Approvato il progetto presentato dalla Lumsa che prevede un’infrastruttura culturale con auditorium, biblioteca, aule, uffici e spazi aggregativi per gli studenti
di Redazione

Un auditorium da 250 posti, una biblioteca con 20mila volumi, aule didattiche, sala lettura, caffetteria e uffici. L’area dell’ex stazione Lolli di Palermo ospiterà un campus universitario con più di 14mila metri quadrati destinati alla didattica e alla ricerca. In variante allo strumento urbanistico, è stato approvato dall’assessorato Territorio e ambiente, guidato da Toto Cordaro, con decreto del dirigente generale Calogero Beringheli, il progetto presentato dall’Università Lumsa per il restauro e la riqualificazione dell’ex area Lolli e del collegio Casa Bianca.

Il progetto – fanno sapere dalla Regione Siciliana – prevede il restauro architettonico degli edifici e la riqualificazione urbana dell’area, con la sua riconversione in una vera e propria “infrastruttura culturale”, grazie alla presenza di un grande auditorium, una biblioteca di 368 metri quadrati, nuove aule, una cappella, una caffetteria e uffici amministrativi. Prevista anche la sistemazione delle aree esterne, con la realizzazione del “Parco dei binari”, un grande spazio di aggregazione per gli studenti del Campus.

“Si tratta di un contributo importante per la nostra città – afferma l’assessore Cordaro – che consente di riqualificare un’ampia area del centro cittadino che versa in stato di abbandono, restituendola alla collettività. Ma è anche un progetto di interesse regionale, perché consente a tanti giovani di accedere a percorsi di alta formazione direttamente in Sicilia, con un notevole risparmio per le famiglie sui costi legati a un trasferimento fuori dall’Isola”.

Entrata in servizio nel 1891, la stazione di Palermo Lolli, all’altezza della centralissima via Dante, nasce come terminale della linea Palermo-Castelvetrano-Trapani. Prende il nome dalla via Lolli, sulla quale sorgeva, ma conserva lo stesso nome anche dopo il 1910, quando la strada viene ribattezzata via Dante. Nel 1974, con l’apertura della Stazione Notarbartolo, Lolli perde il suo utilizzo per il servizio passeggeri e viene utilizzata solo per il traffico merci. Di lì a poco verrà chiusa definitivamente. Negli ultimi anni si era affacciata l’idea di trasformare l’ex stazione in un museo delle ferrovie, adesso all’orizzonte un campus universitario potrebbe salvare l’area dall’abbandono.