Nonostante le criticità e i pochi servizi ricettivi, il sito naturalistico del Palermitano è preso d’assalto ogni weekend. Un attrattore turistico che punta alla destagionalizzazione, circondato boschi, sentieri e alberi monumentali
di Ruggero Altavilla

È la regina degli inverni dei palermitani. Un’isola nell’isola nel cuore delle Madonie. Come ogni anno, quando le montagne si colorano di bianco, Piano Battaglia è presa d’assalto dagli amanti della neve e degli sport invernali. Soprattutto nel finesettimana sono tantissimi i visitatori che scelgono il pianoro ai piedi di monte Mufara per trascorrere il tempo libero. Numeri in crescita, nonostante le difficoltà legate alla viabilità e alle previsioni meteo non favorevoli, come dimostra l’affluenza record dello scorso weekend con circa 12.500 persone che hanno raggiunto Piano Battaglia. I dati monitorati dalla Città metropolitana, – fanno sapere dal Parco delle Madonie – attestano che almeno 1.455 autovetture e 125 autobus, hanno potuto transitare nonostante gli accumuli di neve.
Numeri importanti davanti ai quali i dirigenti della Città metropolitana, i vertici dell’Ente Parco delle Madonie, polizia provinciale, Protezione civile e i sindaci dei comuni interessati, hanno disposto di limitare a 45 il numero di bus che potranno entrare nella località sciistica nei weekend.

“La sensazione è che vi sia una grande ripresa turistica dopo il periodo pandemico – afferma il commissario straordinario del Parco, Salvatore Caltagirone – chiari spunti di riflessione appaiono necessari su come arginare, nel medio termine, le diverse criticità dovute ai servizi depotenzializzati delle strutture per capacità ricettiva e di ristorazione rispetto alla domanda di accoglienza turistica e di afflusso giornaliero, alla mancanza di transfert con navetta ed al miglioramento della circolazione veicolare sulla quale si stanno pianificando i particolari”.

Criticità a cui si aggiungono le decine di incidenti che ogni weekend si segnalano, provocati soprattutto dagli “slittini pirata”, i malori causati in gran parte dalla scarsa preparazione fisica o dall’abbigliamento inadeguato e gli infortuni per le cadute sulla neve ghiacciata. Per non parlare dei rifiuti abbandonati nell’area naturalistica: dalle semplici palette di plastica rotte, fino ai resti dei pranzi al sacco.

Situato tra il complesso montuoso di Pizzo Carbonara e Monte Mufara, Piano Battaglia fa parte del complesso carsico del Carbonara dal quale si ammira un panorama mozzafiato. Raggiungibile dai versanti di Petralia Sottana, Isnello, Collesano e Polizzi Generosa, è un importante sito di interesse geologico e rappresenta per il territorio madonita, un attrattore turistico che, nonostante le criticità, punta alla destagionalizzazione, ampliando l’offerta turistica in tutti i periodi dell’anno.
Il flusso raddoppiato rispetto alle precedenti settimane, esprime la grande potenzialità che la località sciistica ha sul territorio, grazie anche alla vicinanza di altri siti di rilevanza naturalistica vicini. Procedendo, infatti, da Petralia Sottana verso Pomieri, si possono ammirare tre alberi monumentali: una rovere, un acero campestre e un acero montano, alberi che hanno svariate centinaia di anni, e molti metri di diametro e più di venti metri di altezza. C’è poi Piano Farina, dove si trovano due importanti sentieri: quello dell’Aquila reale e il sentiero dei Grifoni, arricchiti con nuovi pannelli esplicativi che ne descrivono il percorso, dando al visitatore l’illusione di essere accompagnato da una guida narrante, da lì, poi, fino ad arrivare ad un caratteristico márcato.

Sul versante di Polizzi Generosa, si può raggiungere l’anfiteatro della Quacella con l’importante sentiero degli Abies nebrodensis e Piano Cervi. L’importanza di questi ultimi siti, al pari di quella di Piano Battaglia, assurge a simbolo della biodiversità, dove márcati, margi, alberi monumentali, dolomie, inghiottitoi, sono soltanto alcuni degli ingredienti di un paesaggio variegato che nasconde uno scrigno di tesori.