Le Vie dei Tesori illuminano Palermo con oltre 160 luoghi

Siti inediti, cantieri di restauro, centinaia di passeggiate d’autore, visite con degustazioni e tante esperienze da non perdere: dal volo in parapendio al ritorno del piper

di Redazione

Sarà un tripudio di esperienze, scoperte ed emozioni che coinvolgeranno tutti i sensi. Mai come quest’anno Palermo si svelerà dal sottosuolo fino al cielo, lasciando trasparire meraviglia in ogni angolo. È tutto pronto per la tredicesima edizione del Festival Le Vie dei Tesori, che arriva finalmente nel capoluogo dopo aver toccato ben dieci città siciliane. Saranno ben 163 i luoghi aperti quest’anno (qui per scoprirli tutti), molti dei quali inediti: chiese, oratori, ville antiche, cunicoli e cripte, torri e rifugi. Tra questi 17 sono su prenotazione (qui l’elenco completo), e 5 fanno parte dell’Itinerario contemporaneo (qui per saperne di più), studi d’artista e atelier aperti prevalentemente di sera che proporranno mostre e performance.

Da sinistra: Manlio Messina, Laura Anello, Fabrizio Micari, Leoluca Orlando e Giuseppe Bucaro

Un patrimonio di siti, appartenenti a diverse titolarità, (Stato, Regione, Comune, Diocesi, Università, enti diversi, privati) apriranno le porte e verranno narrati, come ormai succede da tredici anni, ma stavolta ci sarà anche molto altro: dai voli in parapendio sulla spiaggia di Mondello (ve ne abbiamo parlato qui), a cui si aggiungono quelli in Piper dall’aeroporto di Boccadifalco, agli incontri vis a vis con i pupari nei loro laboratori; dalle teatralizzazioni che fanno apparire nei luoghi, personaggi realmente vissuti e reinventati, ai concerti di chitarra negli oratori barocchi. E ancora passeggiate a cavallo nel verde storico, tour sulla barca a vela Lisca Bianca per ammirare il waterfront della città, visite con degustazione in ville, palazzi e perfino nell’abbazia trecentesca di San Martino, che apre eccezionalmente il refettorio, dove si gusterà la birra prodotta dai monaci (qui per saperne di più).

Un momento della conferenza stampa

La nuova edizione del festival è stata presentata questa mattina nella Sala Capriate dello Steri, alla presenza di diversi esponenti del mondo della cultura e delle istituzioni. Sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina; il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando; il rettore dell’Università, Fabrizio Micari; il direttore dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi, Giuseppe Bucaro e il presidente dell’associazione Le Vie dei Tesori, Laura Anello.

“Le Vie dei tesori si afferma sempre più come una fra le più grandi iniziative nazionali di rispetto e promozione dei beni culturali del nostro Paese – dice il sindaco Leoluca Orlando -. Credo che sia questo il dato da cui partire nell’esprimere apprezzamento per una iniziativa nata a Palermo e che oggi coinvolge siti e beni culturali in diverse città, ponendo l’attenzione sulla bellezza etica ed estetica. Questa crescita positivamente tumultuosa delle collaborazioni e la diffusione della manifestazione rendono necessario stabilire un percorso istituzionale tra gli enti coinvolti, a partire dal Comune di Palermo. Chiederò al ministro dei Beni culturali di riconoscere formalmente questa iniziativa, individuando un percorso di ricerca di risorse economiche e strutturali stabili”

Leoluca Orlando e Laura Anello

“È una manifestazione di divulgazione, di abbattimento di steccati – spiega Laura Anello – per condividere con tutti il sapere accademico. Le Vie dei Tesori si basa sul racconto, sulle gambe di 1800 giovani, la maggior parte volontari, che decide di scendere in campo al nostro fianco. Giovani che vogliono restare nella loro terra e lavorare per renderla migliore”.

