Sono diciotto gli itinerari a Palermo e dintorni in programma con il festival il 13 e 14 ottobre. Dai Florio alla Baronessa di Carini, dai misfatti dell’Inquisizione ai gloriosi cinema della città, passando per la Vucciria e gli scenari di bosco Ficuzza, ce n’è per tutti i gusti
di Federica Certa
La città conosciuta e quella celata, che sbuca da angoli acuti di storia e d’incanto. Itinerari naturalistici alla scoperta di spazi verdi nascosti e i quartieri del centro storico come non si sono mai visti prima. O, ancora, le figure simbolo della memoria della città, dalla sua Patrona all’illuminata dinastia dei Florio. Sono diciotto le passeggiate a Palermo e dintorni in programma il prossimo weekend con Le Vie dei Tesori. Per aggiudicarsi uno dei posti disponibili (la partecipazione è sempre riservata ad un numero prestabilito di visitatori) si può prenotare o acquistare i coupon direttamente dal sito internet a questo link.
Per chi ama anticipare l’alba è in programma, a partire dalle 6.30 di sabato 13, la passeggiata dal titolo “Buongiorno notte”: Giovanni Mazzara accompagnerà i dieci partecipanti in un percorso di 2 ore dai Quattro canti al mare fino al cuore della città antica, che si sveglia poco alla volta con i profumi e le atmosfere livide della prima mattina, per concludere con un caffè nei primi bar che alzano le saracinesche.
Gli appassionati di enigmi da risolvere e matasse da sbrogliare potranno ritrovarsi sabato alle 16 in piazza san Domenico: i cinquanta “pellegrini”, guidati da Chiara Utro, saranno chiamati a svelare un inquietante delitto, in una serrata caccia all’assassino che è anche un viaggio nella storia di Palermo.
Streghe, eretici, condannati a morte sono invece i personaggi evocati nell’itinerario dedicato a fatti e misfatti della Santa Inquisizione – presente in città dalla fine del ‘400 al 1782 – che inizia da piazza Marina e si addentra nell’anima barocca della Kalsa, scenario di processi cruenti contro luterani ed ebrei, adulteri e usurai.
Ancora mistero e intrigo sulle orme della baronessa di Carini, in un percorso che parte dal castello, dove si era consumata l’oscura uccisione della nobildonna – come si tramanda tra cronaca e leggenda – e prosegue nella piazza centrale e in Corso Umberto, fino alla chiesa madre e alla chiesa del Carmine, con il chiostro e la biblioteca.
Inizia dalle 10.30 da Porta Felice il tragitto storico-letterario che illumina i luoghi e le vicende della città consacrati nei libri di Sciascia, Pirandello, Tomasi di Lampedusa, Consolo, Levi: a fare da controcanto la lettura delle pagine più belle dei maestri del Novecento, siciliani e non solo.
Si rievocheranno gli odori speziati dei droghieri, il vocìo svelto dei maghrebini alla Vucciria, l’epopea dei mercanti stranieri che aprirono le prime “apotheke solarate” – in quella lingua di terra rubata al mare che avrebbe preso il nome di mandamento della Loggia – nell’affascinante percorso fra strade, chiese e suggestioni in programma sabato, dalle 10.30, con partenza dalla fontana del Garraffo in piazza Marina. A cura dell’associazione “Salvare Palermo”.
Ancora la città vecchia sarà sotto i riflettori della passeggiata al Cassaro, da Porta Nuova a Porta Felice, e di quella nella zona della stazione centrale, fulcro di una nuova espansione sociale e architettonica, tra ‘800 e ‘900. Mentre sarà del tutto inedita e decisamente più contemporanea la riscoperta dei gloriosi cinema di Palermo, dalle origini sino agli anni Settanta. Un itinerario a cura di Igor Gelarda, in collaborazione con “Palermo aperta a tutti”. Partenza alle 11 in via Libertà, di fronte il negozio Prada.
