L’arte di Pippo Cafarella inaugura il Salina Festival

Due collage del poeta e pittore ispirati al tema “Arcipelaghi umani”, titolo dell’edizione di quest’anno, saranno esposti nel Faro di Punta Lingua

di Giulio Giallombardo

Corpi, volti e sguardi in ascensione. Collage di immagini che diventano colonne di colore. Morbidi cromatismi in cui lo sguardo si perde tra ritagli di giornale, disegni e vecchie foto. Sono le due nuove opere con cui il pittore e poeta salinaro Pippo Cafarella inaugurerà la 13esima edizione del Salina Festival, dal titolo “Arcipelaghi umani”, in programma dal 24 al 28 luglio nell’isola delle Eolie.

Opera della serie “Il mio mare ferito”

“Opere che tentano di stimolare l’immaginazione di chi le guarda – spiega Cafarella – attraverso una serie di immagini che si affastellano dal basso verso l’alto, come una colonna”. Le opere, che saranno esposte al Faro di Punta Lingua, fanno parte di un dittico realizzato con tecnica mista, a cui si aggiungeranno altre due mostre visitabili nelle sale dell’infopoint dell’isola. La prima dal titolo “Il mio mare ferito”, mette insieme opere materiche realizzate su legno e cartone bruciato, ispirate al mare e già esposte in altre personali. La seconda mostra, invece, trae ispirazione dall’ormai celebre casa dell’artista in contrada Pollara, dove è stato girato il film “Il postino”. Si intitola “La casa color poesia” e raccoglie alcuni disegni dallo stile evanescente, in cui si intravedono dettagli della casa, sfumati con i colori del tramonto.

Opera della serie “La casa color poesia”

Il festival, realizzato dall’associazione culturale Onde, fondata dal direttore artistico dell’evento, Massimo Cavallaro, prevede un calendario di concerti, incontri e escursioni, che si alterneranno per cinque giorni. Come gli altri anni, spazio al Premio Cinemaremusica, quest’anno attribuito a Pietro Bartolo, medico di Lampedusa, adesso eurodeputato, noto per aver accolto e curato tantissimi migranti sbarcati nell’isola delle Pelagie. Previste passeggiate sonore, escursioni con i diving per verificare lo stato di salute dei fondali, un incontro sullo sviluppo sostenibile legato al mare, e ancora concerti con la “Street Jazz Band” per le vie del paese e con la Artchipel Orchestra, nell’ambito del progetto Parco Acustico, nato con lo scopo di educare la cultura dell’ecologia acustica, che studia la relazione tra uomo e ambiente.

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