Saracinesche come quadri, così rinasce il centro storico

Presentato a Palermo il progetto “Fare la Kalsa”, che ha coinvolto artisti e residenti impegnati per la riqulificazione di alcune strade della città

di Ruggero Altavilla

Un piccolo laboratorio di rigenerazione urbana in un angolo nascosto del centro storico di Palermo. Durante le festività natalizie appena trascorse, un gruppo di artisti in residenza ha lavorato per riqualificare la via Schioppettieri e altre strade limitrofe, alle spalle di piazza Bellini e piazza Pretoria. Un progetto promosso da cittadini e associazioni con il sogno di pedonalizzare e rilanciare queste strade del centro.

Una delle opere del progetto

Un primo tassello è stato posto pochi giorni fa, con una serata di presentazione del progetto “Fare la Kalsa – La Memoria che Affiora”, promosso dallo Studio Knot, in collaborazione con il Comune di Palermo e l’associazione “Via Roma Centro Storico”, supportato da B&B Mojo, Balata, St’orto e grazie al contributo di SocialFare. Otto artisti hanno trasformato in quadri le saracinesche di proprietà dei residenti della zona, realizzando delle pitture ispirate al tema della memoria del luogo. Un piccolo museo a cielo aperto in un crocevia di strade che conserva parte delle mura puniche, testimonianze dei primi insediamenti in città, e il Teatro Finocchiaro, uno dei gioielli della Palermo liberty, oggi in disuso.

Opera di Antonio Curcio

Così, uno spazio normalmente adibito a parcheggio, è stato liberato dalle auto per un giorno e reinventato grazie alla creatività di Nessunettuno, Alessandra Di Paola, Linda Randazzo, Maca, Ligama, Sira Viviani, Antonio Curcio e Claudia Fabris. Ci sono i fiumi interrati Kemonia e Papireto che appaiono su due saracinesche, realizzati dallo street artist Nicolò Amato, in arte Nessunettuno, che è anche coordinatore del programma artistico. Poi in un’altra opera, Antonio Curcio va all’origine del nome di via Schioppetteri, spiegando quasi come in una didascalia che “qui si costruivano gli schioppi”, antenati dei fucili, mentre Ligama ha lasciato un putto su un’altra saracinesca.

Opera di Linda Randazzo

Ma sono stati tanti gli interventi degli artisti che, insieme ai residenti, hanno gettato le basi per un progetto più ampio di riqualificazione, il cui step successivo potrebbe essere la pedonalizzazione delle strade interessate al progetto. “Avete mai visto la via degli Schioppettieri così? – si domandano gli organizzatori – Siamo stracontenti della trasformazione da parcheggio a luogo di incontro tra realtà diverse. Questa è la città che stiamo sognando, vissuta e adatta alle persone”.

(Foto di Giuseppe Mazzola)

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