Prenderà il via alle 10, dalla statua di Ignazio Florio senior, nell’omonima piazza, la seconda parte del tour sulle tracce della leggendaria famiglia di armatori: da via Dante fino a piazza principe di Camporeale, nella contrada dell’Olivuzza, il panorama urbano mostrerà il volto elegante e incipriato della Bella Epoque e del grande, avveniristico sogno borghese palermitano, infranto dall’avvento della grande guerra. Da villino Favarolo a Villa Malfitano Whitaker, con la guida di Michele Anselmi.
Sempre sabato sono in programma due passeggiate verdi: a Villa Mirto, dove è riportato un fugace soggiorno di Garibaldi durante la spedizione dei Mille, fino al guado del ruscello del Fiumetto Sant’Elia e poi in salita verso il querceto della Costa Lunga; e nella riserva naturale di Montepellegrino – per molti ancora un luogo di inaspettate epifanie, come le 130 grotte scavate nel suo grembo – con tappe al boschetto e al Gorgo, il laghetto abitato da insetti rari che hanno suscitato l’interesse degli entomologi di tutto il mondo. Tre ore e quattro chilometri di cammino, con partenza dal santuario di Santa Rosalia alle 10, con i ‘ciceroni’ di “Astrid Natura”.
E sempre Montepellegrino verrà “espugnato” nell’acchianata di 2 ore in programma a partire dalle 16 di domenica 14 ottobre, con partenza da largo Sellerio, sulla via della santa eremita ma senza tralasciare l’eredità storica e naturalistica disseminata lungo il cammino.
Igor Gelarda leggerà e reciterà brani di testi antichi dedicati a uno dei luoghi più amati ed evocati dai palermitani. Polmoni a prova di scarpinata e gambe robuste sono i requisiti per partecipare al trekking nel bosco di Ficuzza, un tempo riserva reale di Ferdinando I, che prenderà il via alle 10, dalla piazza nel centro del borgo per snodarsi attraverso il sentiero “Alpe Ramosa”, tra alberi di leccio e roverella, fino ad una romantica radura ombreggiata dai sugheri. E sempre domenica si potrà andare alla scoperta del demanio forestale di Aglisotto, con ingresso a Portella Mannino, lungo la SSS 186 per Partinico. Epilogo mozzafiato sul versante montano che sovrasta Giacalone, a rotta di collo sulla valle dell’Oreto.
Per gli indefessi cacciatori di tesori metropolitani, gli appuntamenti in programma il 14 in città sono tre. Alla Vucciria – dalle 10, con partenza da piazza San Domenico – Sara Cappello, una delle ultime cantastorie siciliane, ricamerà i suoi racconti di parole e musica, per riesumare personaggi, favole e credenze popolari a misura di genitori e bambini, che potranno fantasticare con le storie fatate di pesci e marinai, le avventure di Giufà e le sgargianti abbanniate dell’antico mercato, eroicamente in lotta contro l’abbandono e il degrado.
A Ballarò, il suk più vetusto della città, piccola enclave del multiculturalismo palermitano, gli operatori dell’associazione “Altrove Tour” mostreranno il quartiere così come lo scrutano e lo vivono coi loro occhi, “cartolina” onesta ed esemplare di un’integrazione non proprio facile, ma sempre possibile. Si parte alle 11 dalla sede di “Moltivolti”, in via Giuseppe Mario Puglia 21.
In carnet, infine, per questo weekend, la prima parte dell’itinerario dal Monte di pietà all’Albergheria, dove tra il XII e il XVII secolo si sono insediati i Monaci mendicanti medioevali. Lo splendore severo dei monasteri incrocia il caos vitale e pittoresco della strada.La passeggiata, che si concluderà domenica 21, prenderà il via dalla chiesa di Sant’Agostino alle 10.30, con la guida di Gaetano Corselli D’Ondes, di “Salvare Palermo”.