La Regione Siciliana conta il festival tra i Grandi Eventi annuali dell’Isola e, per volontà del presidente della Regione Nello Musumeci e del dirigente generale dell’assessorato ai Beni culturali, Sergio Alessandro, ha avviato un innovativo accordo di valorizzazione con cui ne riconosce la valenza strategica per la promozione della Sicilia. Da Roma, poi, sono arrivati, ormai per il quarto anno, la medaglia di rappresentanza del presidente della Repubblica e i patrocini del Senato, della Camera, del ministero dei Beni culturali. “Le Vie dei Tesori non soltanto sono una bellissima manifestazione, che verrà riconfermata tra i Grandi Eventi della Regione, ma sono un’esperienza che ci rende orgogliosi di essere siciliani – spiega l’assessore regionale al Turismo Manlio Messina -. Una manifestazione che porterò ad esempio di quello che si deve fare in Sicilia partendo da tre principi: la straordinaria organizzazione; la destagionalizzazione; la programmazione, fondamentale per una seria proposta turistico-culturale. Le Vie dei Tesori concentrano al meglio e in modo pensato questi tre punti”.

I LUOGHI DA SCOPRIRE

Le Fornaci Maiorana

Un unico, enorme museo diffuso: ormai è difficile trovare luoghi inediti per il capoluogo. Ma Le Vie dei Tesori continua a scoprire e aprire: ad iniziare da un seicentesco convento francescano, del tutto sconosciuto, dove da pochissimi giorni è stato aperto un bistrot da “Cotti in fragranza” la cooperativa sociale nata al Malaspina; si scenderà nelle Antiche Fornaci Maiorana dove i carusi spaccavano a colpi di piccone la calcarenite da cui ricavare la calce; si scoprirà il tesoro librario dei Gesuiti nella Biblioteca Bombace (e un rifugio antiaereo che si visita su prenotazione), si ritorna tra gli austeri marmi di Maria Santissima della Soledad che appartiene al clero spagnolo, si sale fino alla cima della torre di Sant’Antonio Abate.

Apparirà la Palermo di disegno fascista nella Casa del Mutilato o dell’inedito Provveditorato delle Opere pubbliche, risponderanno le chiese: si ritracciano trame medievali a San Giovanni Decollato, tracce dei cavalieri teutonici a san Giovanni dei Lebbrosi o si scopre la neogotica chiesa evangelica Valdese. La Palermo della guerra va per casematte e rifugi e termina al Sacrario ai caduti; la Palermo intellettuale passa dal Circolo Giuridico e marcia verso il Conservatorio, e nel tragitto scopre che c’è un’antica e preziosa collezione di pupi in un’agenzia di viaggi. Affreschi ritrovati: è proprio questo l’anno: da visitare il portico dell’ex convento di Sant’Antonino ma anche le pareti affrescate appena scoperte all’istituto Malaspina che quest’anno si aggiunge all’Ucciardone (sarà bello ascoltare la storia dell’antico carcere borbonico). E a Palazzo Abatellis apriranno anche le terrazze e il gabinetto di grafica della torre Nord e la sala adiacente che ospita la collezione di tessuti siciliani raccolta da Antonino Salinas per l’allora Museo Nazionale.

Il Circolo giuridico

I luoghi dell’impegno sociale: le due sedi create dal missionario laico Biagio Conte, e Villa Pantelleria dove si rinasce con l’arte. Si salirà al cimitero di Santa Maria di Gesù, si cercheranno nobili educande al Maria Adelaide e giovani “villici” al visionario Istituto Agrario Castelnuovo. E tanto, tanto, tanto altro. Un museo diffuso che unisce, in una logica partecipata e condivisa, i grandi attrattori (come i luoghi regionali dell’itinerario arabo-normanno o il sempre splendido Teatro Massimo, che apre ancora una volta il suo palcoscenico, con un colpo d’occhio sulla sala) e luoghi semisconosciuti che rappresentano ciascuno un tassello del complesso mosaico di Palermo. Insieme, un grande racconto della città.

