Lentini sulle orme di Jacopo, tra poesie e banchetti

Un corteo itinerante che arriva al castello federiciano passando tra vicoli, locande e botteghe, con musiche e danze per celebrare il poeta

di Alessia Franco

Quando parlano di lui, lo chiamano semplicemente Jacopo: perché, per loro, quel “da Lentini” che connota il “notaro” della Scuola poetica siciliana è in qualche modo superfluo. “Jacopo è uno di noi: ha le nostre stesse radici e continua a incantarci con la sua poesia. In un certo senso, è come se fossimo suoi figli”: lo dice Corinne Valenti, storica dell’arte e docente che per insegnare è dovuta andare lontano dal suo amatissimo paese. E come lei anche altri due prof: Cristina Stuto, architetto, e Christian Vecchio, graphic designer: sono loro (insieme a Giovanni Bonfiglio, che però è insegnante in pensione e vive a Lentini), gli ideatori della manifestazione “Meravigliosamente… Jacopo”, che sabato 7 e domenica 8 settembre invaderà per la terza edizione il centro storico della cittadina, fino ad arrivare al castellaccio.

Il corteo itinerante per Jacopo da Lentini

“Abbiamo voluto riprendere il titolo della canzone in cui il letterato dichiara inequivocabilmente la propria terra natale (Lo vostro amor, ch’è caro, donatelo al Notaro ch’è nato da Lentino) – dice Corinne Valenti – e allo stesso tempo richiamare l’idea di meraviglioso nella sua accezione medievale: in grado di destare stupore”. La manifestazione è pensata come un corteo itinerante che arriva al castello federiciano passando tra vicoli, locande e botteghe, tra musiche e danze che improvvisamente si interrompono per dare spazio alla lettura dei componimenti di Jacopo da Lentini. “È stato l’inventore del sonetto, una figura di primo piano nella scuola poetica siciliana e ha ricevuto la consacrazione da Dante, nel suo De vulgari eloquentia – dice la studiosa – ma per noi è tutto questo e molto altro ancora. Volevamo fare uscire la sua figura dalle scuole, e riempire un vuoto nella nostra città, nella sua città, in cui non era ricordato”.

Un momento di una passata edizione

Tra gli appuntamenti della due giorni, una conferenza su Jacopo e il suo tempo e l’istituzione del premio nazionale di poesia “sonetto d’argento”, ma soprattutto un tuffo nel Medioevo coinvolgendo tutti i sensi. Anche il gusto: i piatti del banchetto medievale e quelli che si troveranno nelle locande sono tratti dal Liber de coquina (da alcuni attribuito a Federico II). Tra questi, un raviolo fritto a base di carne e spezie (ma ovviamente senza pomodoro, ancora sconosciuto sulle nostre tavole) e… i “cavoli dell’imperatore”.

“Meravigliosamente Jacopo” a Lentini

“Era uno dei piatti preferiti del sovrano, che per i tempi era piuttosto attento all’alimentazione – conclude Corinne – e questa ricetta, probabilmente scritta da lui stesso, lo dimostra. I cavoli sono infatti soffritti con il finocchio, che ha il compito di ‘togliere l’aria’ che questo vegetale provoca allo stomaco, e con la mela. E poi c’è lo zafferano, spezia regina dei tempi”. Per organizzare questa e altre iniziative, Corinne, Cristina e Christian rinunciano alle ferie estive e macinano chilometri su chilometri facendo la spola tra un lavoro (troppo) distante e Lentini. Casa loro: casa di Jacopo.

Condividi
Tags

In evidenza

Agrigento sarà Capitale italiana della cultura 2025

La giuria incaricata dal Mic, presieduta da Davide Maria Desario, ha premiato il dossier della città siciliana, che potrà realizzare gli eventi previsti anche grazie al contributo di un milione di euro. Dopo Palermo nel 2018 il riconoscimento tornerà nell'Isola

A Caltanissetta seminari, workshop e laboratori nel segno di Dürer

In programma due incontri con l’artista e docente Calogero Barba e per i più piccoli si gioca con Sefora Bello. Al Museo Diocesano prosegue fino al 29 aprile la mostra di incisioni del genio rinascimentale

Pietre, vetrate e luce: inaugurata una nuova chiesa ecosostenibile

Un edificio che ricorda un monolite, affiancato da una torre campanaria che sembra emergere dal terreno. È la Redemptoris Mater a Cinisi progettata dagli architetti dello studio Kuadra di Cuneo. Il 50 per cento del fabbisogno energetico sarà assorbito da fonti naturali rinnovabili

Ultimi articoli

Agrigento sarà Capitale italiana della cultura 2025

La giuria incaricata dal Mic, presieduta da Davide Maria Desario, ha premiato il dossier della città siciliana, che potrà realizzare gli eventi previsti anche grazie al contributo di un milione di euro. Dopo Palermo nel 2018 il riconoscimento tornerà nell'Isola

Il monaco pacifista e la contesa della pagoda di Comiso

Dopo una battaglia legale con i proprietari del terreno, accolto il ricorso del buddista giapponese Gyosho Morishita, rimasto per mesi isolato nel tempio del Ragusano. Arrivò in Sicilia quarant’anni fa per manifestare contro i missili installati nella vicina base Nato

Un muro d’arte lungo un chilometro: nasce a Catania la Porta delle Farfalle

Quindici anni dopo la Porta della Bellezza, nel quartiere di Librino, si inaugura un’altra opera di land art voluta dal mecenate Antonio Presti. Cinquanta opere per un totale di centomila formelle di terracotta, con il coinvolgimento di migliaia persone

Articoli correlati