In onda su TvLoft il format televisivo di Luca Vullo dedicato alla gestualità e al linguaggio non verbale. In uscita anche il nuovo libro
di Giulio Giallombardo

Parlare con il corpo. La gestualità come un alfabeto per comunicare: un cenno del capo, un movimento delle braccia, uno sguardo aggrottato. Emozioni che passano senza il filtro delle parole, ma solo attraverso la mimica, per manifestarsi ancora più dirette. La forza evocativa del linguaggio non verbale è alla base della ricerca di Luca Vullo, diventato ormai ambasciatore della gestualità italiana nel mondo grazie alla sua lunga esperienza di performer e formatore.

Anni trascorsi tra università, accademie, teatri e istituti di cultura da un capo all’altro del Pianeta per indagare su come il corpo comunica nei diversi Paesi. Linguaggi e socialità a confronto, esportando all’estero la gestualità italiana (e siciliana soprattutto), paradigma di complessità e sfumature come poche altre al mondo. Una ricerca che adesso diventa un format televisivo in onda sulla piattaforma TvLoft dal 6 maggio. “Il potere nei gesti”, scritto da Luca Vullo e Duccio Forzano, è un programma d’intrattenimento in cinque puntate, in onda tutti i giovedì, dal taglio leggero e divulgativo, che analizza con ironia le differenze tra la gestualità italiana e quella del resto del mondo.

“Racconterò la nostra straordinaria abilità di comunicare con il corpo, – spiega Vullo a Le Vie dei Tesori News – ma anche come questa possa portare a errori e fraintendimenti. Osserveremo, per esempio, il modo di comunicare di politici nazionali ed internazionali, analizzandone espressioni del viso, gesti, posture e comportamenti. Noi italiani siamo i supereroi della gestualità, rispetto ad altri popoli abbiamo un codice molto articolato, dovuto alle dominazioni che abbiamo conosciuto, alle nostre particolari attitudini, alla teatralità e anche alla creatività che ci contraddistingue”.

Nella ricerca dell’autore e performer nisseno, che collabora, tra l’altro con la Bocconi di Milano e l’Università di Padova, centrale è il tema dell’intelligenza emotiva, ovvero la capacità consapevole di comunicare le emozioni. “L’Italia è la Babele dei gesti, – sottolinea Vullo – è qualcosa che ci portiamo dentro e non dobbiamo vergognarcene, anzi è un patrimonio immateriale della nostra cultura, un modo per veicolare emozioni. Per questo ritengo importante questo format televisivo che presenta in chiave nuova e non superficiale la nostra gestualità”.

Ma insieme al programma, arriva in questi giorni nelle librerie anche “Il corpo è docente”, edito da Ericson, scritto da Vullo a quattro mani insieme Daniela Lucangeli, docente di Psicologia dello Sviluppo all’Università di Padova. Un manuale per dare a insegnanti, formatori, educatori, spunti e suggerimenti su come usare il corpo in modo più empatico. “Sono descritti alcuni esercizi che servono a comunicare meglio usando il linguaggio non verbale anche nella didattica sia in presenza che a distanza. In un momento come quello attuale, – conclude Vullo – diventa ancora più cruciale essere consapevoli dell’importanza delle relazioni umane, di una corretta alfabetizzazione emotiva e di una efficace educazione all’ascolto attivo”.