I LUOGHI SU PRENOTAZIONE

Villa Malfitano Whitaker

Sono 17 in tutto, siti che sarà possibile visitare prenotando giorni e orari in questa pagina. Aprono i luoghi della Giustizia: oltre alla Questura con il suo atrio monumentale, apriranno su prenotazione le due sedi della Prefettura, nelle antiche ed eleganti Villa Pajno e Villa Whitaker; la sede della DIA nella residenza di un ricco imprenditore ebreo. Ritorna un percorso più approfondito con nuovi rifugi all’aeroporto di Boccadifalco, e i “must” delle scorse edizioni, sempre gettonatissimi: l’elegante Banca d’Italia e il Gran Hotel Piazza Borsa, la Camera dello Scirocco di Villa Naselli, le sorgenti del Gabriele e il Miqveh ebraico, e i depositi segreti della GAM; rinnovano le visite il Museo dell’Anice Tutone dove si distilla l’acqua ‘e zammù e il Museo Morettino che si prepara a degustazioni di piaceri tostati in un viaggio da non perdere, lungo tre ore. Le residenze nobiliari: difficile scegliere tra la palazzina di Vincenzo Florio all’Arenella, l’austero Palazzo Branciforte o i sontuosi salotti settecenteschi di Palazzo Mirto. La Casina Cinese permetterà di percorrere gli antichi cunicoli delle cucine che la collegano all’attuale museo Pitrè e il Villino Favaloro darà la possibilità di visitare il cantiere in corso e scoprire il lavoro dei restauratori che stanno riportando in vita i suoi decori Liberty.

ITINERARIO CONTEMPORANEO

Terzo anno del percorso curato da Paola Nicita che stavolta condurrà in giro per gli studi d’artista. I cinque siti del circuito saranno visitabili con lo stesso coupon dei luoghi e – tranne le Officine Calderai – saranno aperti di sera, dalle 18 alle 22, per un’ideale prosecuzione delle visite diurne (qui per scoprirli tutti). Si parte dallo Spazio Rivoluzione dove Adalberto Abbate accoglie il lavoro dei colleghi, “La sombra” con un video di Regina José Galindo e la collettiva “Gli animali”; per raggiungere, attraversando il vecchio ingresso dell’Hotel Paradiso, Arèa, ex laboratorio artigianale di calzature, oggi studio dove Giovanni Lo Verso propone un laboratorio di scultura in argilla e una serie di incontri con i maestri del design, da Pietro Camardella, progettista della Ferrari, a Gianni Pedone, designer per Pininfarina e Honda, e laboratori di pittura con Francesco De Grandi, Alessandro Bazan, Fulvio Di Piazza. Passando dall’area archeologica di piazza XIII vittime si scopriranno le due sculture en plein air, di Daniele Franzella e Clemens Botho Goldbach, mentre alle Fabbriche Sandron ha preso corpo la casa-studio del pittore Nicola Pucci e dei suoi animali da cortile fonte di ispirazione. Infine le Officine Calderai (aperte dalle 10 alle 18) dove gli architetti Carolina Martinelli e Vittorio Venezia, proporranno progetti di design da realizzare con l’aiuto delle preziose maestranze dei Calderai.

LE DODICI ESPERIENZE 

Il carcere Ucciardone

Osservare, assaggiare, degustare, scoprire, assistere, provare, volare: in breve, vivere dodici “esperienze” che saranno difficili da dimenticare (qui per scoprirle tutte). È la novità 2019 de Le Vie dei Tesori. Si potrà varcare il portone di ferro del carcere dell’Ucciardone o visitare l’Orto Botanico in notturna, quando gli animali tacciono e i fiori sprigionano profumi inconsueti; scendere negli antichi qanat arabi o visitare Danisinni dove un’intera comunità si è messa in gioco per recuperare il quartiere dimenticato. E dove si potrà assistere a performance teatrali, “casa per casa”.

