I fondi stanziati dalla Regione saranno utilizzati per interventi di restauro e innovazione tecnologica, ma anche per l’apertura di nuovi spazi
di Redazione

Una boccata d’ossigeno per i teatri siciliani. Saranno 161 le strutture che si divideranno gli oltre 32 milioni di euro stanziati dal governo regionale per la riqualificazione. I fondi – secondo quanto fanno sapere dalla Regione – saranno utilizzati per interventi di restauro, ripristino, ristrutturazione, messa a norma e innovazione tecnologica. Servirannno alla modernizzazione di strutture esistenti, ma anche all’apertura di nuovi spazi e sale chiuse da tempo al pubblico. Le risorse saranno erogate dal dipartimento regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, diretto da Sergio Alessandro, che ha già predisposto la relativa graduatoria.

L’idea del governo regionale è quella di mettere in circolo una risorsa importante per rivitalizzare la crescita del territorio e creare opportunità di lavoro per aziende, tecnici, fornitori che saranno impegnati in questi 161 cantieri della cultura che si apriranno con i lavori di ammodernamento delle strutture teatrali. Nel rispetto delle proporzioni previste dal bando, agli enti pubblici è stato concesso un contributo pari quasi all’ottanta per cento della somma valutata come ammissibile. Per i soggetti privati un finanziamento pari a circa il 62 per cento.
Gli enti beneficiari sono Comuni, enti pubblici, istituti scolastici, parrocchie, enti no-profit (fondazioni, associazioni) e imprese private impegnate nel campo teatrale. In base alle istanze pervenute sono state finanziate, su un importo complessivo di 32,3 milioni di euro, 161 strutture così ripartite tra le province: Agrigento, 18 teatri (3,9 milioni di euro); Caltanissetta, 10 (1,8 milioni di euro); Catania, 34 (6,2 milioni di euro); Enna, 7 (1,5 milioni di euro); Messina, 26 (5,1 milioni di euro); Palermo, 29 (6 milioni di euro); Ragusa, 8 (1,6 milioni di euro); Siracusa, 13 (2,8 milioni di euro); Trapani,16 (3,4 milioni di euro).

“I teatri siciliani pubblici e privati – sottolinea il governatore Nello Musumeci – costituiscono una mappa identitaria dell’Isola e sono depositari della memoria e del carattere del territorio. Questo piano per i teatri serve a dare energia e attenzione al ruolo fondamentale che riveste il capitale umano e intellettuale dei luoghi della cultura: registi, attori, musicisti, scrittori, scenografi, costumisti. Una forza lavoro e una memoria collettiva di tecniche e saperi troppo spesso sacrificati da una disattenzione o da una scarsa considerazione che fagocita figure che, invece, meritano di trovare in Sicilia opportunità di lavoro e realizzazione professionale”.