, sarà possibile visionare la mostra fotografica “Isola delle Femmine nella storia”.
Per avere informazioni sull’iniziativa è possibile contattare il numero 3209089061 o scrivere all’indirizzo e mail: isoladellefemmine@bcsicilia.it.