L’obiettivo è scoraggiare l’uso dell’auto in favore dei mezzi pubblici, elettrici e delle biciclette. Adesso arriva anche un torneo virtuale tra diverse città d’Europa
di Antonio Schembri

Mobilità sostenibile: ovvero un sistema dei trasporti idoneo a ridurre l’inquinamento, messo in pratica ormai da un numero crescente di città nel mondo; ma anche un combinato di desideri ancora lontano per molte altre realtà urbane. Perché presuppone progettualità pubbliche impegnative e cambi di mentalità, privati e collettivi. Dalla realizzazione di piste ciclabili vere e sicure, a comportamenti orientati verso la scelta di auto ibride o elettriche, l’utilizzo massiccio dei mezzi pubblici e, soprattutto, lo spostarsi a piedi o in bici. Opzioni fondamentali per salvaguardare la salute individuale e pubblica.
Un ambito in cui Palermo vuole fare la sua parte con un’accattivante iniziativa pilota: una competizione internazionale tra città sulla mobilità sostenibile. Si tratta del primo torneo al mondo con questa finalità, che ha anche l’utilità di raccogliere dati sulla reale coscienza ecologica e l’effettivo livello di mobilità sostenibile nelle città. Informazioni difficili da acquisire altrimenti, indispensabili per programmare il futuro.

È l’azione promossa dal laboratorio palermitano di design Push, in collaborazione con l’assessorato all’Ambiente e alla Mobilità urbana del Comune di Palermo, nell’ambito del Muv (Mobility Urban Values), progetto europeo di ricerca applicata finanziato da un fondo di Horizon 2020, il Programma Quadro dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione. Dote assegnata per lo sviluppo del progetto, 4 milioni di euro, che verrà distribuita dalla Commissione europea tra i partner, 14 in tutto, distribuiti in 8 paesi dell’Ue: laboratori di innovazione, centri di ricerca, università e comuni. Dal canto loro, invece, gli sponsor palermitani (ristoranti, negozi, e tra gli altri, l’associazione culturale Civita), hanno scelto volontariamente di sposare il progetto per premiare gli utenti della app e ottenere una “revenue” in termini di comunicazione e relazioni con i clienti.
In questa prima edizione, che partirà il 3 giugno e si concluderà il 21 luglio, a sfidarsi saranno otto città, tra loro molto diverse per abitudini e sistemi di mobilità: con Palermo, la lista dei contendenti include Roma (grazie al coinvolgimento della sede capitolina della maltese Link Campus University), Amsterdam, Barcellona, Helsinki, la fiamminga Gent e la cittadina portoghese di Fundao. A queste realtà se ne aggiunge un’altra extraeuropea, la città di Teresina, nel centro-nord del Brasile.

