Con la mostra fotografica di Piero Tauro allestita a Gibellina, al via il tributo delle Orestiadi alla coreografa tedesca. Prevista anche una performance al Cretto di Burri
di Redazione

Sarà la mostra del fotografo Piero Tauro a dare il via all’omaggio del festival Orestiadi a Pina Bausch, in occasione dei trent’anni dalla prima edizione dello spettacolo “Palermo Palermo” e a 10 anni dalla sua morte. Sabato 3 agosto al Baglio Di Stefano di Gibellina, alla presenza, tra gli altri, del soprintendente dei Beni culturali di Trapani, Riccardo Guazzelli, si inaugura “Macerie e tacchi a spillo, e cadde un muro… Palermo Palermo 1989/2019”, la mostra fotografica in collaborazione con il Teatro Biondo che resterà aperta fino al 30 settembre, per poi trasferirsi a ottobre al Biondo di Palermo.

La mostra di Tauro, che da oltre trent’anni anni si dedica alla fotografia di scena con un occhio particolare alle nuove esperienze di teatro e danza contemporanea, sarà solo il primo evento che ricorderà la grande coreografa tedesca. Il 10 agosto al Cretto andrà in scena “Pina”, una performance di otto danzatori siciliani in assolo, sparsi sulle isole della grande opera di Alberto Burri e una coreografia finale che aderisce al progetto promosso dalla Pina Bausch Foundation “Dance! The Nelken-Line”.

La performance sarà il risultato conclusivo del percorso laboratoriale e creativo, condotto da Simona Miraglia con la partecipazione del Collettivo SicilyMade, aperto a giovani danzatori siciliani (e non solo), che si svolgerà a Gibellina l’8 e 9 agosto, un laboratorio finalizzato allo studio dei movimenti della coreografia originale di Pina Bausch, attraverso la relazione con la particolarità del Cretto di Burri. Ma la coreografia sarà aperta anche a chiunque volesse unirsi nel ricordare la coreografa direttamente al Cretto, così come previsto dal progetto della Foundation. Alla performance parteciperanno Amalia Borsellino, Luigi Geraci Vilotta, Silvia Giuffrè, Simona Miraglia, Giuseppe Muscarello, Giovanna Velardi, Patrizia Veneziano e Valeria Zampardi, con le musiche eseguite dal vivo da Gianni Gebbia.