Nasce a Catania il Museo virtuale della musica dedicato a Vincenzo Bellini

Dopo la recente riapertura della casa natale del compositore nel restaurato Palazzo Gravina Cruyllas, ultimato il progetto per uno spazio immersivo che ripercorre le tappe del suo percorso artistico

di Redazione

Una delle sale del museo virtuale

Raccontare la storia di uno dei più grandi compositori italiani dell’Ottocento, attraverso le evocative suggestioni delle tecnologie multimediali. Lo farà a Catania il Museo virtuale della musica BellinInRete, da poco ultimato, con cui si completa la riqualificazione e rifunzionalizzazione del sito di piazza San Francesco dedicato a Vincenzo Bellini, dopo la recente riapertura della casa natale del compositore nel restaurato Palazzo Gravina Cruyllas.

Il nuovo Museo BellinInRete

Il museo multimediale – spiegano dal Comune di Catania – ha l’obiettivo di migliorare la fruizione e la valorizzazione della casa-museo del Cigno catanese, attraverso la tecnologia e la creatività; da un lato con la digitalizzazione e la fruizione via web del patrimonio documentale e musicale del musicista, dall’altro con un museo virtuale in linea con le nuove concezioni di allestimento. Il racconto dell’esperienza artistica del compositore avviene grazie a testi creati per lo spazio museale e filmati che rendono possibile la visione dei documenti e degli oggetti presenti all’interno del museo.

Sala immersiva

L’obiettivo, inoltre, è di rendere fruibili e accessibili i documenti del patrimonio informativo culturale pubblico, secondo le direttive europee per le istituzioni culturali e le raccomandazioni Icom per i musei anche per il web con un portale open data. Ma è anche un modo per preservare il patrimonio cartaceo, tessile, ligneo in dotazione del museo e mettere insieme il patrimonio audio su Bellini con progetti internazionali e con il patrimonio musicale in Europa, attraverso collegamenti con il progetto Europeana Sound che raccoglie centinaia di audio di musei, archivi, biblioteche dell’Europa in formato standard interoperabile.

Dispositivi multimediali

Il museo propone un percorso immersivo per gli spettatori, trasportandoli virtualmente nei luoghi belliniani, da Napoli a Milano, fino ai foyer dei teatri di Parigi e Londra. La musica e le parole accompagnano il visitatore-spettatore, restituendo la pienezza del personaggio, del compositore, dell’uomo del suo tempo. Rispetto al progetto originario si è lavorato nella fase esecutiva per migliorare la fruibilità, predisponendo una adeguata segnaletica museale, oltre a un sistema italiano-inglese di accesso ai contenuti audio-video.

Al centro il commissario Federico Portoghese in visita al museo

“Uno spazio innovativo, immersivo e moderno ma dal cuore antico e ricco di storia che, grazie a pregevoli scenografie e importanti supporti multimediali, potrà coinvolgere ed emozionare i visitatori di tutte le età”, ha detto il commissario straordinario del Comune, Federico Portoghese, nel corso di un sopralluogo tecnico nella nuovissima area. Il commissario ha visitato i locali insieme con il direttore della Cultura, Paolo Di Caro e il direttore dell’Urbanistica, Biagio Bisignani, per definire gli ultimi interventi finalizzati a una ottimale fruizione dell’intero museo, che sarà inaugurato ufficialmente nel mese di gennaio, anche se è già possibile per il pubblico visitare la struttura museale.

Il museo nelle sale di Palazzo Gravina Cruyllas

Il progetto è stato finanziato con i fondi del Patto per Catania, per circa un milione di euro, e realizzato sulla base di un accordo stipulato negli anni scorsi dal Comune di Catania con l’Università degli studi di Catania e con l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Cnr-Catania. La sinergia multidisciplinare degli enti coinvolti ha visto come responsabile scientifico Maria Rosa De Luca, dell’Università di Catania, e come coordinatore della rete museale di Catania, Valentina Noto. Le scenografie sono state realizzate da Civita-Mostre e Musei, gli allestimenti multimediali da TechnoLab Works e i contenuti digitali da Wonderlab.

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