Il gioco consisterà in scontri diretti tra due città, della durata di una settimana. I “match” si susseguiranno per sette settimane. Il primo vedrà competere Palermo con Barcellona. Una volta ultimata la raccolta dei dati, a settembre è prevista la seconda edizione del torneo, stavolta con 16 città in lizza e tanto di regular season e play off, mentre entro fine anno la medesima formula di competizione verrà rilanciata tra le università d’Europa. Tutti i cittadini possono sentirsi “squadra” e partecipare alla competizione. Per iscriversi basta scaricare gratuitamente l’app “Muv”, per Android e iOS. “Mediante questa formula competitiva, che trasforma i cittadini in atleti e campioni delle buone pratiche di mobilità, puntiamo a creare una efficiente rete di interazione tra le comunità locali – spiega Salvatore Di Dio, managing director di Push – . L’approccio è innovativo perché incoraggia i cittadini a muoversi in maniera sana secondo regole di un gioco che mescola esperienza reale e digitale e consente di arricchire il rapporto tra le pubbliche amministrazioni, gli imprenditori locali e i loro clienti”. Un circolo virtuoso, insomma, il cui funzionamento si basa su una semplice meccanica di gioco: l’utente guadagna punti ogni qualvolta si muove in modo sostenibile, va cioè a piedi, usa la bici, rinuncia all’auto utilizzando il bus. E guadagna punta extra se lo fa durante le ore di punta oppure sfidando la pioggia.
Attraverso la app si registrano i propri spostamenti, aggiornando ogni settimana il proprio “ranking”, in base al cui punteggio è possibile accedere a premi e sconti offerti dai partner dell’iniziativa: “Per esempio – specifica Di Dio – l’aver consumato mille calorie camminando o pedalando può tradursi in un pranzo offerto da un ristorante pari allo stesso quantitativo d’energia bruciata. Lo prevede già un accordo che abbiamo concluso pochi giorni fa con la trattoria siculo-etnica Moltivolti, uno degli sponsor dell’iniziativa”. Naturalmente per ottenere questi risultati, non si improvvisa nulla: per sfidare altri utenti e rappresentare la propria città in tornei internazionali, occorre allenarsi su specifici task: per esempio prendere il bus almeno una volta alla settimana. Sempre per mezzo della app è inoltre possibile accedere alle informazioni di mobilità e ambientali raccolte dalle stazioni di monitoraggio che verranno presto collocate nei quartieri coinvolti.

Intanto alcuni dati ufficiali il progetto Muv li dispone già. A Palermo ci sono 560 profili, 160 utenti attivi e uno screening di 30mila chilometri sostenibilmente percorsi, il 76 per cento dei quali a piedi, il 18 per cento in bici e il 6 per cento con i mezzi di trasporto pubblico. “Perfomance destinate a migliorare”, afferma l’assessore alla Mobilità Giusto Catania, “allenatore” in carica della squadra palermitana. “Questo progetto – spiega – va nella direzione del piano urbano della mobilità sostenibile, nei prossimi giorni oggetto d’approvazione in Giunta ed è in linea con l’obiettivo del 50 per cento di mobilità sostenibile a Palermo entro il 2030. L’impegno è disincentivare l’uso dell’auto in favore dei vettori pubblici, della mobilità ciclabile e, naturalmente, a piedi. La prima partita la disputeremo contro Barcellona e di certo non sarà una sfida facile, visto che la capitale catalana ottiene da tempo risultati rilevanti sul fronte della sostenibilità. Ma, tanto per restare nella metafora calcistica, non ci lasceremo intimorire dal loro ‘tiki taka’, a cui risponderemo con lanci lunghi e tanta corsa, in questo caso camminate e pedalate. Scherzi e campanilismi a parte, si tratta di una seria scelta strategica, cioè un concreto investimento in modalità di trasporto capaci di ridurre di molto le emissioni nocive. Su questa linea, nei prossimi cinque anni contiamo di spostare oltre il 50 per cento dei passeggeri palermitani abituati a muoversi su mezzi privati verso l’utilizzo di quelli pubblici: il traguardo è attivare altre tre linee del tram entro il 2024”.
“L’aggettivo sostenibile ha tanti significati. Per me ha a che vedere col concetto di armonia, che rappresenta la sostanza di quanto Palermo sia cambiata – sottolinea il sindaco Leoluca Orlando –. Non certo nel suo scenario: i monumenti restano sempre dove sono, restaurati o sgarrupati che siano. Semmai è cambiata l’atmosfera a Palermo. E questo progetto ne è una dimostrazione ulteriore. C’è ancora tantissimo da fare sulla mobilità sostenibile, dagli spazi da percorrere a piedi, alle piste ciclabili, all’incentivo all’uso del car sharing. Ma va detto che su questo fronte anche tedeschi, francesi e spagnoli hanno ormai cominciato a apprezzarci”. Adesso la sfida di Muv è pronta a partire. “Palermo è motivata per battere Barcellona, – conclude Orlando – la sindaca blaugrana, l’amica Ada Colau, non canti vittoria troppo presto”.
L’obiettivo è scoraggiare l’uso dell’auto in favore dei mezzi pubblici, elettrici e delle biciclette. Adesso arriva anche un torneo virtuale tra diverse città d’Europa
di Antonio Schembri

