L’appello degli operatori turistici di Ustica: “Ripartire in sicurezza”

Albergatori, ristoratori e sub chiedono di attivare presto tutte le misure di sicurezza per garantire gli sbarchi nell’isola e salvare così una stagione compromessa

di Redazione

Ripartire prima possibile per salvare una stagione turistica che sembra ormai perduta. È l’appello lanciato alle istituzioni da una trentina di operatori di Ustica, tra albergatori, ristoratori e sub, che fanno capo all’associazione VisitUstica. Chiedono di attivare tutte le misure di sicurezza per garantire gli sbarchi nell’isola, in vista di un auspicato aumento delle corse, prevedendo anche una riduzione del prezzo dei biglietti.

Grotta Verde (foto Lauraguarnieri, Wikipedia)

“Attualmente il nostro territorio è stato totalmente risparmiato dei contagi – osservano dall’associazione – . La nostra prima preoccupazione resta la possibilità di mantenere questo risultato sia per la comunità locale che per gli ospiti a cui potremmo garantire un ambiente incontaminato. Per questo abbiamo sollecitato le istituzioni, che in coordinamento con le altre isole, stanno chiedendo un rafforzamento dei controlli sanitari agli imbarchi e dei presidi medici sui fragili territori isolani. L’altro aspetto a cui guardiamo con grande attenzione riguarda i trasporti. Una volta che ci saranno le condizioni per la ripresa del flusso turistico sarà indispensabile un reintegro del catamarano e un aumento del numero di corse anche in funzione del minor numero di passeggeri che potranno viaggiare sui mezzi”.

Faro di Punta Omo Morto

“Riteniamo che il fondamentale sostegno pubblico, – proseguono da VisitUstica – necessario in questo momento per favorire l’economia turistica sulla nostra isola, sia un abbattimento considerevole della tariffa dei biglietti. La richiesta è di una tariffa residente su tutti i mezzi in linea per tutto il 2020. Siamo disponibili a impegnare anche il nostro bilancio per reintegrare una parte del biglietto. Ustica presenta la possibilità, rispetto ad altre località, di una balneazione senza affollamenti, per questo è indispensabile che l’Amp si adoperi almeno per il posizionamento delle boe e riteniamo utile un apertura (esclusivamente temporanea e vigilata) del tratto di area A attualmente interdetto alla balneazione”.

Il centro di accoglienza dell’Area marina protetta di Ustica

Difficile il momento anche per i diving, data la difficoltà di rispettare distanze e le norme di sicurezza, a cui si aggiunge la chiusura della camera iperbarica. Per questo gli operatori turistici ne chiedono la riapertura, cosa che – osservano – “permetterebbe di aumentare la disponibilità di medici sull’isola. Per quanto riguarda i tributi comunali chiediamo espressamente una riduzione e dilazione al prossimo anno dei tributi. Ustica è un’isola ma prima di tutto è una comunità – concludono – . Il benessere di questa comunità dipende da una piccola economia turistica che con grande fatica portiamo avanti. Anche quest’anno ce la metteremo tutta”.

Condividi
Tags

In evidenza

Quei tormentati intrighi amorosi nel palazzo dei Gravina

La dimora di Francesco Paolo in via IV Aprile, nel cuore di Palermo, fece da sfondo a una sfortunata storia matrimoniale. Nello stesso edificio fu ospite anche l’ammiraglio Horatio Nelson con la consorte Emma Hamilton

Un muro d’arte lungo un chilometro: nasce a Catania la Porta delle Farfalle

Quindici anni dopo la Porta della Bellezza, nel quartiere di Librino, si inaugura un’altra opera di land art voluta dal mecenate Antonio Presti. Cinquanta opere per un totale di centomila formelle di terracotta, con il coinvolgimento di migliaia persone

Agrigento sarà Capitale italiana della cultura 2025

La giuria incaricata dal Mic, presieduta da Davide Maria Desario, ha premiato il dossier della città siciliana, che potrà realizzare gli eventi previsti anche grazie al contributo di un milione di euro. Dopo Palermo nel 2018 il riconoscimento tornerà nell'Isola

Ultimi articoli

Agrigento sarà Capitale italiana della cultura 2025

La giuria incaricata dal Mic, presieduta da Davide Maria Desario, ha premiato il dossier della città siciliana, che potrà realizzare gli eventi previsti anche grazie al contributo di un milione di euro. Dopo Palermo nel 2018 il riconoscimento tornerà nell'Isola

Il monaco pacifista e la contesa della pagoda di Comiso

Dopo una battaglia legale con i proprietari del terreno, accolto il ricorso del buddista giapponese Gyosho Morishita, rimasto per mesi isolato nel tempio del Ragusano. Arrivò in Sicilia quarant’anni fa per manifestare contro i missili installati nella vicina base Nato

Un muro d’arte lungo un chilometro: nasce a Catania la Porta delle Farfalle

Quindici anni dopo la Porta della Bellezza, nel quartiere di Librino, si inaugura un’altra opera di land art voluta dal mecenate Antonio Presti. Cinquanta opere per un totale di centomila formelle di terracotta, con il coinvolgimento di migliaia persone

Articoli correlati