Si inaugura una nuova illuminazione firmata da Mario Nanni, designer e produttore, per il capolavoro di Antonello da Messina
di Redazione

Una nuova luce per illuminare l’Annunciata, il capolavoro di Antonello da Messina custodito nella Galleria regionale di Palazzo Abatellis, a Palermo. Un’illuminazione d’autore firmata da Mario Nanni, designer della luce e produttore, fondatore dell’azienda Viabizzuno. L’inaugurazione, in diretta streaming sul sito www.viabizzuno.com, avrà luogo martedì 22 dicembre dalle 15 alle 17 e rientra all’interno del progetto Scrittori della luce per l’arte dai “Quaderni per la luce” di Mario Nanni.

L’illuminazione dell’opera di Antonello da Messina nella Sala X di Palazzo Abatellis è stata realizzata attraverso la sponsorizzazione tecnica ai sensi del Codice dei Beni Culturali. Un concetto di luce che si associa armonicamente alle sale del palazzo e a Carlo Scarpa, maestro della museografia del Novecento, autore nel 1954 dell’adeguamento a sede museale dell’antico tardo-quattrocentesco Palazzo Abatellis. Scarpa costruisce con la luce la sala che accoglie le opere di Antonello. In particolare la teca che espone l’Annunciata è posta in diagonale a intercettare la luce che entra dalla grande trifora e si spande sul pannello bianco che inquadra il dipinto. Le tre tavolette dei Dottori della Chiesa sono poste all’interno di vetrine ad anta che il visitatore può orientare verso la luce.

“Il tema della luce come simbolo dell’evidenza e della chiarezza, ma anche come contrapposizione al buio, è molto profondo e ricco di significati – sottolinea l’assessore regionale ai Beni Culturali, Alberto Samonà – . Il progetto di Mario Nanni, sposato dalla Regione attraverso la Galleria di Palazzo Abatellis è un’opportunità straordinaria di conoscenza attraverso i sensi che offriamo al mondo intero, nella consapevolezza che la cultura è l’unico antidoto alla cecità dell’anima”.

Evelina De Castro, direttrice della Galleria, sottolinea che “nella sala dell’Annunciata Mario Nanni, fa rivivere il concetto di luce come elemento centrale dell’esposizione dell’opera d’arte, perché l’opera d’arte nasce nella mente dell’artista, in relazione alla luce che la renderà visibile. Dal Mosè di Michelangelo, all’Annunciata di Antonello da Messina, la scrittura di luce di Mario Nanni, si concentra sulla comprensione profonda del rapporto originario dell’opera con la luce e tale rapporto diviene oggetto dell’intervento creativo, che Nanni realizza attraverso l’impiego di una tecnologia altissima e in continuo avanzamento”.