Sono diciotto gli itinerari a Palermo e dintorni in programma con il festival il 13 e 14 ottobre. Dai Florio alla Baronessa di Carini, dai misfatti dell’Inquisizione ai gloriosi cinema della città, passando per la Vucciria e gli scenari di bosco Ficuzza, ce n’è per tutti i gusti
di Federica Certa
La città conosciuta e quella celata, che sbuca da angoli acuti di storia e d’incanto. Itinerari naturalistici alla scoperta di spazi verdi nascosti e i quartieri del centro storico come non si sono mai visti prima. O, ancora, le figure simbolo della memoria della città, dalla sua Patrona all’illuminata dinastia dei Florio. Sono diciotto le passeggiate a Palermo e dintorni in programma il prossimo weekend con Le Vie dei Tesori. Per aggiudicarsi uno dei posti disponibili (la partecipazione è sempre riservata ad un numero prestabilito di visitatori) si può prenotare o acquistare i coupon direttamente dal sito internet a questo link.
Per chi ama anticipare l’alba è in programma, a partire dalle 6.30 di sabato 13, la passeggiata dal titolo “Buongiorno notte”: Giovanni Mazzara accompagnerà i dieci partecipanti in un percorso di 2 ore dai Quattro canti al mare fino al cuore della città antica, che si sveglia poco alla volta con i profumi e le atmosfere livide della prima mattina, per concludere con un caffè nei primi bar che alzano le saracinesche.
Gli appassionati di enigmi da risolvere e matasse da sbrogliare potranno ritrovarsi sabato alle 16 in piazza san Domenico: i cinquanta “pellegrini”, guidati da Chiara Utro, saranno chiamati a svelare un inquietante delitto, in una serrata caccia all’assassino che è anche un viaggio nella storia di Palermo.
Streghe, eretici, condannati a morte sono invece i personaggi evocati nell’itinerario dedicato a fatti e misfatti della Santa Inquisizione – presente in città dalla fine del ‘400 al 1782 – che inizia da piazza Marina e si addentra nell’anima barocca della Kalsa, scenario di processi cruenti contro luterani ed ebrei, adulteri e usurai.
Ancora mistero e intrigo sulle orme della baronessa di Carini, in un percorso che parte dal castello, dove si era consumata l’oscura uccisione della nobildonna – come si tramanda tra cronaca e leggenda – e prosegue nella piazza centrale e in Corso Umberto, fino alla chiesa madre e alla chiesa del Carmine, con il chiostro e la biblioteca.
Inizia dalle 10.30 da Porta Felice il tragitto storico-letterario che illumina i luoghi e le vicende della città consacrati nei libri di Sciascia, Pirandello, Tomasi di Lampedusa, Consolo, Levi: a fare da controcanto la lettura delle pagine più belle dei maestri del Novecento, siciliani e non solo.
Si rievocheranno gli odori speziati dei droghieri, il vocìo svelto dei maghrebini alla Vucciria, l’epopea dei mercanti stranieri che aprirono le prime “apotheke solarate” – in quella lingua di terra rubata al mare che avrebbe preso il nome di mandamento della Loggia – nell’affascinante percorso fra strade, chiese e suggestioni in programma sabato, dalle 10.30, con partenza dalla fontana del Garraffo in piazza Marina. A cura dell’associazione “Salvare Palermo”.
Ancora la città vecchia sarà sotto i riflettori della passeggiata al Cassaro, da Porta Nuova a Porta Felice, e di quella nella zona della stazione centrale, fulcro di una nuova espansione sociale e architettonica, tra ‘800 e ‘900. Mentre sarà del tutto inedita e decisamente più contemporanea la riscoperta dei gloriosi cinema di Palermo, dalle origini sino agli anni Settanta. Un itinerario a cura di Igor Gelarda, in collaborazione con “Palermo aperta a tutti”. Partenza alle 11 in via Libertà, di fronte il negozio Prada.