Mobilità sostenibile: ovvero un sistema dei trasporti idoneo a ridurre l’inquinamento, messo in pratica ormai da un numero crescente di città nel mondo; ma anche un combinato di desideri ancora lontano per molte altre realtà urbane. Perché presuppone progettualità pubbliche impegnative e cambi di mentalità, privati e collettivi. Dalla realizzazione di piste ciclabili vere e sicure, a comportamenti orientati verso la scelta di auto ibride o elettriche, l’utilizzo massiccio dei mezzi pubblici e, soprattutto, lo spostarsi a piedi o in bici. Opzioni fondamentali per salvaguardare la salute individuale e pubblica.
Un ambito in cui Palermo vuole fare la sua parte con un’accattivante iniziativa pilota: una competizione internazionale tra città sulla mobilità sostenibile. Si tratta del primo torneo al mondo con questa finalità, che ha anche l’utilità di raccogliere dati sulla reale coscienza ecologica e l’effettivo livello di mobilità sostenibile nelle città. Informazioni difficili da acquisire altrimenti, indispensabili per programmare il futuro.

È l’azione promossa dal laboratorio palermitano di design Push, in collaborazione con l’assessorato all’Ambiente e alla Mobilità urbana del Comune di Palermo, nell’ambito del Muv (Mobility Urban Values), progetto europeo di ricerca applicata finanziato da un fondo di Horizon 2020, il Programma Quadro dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione. Dote assegnata per lo sviluppo del progetto, 4 milioni di euro, che verrà distribuita dalla Commissione europea tra i partner, 14 in tutto, distribuiti in 8 paesi dell’Ue: laboratori di innovazione, centri di ricerca, università e comuni. Dal canto loro, invece, gli sponsor palermitani (ristoranti, negozi, e tra gli altri, l’associazione culturale Civita), hanno scelto volontariamente di sposare il progetto per premiare gli utenti della app e ottenere una “revenue” in termini di comunicazione e relazioni con i clienti.
In questa prima edizione, che partirà il 3 giugno e si concluderà il 21 luglio, a sfidarsi saranno otto città, tra loro molto diverse per abitudini e sistemi di mobilità: con Palermo, la lista dei contendenti include Roma (grazie al coinvolgimento della sede capitolina della maltese Link Campus University), Amsterdam, Barcellona, Helsinki, la fiamminga Gent e la cittadina portoghese di Fundao. A queste realtà se ne aggiunge un’altra extraeuropea, la città di Teresina, nel centro-nord del Brasile.