Mimmo Cuticchio, dall’alto di una maestria unica, aprirà sia il suo laboratorio che il teatrino a pochi passi dal Teatro Massimo, ma se volete scoprire come nascono e vengono sbozzati i pupi, dovete raggiungere il laboratorio nascosto di Salvo Bumbello nel cuore del Papireto. Villa Malfitano aprirà le porte per una visita teatralizzata e animata dai “fantasmi” che si muoveranno negli appartamenti privati della famiglia che non dimenticò mai le sue origini inglesi. Non si perdano d’animo gli sportivi: si potrà navigare su Lisca Bianca la barca storica con cui la famiglia Albeggiani compì negli anni ’70 un giro attorno al mondo; salire a cavallo a Villa Castelnuovo dopo aver visitato le scuderie settecentesche del principe Carlo Cottone (dove si fermò anche Garibaldi). E per i più avventurosi non solo verrà riproposto il giro piper su Palermo ma si aggiunge il parapendio: volare, sì proprio volare con un istruttore, partendo e atterrando dalla spiaggia di Mondello.

VISITE TEATRALIZZATE

Cripta delle repentine

Verità e finzione si mescolano in un percorso che va dal ‘600 all’800. Sette storie raccontate da altrettanti personaggi – interpretati da due bravissimi attori come Stefania Blandeburgo e Pietro Massaro – che appariranno in chiese, palazzi, ville, come creature risvegliate dal passato, con brevi monologhi in lingua siciliana, frutto di una puntigliosa ricerca fra le pagine degli annali della città, attingendo dal Mongitore, dal Palmerino, dal Marchese di Villabianca (qui il programma completo). Si scopriranno le scorribande corsare a Palazzo Comitini, e il meticoloso e nascosto mondo delle Confraternite regolato da legge ferree, tasse sulla morte e l’intricata regia dei funerali di un tempo, al Santissimo Salvatore; al convento di Sant’Antonino servirà un oste maldestro per far rivivere usi e cibi di una Palermo che fu; tra la cripta delle prostitute (Repentite) e l’elegante Villa Pottino apparirà la più potente delle cortigiane, a Palazzo delle Aquile si ricorderà Minicu, poeta da strada che sciorinava versi d’amore tra le sventure e all’Oratorio dell’Immacolatella la vecchia levatrice Melina racconterà la nascita di Giovan Pietro nel 1576, padre del cardinale Giulio Mazzarino.

DEGUSTAZIONI E CENE “GIOIELLO”

Palazzo Zingone Trabia

Perché cultura non è solo la chiesa ritrovata, l’affresco restaurato, la torre recuperata, la libreria su un carro. Cultura è legata ai cinque sensi, che comprendono anche olfatto e gusto. Ne è convinta Planeta, l’azienda vinicola che rinnova la sua collaborazione con Le Vie dei Tesori, e non solo a Palermo visto che le visite guidate con degustazione hanno avuto un bellissimo successo anche a Caltanissetta, Sambuca e Messina, e sono attese a Siracusa. Alle 19, quando le code saranno terminate e il pubblico pian piano scemato, si potrà partecipare a tre visite esclusive condotte da un ospite d’onore, seguite dalle degustazioni di vini Planeta, a loro volta guidate da un enologo (qui per prenotare). Si potrà partecipare alla visite del 12 ottobre nell’hangar di Boccadifalco; del 19 a Palazzo Zingone Trabia, e del 26 nell’oratorio di San Lorenzo tra gli stucchi.  Palazzo Asmundo rinnova invece la sua esperienza sotto le volte affrescate, tra collezioni storiche ed eleganti boiserie: ogni venerdì alle 19 visite seguite da aperitivo e degustazione di prodotti siciliani; oppure ogni sabato alle 21 una cena “da principi” con vista sulla Cattedrale che guarda alla cucina dei monsù, i cuochi francesi delle famiglie blasonate (qui per prenotare).