Prenderà il via alle 10, dalla statua di Ignazio Florio senior, nell’omonima piazza, la seconda parte del tour sulle tracce della leggendaria famiglia di armatori: da via Dante fino a piazza principe di Camporeale, nella contrada dell’Olivuzza, il panorama urbano mostrerà il volto elegante e incipriato della Bella Epoque e del grande, avveniristico sogno borghese palermitano, infranto dall’avvento della grande guerra. Da villino Favarolo a Villa Malfitano Whitaker, con la guida di Michele Anselmi.
Sempre sabato sono in programma due passeggiate verdi: a Villa Mirto, dove è riportato un fugace soggiorno di Garibaldi durante la spedizione dei Mille, fino al guado del ruscello del Fiumetto Sant’Elia e poi in salita verso il querceto della Costa Lunga; e nella riserva naturale di Montepellegrino – per molti ancora un luogo di inaspettate epifanie, come le 130 grotte scavate nel suo grembo – con tappe al boschetto e al Gorgo, il laghetto abitato da insetti rari che hanno suscitato l’interesse degli entomologi di tutto il mondo. Tre ore e quattro chilometri di cammino, con partenza dal santuario di Santa Rosalia alle 10, con i ‘ciceroni’ di “Astrid Natura”.
E sempre Montepellegrino verrà “espugnato” nell’acchianata di 2 ore in programma a partire dalle 16 di domenica 14 ottobre, con partenza da largo Sellerio, sulla via della santa eremita ma senza tralasciare l’eredità storica e naturalistica disseminata lungo il cammino.
Igor Gelarda leggerà e reciterà brani di testi antichi dedicati a uno dei luoghi più amati ed evocati dai palermitani. Polmoni a prova di scarpinata e gambe robuste sono i requisiti per partecipare al trekking nel bosco di Ficuzza, un tempo riserva reale di Ferdinando I, che prenderà il via alle 10, dalla piazza nel centro del borgo per snodarsi attraverso il sentiero “Alpe Ramosa”, tra alberi di leccio e roverella, fino ad una romantica radura ombreggiata dai sugheri. E sempre domenica si potrà andare alla scoperta del demanio forestale di Aglisotto, con ingresso a Portella Mannino, lungo la SSS 186 per Partinico. Epilogo mozzafiato sul versante montano che sovrasta Giacalone, a rotta di collo sulla valle dell’Oreto.
Per gli indefessi cacciatori di tesori metropolitani, gli appuntamenti in programma il 14 in città sono tre. Alla Vucciria – dalle 10, con partenza da piazza San Domenico – Sara Cappello, una delle ultime cantastorie siciliane, ricamerà i suoi racconti di parole e musica, per riesumare personaggi, favole e credenze popolari a misura di genitori e bambini, che potranno fantasticare con le storie fatate di pesci e marinai, le avventure di Giufà e le sgargianti abbanniate dell’antico mercato, eroicamente in lotta contro l’abbandono e il degrado.
A Ballarò, il suk più vetusto della città, piccola enclave del multiculturalismo palermitano, gli operatori dell’associazione “Altrove Tour” mostreranno il quartiere così come lo scrutano e lo vivono coi loro occhi, “cartolina” onesta ed esemplare di un’integrazione non proprio facile, ma sempre possibile. Si parte alle 11 dalla sede di “Moltivolti”, in via Giuseppe Mario Puglia 21.
In carnet, infine, per questo weekend, la prima parte dell’itinerario dal Monte di pietà all’Albergheria, dove tra il XII e il XVII secolo si sono insediati i Monaci mendicanti medioevali. Lo splendore severo dei monasteri incrocia il caos vitale e pittoresco della strada.La passeggiata, che si concluderà domenica 21, prenderà il via dalla chiesa di Sant’Agostino alle 10.30, con la guida di Gaetano Corselli D’Ondes, di “Salvare Palermo”.