Il progetto prevede oltre 700 ore di percorsi di avviamento gratuiti, 20 borse di tirocinio per giovani meno abbienti, 10 inserimenti lavorativi in botteghe artigiane e il coinvolgimento di 100 professionisti
di Redazione

Nasce a Palermo la prima scuola diffusa di arti e mestieri tradizionali che intende valorizzare il patrimonio culturale, grazie all’attivazione di processi di sviluppo locale sostenibile. Il progetto triennale, dal titolo “QuattroPuntoZero”, puntando su inclusione sociale e innovazione, ha l’ambizione di dar vita a nuove collaborazioni tra centri di ricerca, imprese artigianali e filiere di produzione, capitalizzando l’esperienza della rigenerazione operata nel quartiere Kalsa a partire dal restauro e dalla riapertura di Palazzo Butera.
Conclusa la fase di ricerca e di mappatura sui saperi artigiani, sono già partiti i primi laboratori e a breve prenderanno il via i percorsi formativi, gli stage e i tirocini distribuiti nel territorio, allo scopo di contribuire a sviluppare un ecosistema artistico-artigianale in grado di generare nuove microimprese, rafforzando al contempo i legami sociali nel centro storico di Palermo e in alcuni quartieri cerniera.

Ai laboratori di formazione si aggiungeranno attività di sostegno all’autoimprenditorialità con servizi di consulenza e di promozione del digitale per favorire la regolarizzazione delle imprese artigianali già attive nonché incentivare la creazione di nuove imprese 4.0. Il tutto grazie alla collaborazione fra enti del Terzo settore, imprese e istituzioni che da anni lavorano a Palermo condividendo obiettivi e strumenti: con il capofila Palermo Mediterranean Gateway, operano in partenariato Booq, Butera Società Immobiliare, Centro Servizi Sistema Museale di Ateneo (Unipa), Centro Studi Opera Don Calabria, Comitato Addiopizzo, Lisca Bianca, Next Nuove Energie X il Territorio, Ruber Arte Contemporanea, Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni (USSM) di Palermo – Ministero della Giustizia, Wonderful Italy.
Il progetto, inoltre, è sostenuto da Fondazione con il Sud, Fondazione Mon Soleil, Fondazione De Agostini, Enel Cuore Onlus, Associazione Luigia Tincani per la promozione della Cultura (Università LUMSA), Fondazione Palazzo Butera, Fondazione Peppino Vismara, Fondazione Sicilia, Fondazione per l’Arte e la Cultura Lauro Chiazzese.
L’obiettivo è realizzare un progetto più ampio che mira a rendere il capoluogo siciliano una realtà socialmente ed economicamente dinamica e attrattiva. Proprio seguendo questa traiettoria, sono stati già avviati alcuni laboratori, come quello di riappropriazione collettiva condotto da Marco Mirabile. C’è grande attesa anche per il laboratorio che si svolgerà dal 20 al 22 aprile con l’artista fiorentino Flavio Favelli.

La scuola prevede oltre 700 ore di percorsi di avviamento gratuiti, 20 borse di tirocinio per giovani meno abbienti, 10 inserimenti lavorativi presso botteghe artigiane, oltre 100 professionisti coinvolti, tra artigiani, artisti, restauratori, designer, architetti locali, e più di 200 partecipanti previsti.
“Accrescere e valorizzare la creatività e l’innovazione nel settore della produzione artistico-artigianale può essere la chiave di volta per un cambiamento di rotta nello sviluppo della nostra città – spiega Simone Lucido, coordinatore del progetto – . Il centro storico di Palermo, con il suo patrimonio culturale diffuso, ha delle potenzialità enormi in questo senso, ma è necessario cominciare a riabilitare l’immenso capitale ereditato dal passato considerandolo parte essenziale del nostro futuro socio-economico”.