Abbazia di San Martino delle Scale

Una visita d’eccezione per sole 30 persone e un cocktail offerto dai proprietari, è invece la proposta del primo venerdì del festival, a Villa De Cordova, tra saloni affrescati, palme secolari, grandi terrazze e raffinate maioliche (qui per prenotare). Per chi invece si sente con un tocco british, ecco un vero e proprio brunch di ispirazione anglosassone ma con un occhio al Mediterraneo, a Villa Malfitano Whitaker, domenica 19 ottobre, preceduto da una visita esclusiva negli appartamenti privati qui per prenotare(). Infine, non si vive di solo vino… c’è anche la birra, e quella dei monaci è di sicuro la più ricercata. Nella trecentesca abbazia di San Martino delle Scale, ogni sabato la visita sarà accompagnata dalla degustazione delle due birre – bionda e scura – prodotte dagli stessi monaci, con assaggi di formaggio e di cassata (qui per prenotare).

LE PASSEGGIATE

Le passeggiate de Le Vie dei Tesori ormai sono un segno distintivo del Festival, e ne riproducono la prima delle intuizioni, quella di condividere e di divulgare il sapere, tirandolo fuori da accademie e università. Condotte da botanici, giornalisti, appassionati, geografi, professori, saranno più di cento, suddivise (e spesso replicate) nelle cinque settimane a Palermo (qui per scoprirle tutte). A Palermo si andrà come ogni anno, da monte a mare, da verdi riserve a colorati mercati, da vicoli a palazzi, sulle tracce di monache impaurite o truci pugnalatori, in virtuale compagnia di cavalieri o donne di malaffare, eretici o speziali.

FESTIVAL KIDS

Le Vie dei Tesori Kids

Dodici tesori aperti per le scuole (infanzia, primarie, secondarie di primo grado) ogni mattina, da lunedì 7 a giovedì 31 ottobre, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 (qui tutti i luoghi). Il venerdì le visite si potranno svolgere non solo nei 12 luoghi Kids ma tra i quasi 130 luoghi aperti a Palermo per il Festival. Negli stessi giorni, due gazebo nelle piazze principali della città dove partecipare a laboratori creativi sul patrimonio della Sicilia in collaborazione con BabyPlanner – sui mercati storici, su santa Rosalia e sul paesaggio -, divisi per fasce di età, dai 3 ai 12 anni, con quattro turni al giorno: alle 9/10/11/12. Prenotazioni: 091.8420104 (tutti i giorni 10-18) o scuole@leviedeitesori.it.

 

I VIAGGI DEI TESORI E I PULLMAN

In viaggio con Le Vie dei Tesori

Anche questa è una novità, l’intento è quello di lavorare sul turismo. Da quest’anno Le Vie dei Tesori, in collaborazione con un tour operator, propone viaggi da non perdere per scoprire angoli siciliani come non li avete mai visti. Con accompagnatori, alberghi ed esperienze gastronomiche che sono pure piccoli tesori da scoprire. I primi due appuntamenti saranno alla scoperta di Ragusa e Modica (qui per prenotare) che insieme apriranno 40 siti (viaggio il 12 e 13 ottobre), ma ci si muoverà anche tra hotel particulier, cene d’autore, angoli segreti; e a Catania (tutti i weekend dal 4 ottobre al 3 novembre, qui per prenotare) dove si potrà scegliere tra 50 tesori, in gran parte di solito chiusi o non raccontati. Con Flyfamily Travel. E sulla stessa scia si muove anche il progetto nato con Labisi Eventi vettore ufficiale del festival: gite giornaliere in comodissimi pullman che da Palermo hanno condotto e condurranno nel prossimo weekend nelle città siciliane che partecipano al festival. Questa domenica (29 settembre) saranno disponibili gite a Trapani, Marsala, Sambuca e Siracusa. Domenica 6 e 27 ottobre, da Palermo si potrà raggiungere e visitare Catania (qui per prenotare i pullman).

Per restare aggiornati su tutte le iniziative, visite e appuntamenti, visitare il sito www.leviedeitesori.com. È operativo anche il call center allo 0918420104, tutti i giorni dalle 10 alle 18.

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