Il gioco consisterà in scontri diretti tra due città, della durata di una settimana. I “match” si susseguiranno per sette settimane. Il primo vedrà competere Palermo con Barcellona. Una volta ultimata la raccolta dei dati, a settembre è prevista la seconda edizione del torneo, stavolta con 16 città in lizza e tanto di regular season e play off, mentre entro fine anno la medesima formula di competizione verrà rilanciata tra le università d’Europa. Tutti i cittadini possono sentirsi “squadra” e partecipare alla competizione. Per iscriversi basta scaricare gratuitamente l’app “Muv”, per Android e iOS. “Mediante questa formula competitiva, che trasforma i cittadini in atleti e campioni delle buone pratiche di mobilità, puntiamo a creare una efficiente rete di interazione tra le comunità locali – spiega Salvatore Di Dio, managing director di Push – . L’approccio è innovativo perché incoraggia i cittadini a muoversi in maniera sana secondo regole di un gioco che mescola esperienza reale e digitale e consente di arricchire il rapporto tra le pubbliche amministrazioni, gli imprenditori locali e i loro clienti”. Un circolo virtuoso, insomma, il cui funzionamento si basa su una semplice meccanica di gioco: l’utente guadagna punti ogni qualvolta si muove in modo sostenibile, va cioè a piedi, usa la bici, rinuncia all’auto utilizzando il bus. E guadagna punta extra se lo fa durante le ore di punta oppure sfidando la pioggia.
Attraverso la app si registrano i propri spostamenti, aggiornando ogni settimana il proprio “ranking”, in base al cui punteggio è possibile accedere a premi e sconti offerti dai partner dell’iniziativa: “Per esempio – specifica Di Dio – l’aver consumato mille calorie camminando o pedalando può tradursi in un pranzo offerto da un ristorante pari allo stesso quantitativo d’energia bruciata. Lo prevede già un accordo che abbiamo concluso pochi giorni fa con la trattoria siculo-etnica Moltivolti, uno degli sponsor dell’iniziativa”. Naturalmente per ottenere questi risultati, non si improvvisa nulla: per sfidare altri utenti e rappresentare la propria città in tornei internazionali, occorre allenarsi su specifici task: per esempio prendere il bus almeno una volta alla settimana. Sempre per mezzo della app è inoltre possibile accedere alle informazioni di mobilità e ambientali raccolte dalle stazioni di monitoraggio che verranno presto collocate nei quartieri coinvolti.

Intanto alcuni dati ufficiali il progetto Muv li dispone già. A Palermo ci sono 560 profili, 160 utenti attivi e uno screening di 30mila chilometri sostenibilmente percorsi, il 76 per cento dei quali a piedi, il 18 per cento in bici e il 6 per cento con i mezzi di trasporto pubblico. “Perfomance destinate a migliorare”, afferma l’assessore alla Mobilità Giusto Catania, “allenatore” in carica della squadra palermitana. “Questo progetto – spiega – va nella direzione del piano urbano della mobilità sostenibile, nei prossimi giorni oggetto d’approvazione in Giunta ed è in linea con l’obiettivo del 50 per cento di mobilità sostenibile a Palermo entro il 2030. L’impegno è disincentivare l’uso dell’auto in favore dei vettori pubblici, della mobilità ciclabile e, naturalmente, a piedi. La prima partita la disputeremo contro Barcellona e di certo non sarà una sfida facile, visto che la capitale catalana ottiene da tempo risultati rilevanti sul fronte della sostenibilità. Ma, tanto per restare nella metafora calcistica, non ci lasceremo intimorire dal loro ‘tiki taka’, a cui risponderemo con lanci lunghi e tanta corsa, in questo caso camminate e pedalate. Scherzi e campanilismi a parte, si tratta di una seria scelta strategica, cioè un concreto investimento in modalità di trasporto capaci di ridurre di molto le emissioni nocive. Su questa linea, nei prossimi cinque anni contiamo di spostare oltre il 50 per cento dei passeggeri palermitani abituati a muoversi su mezzi privati verso l’utilizzo di quelli pubblici: il traguardo è attivare altre tre linee del tram entro il 2024”.
“L’aggettivo sostenibile ha tanti significati. Per me ha a che vedere col concetto di armonia, che rappresenta la sostanza di quanto Palermo sia cambiata – sottolinea il sindaco Leoluca Orlando –. Non certo nel suo scenario: i monumenti restano sempre dove sono, restaurati o sgarrupati che siano. Semmai è cambiata l’atmosfera a Palermo. E questo progetto ne è una dimostrazione ulteriore. C’è ancora tantissimo da fare sulla mobilità sostenibile, dagli spazi da percorrere a piedi, alle piste ciclabili, all’incentivo all’uso del car sharing. Ma va detto che su questo fronte anche tedeschi, francesi e spagnoli hanno ormai cominciato a apprezzarci”. Adesso la sfida di Muv è pronta a partire. “Palermo è motivata per battere Barcellona, – conclude Orlando – la sindaca blaugrana, l’amica Ada Colau, non canti vittoria troppo presto”.