La Sicilia regina del turismo nell’estate della ripartenza

L’Isola è tra le mete più gettonate del 2022, in una stagione che sta facendo registrare ovunque numeri precedenti alla pandemia. Secondo gli esperti del settore, per la prima volta la domanda sta superando l’offerta

di Marco Russo

La Sicilia si conferma tra le mete preferite per l’estate 2022. Nonostante la crisi economica, i venti di guerra, l’innalzamento dei costi e l’onda lunga dell’emergenza sanitaria, l’Isola sta tornando a numeri precedenti alla pandemia. Città d’arte e borghi sono presi d’assalto dai turisti; alberghi e bed and breakfast stracolmi; aeroporti nel caos, tra voli cancellati e scioperi, forse non preparati a questa ripresa più veloce del previsto. Palermo e Catania sono tra le prime dieci mete preferite dai turisti italiani e stranieri, con un boom di prenotazioni, secondo una recente ricerca di eDreams, una delle più importanti agenzie di viaggio online del mondo.

Turisti in via Vittorio Emanuele a Palermo

Che la Sicilia sia tra le Regioni italiane più gettonate, lo conferma anche una ricerca del Centro studi e ricerche per il Mezzogiorno. Quest’anno i flussi turistici in Sicilia potrebbero avvicinarsi ai numeri del 2019, anno precedente alla crisi pandemica. Nel 2022 il turismo nell’Isola potrebbe toccare i 14 milioni di presenze, il 92 per cento rispetto al record di oltre 15 milioni di visitatori raggiunto nel 2019. Secondo il report, il settore alberghiero e quello della ristorazione puntano a un fatturato di oltre quattro miliardi di euro, il 99 per cento rispetto al 2019, mentre il valore aggiunto del settore turistico sfiorerebbe i cinque miliardi, il 95 per cento rispetto al periodo pre-Covid.

Le Eolie e il santuario di Tindari

“Stiamo riscontrando un boom delle richieste a livelli che si avvicinano ai periodi pre-Covid e in alcuni casi li superano addirittura. Tutti i turisti non si stanno concentrando solamente nel mese di agosto, ma anche in questo luglio la risposta è davvero ottima. Confermiamo una grande preferenza per le isole, Sicilia, Sardegna e anche molto Grecia”. A dirlo all’Adnkronos è Giuseppe Pagliara, amministratore delegato di Valtur, a cui si aggiunge Marco Ferrini, responsabile commerciale booking di Cartorange, rete di consulenti di viaggio: “iIn Italia abbiamo la Sicilia che si attesta sui livelli altissimi dello scorso anno e c’è una crescita anche per la Sardegna, ma più dilatata nel tempo perché è molto piena anche a settembre, dove lo scorso anno si stava sgonfiando”.

L’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo

In questo scenario, spiega però Ferrini, “c’è però un turismo spezzato a metà: tantissime persone stanno facendo la corsa a prenotare” ma “ce ne sono molte che prenoteranno sotto data. È tornato il last minute, con richieste a luglio di partenze per luglio e ci aspettiamo lo stesso ad agosto. C’è la sensazione che il turismo non fosse pronto a questi numeri, è come se si fosse formato un collo di bottiglia, con una domanda che sta superando l’offerta ed è la prima volta nella storia del settore. Per tornare a soddisfare completamente la domanda dovremo aspettare anche tutto il 2024″.

Turisti nella Valle dei Templi

Ma in questa estate del 2022 è sempre più forte la voglia di vacanze all’aria aperta. Dall’inizio della pandemia per due italiani su tre è cresciuta la propensione per trascorrere ferie “open air”. Un comparto che negli ultimi anni ha saputo guadagnarsi e conquistare fette di mercato, grazie anche alla capacità di evolversi, intercettando necessità e richieste dei nuovi target di riferimento. Lo conferma la tendenza per questa estate ormai nel vivo, con il 25 per cento degli italiani che hanno scelto di andare in vacanza e di cui uno su cinque ha pianificato una vacanza outdoor. È quando conferma uno studio sul turismo all’aria aperta realizzato dall’Enit, Agenzia nazionale del turismo e Human Company, in collaborazione con Istituto Piepoli. Anche in questo caso, la Sicilia è tra le mete preferite. Sebbene sul podio ci siano Puglia, Toscana e Sardegna, rispettivamente con il 18, 11 e 10 per cento delle preferenze, l’Isola segue subito dopo con l’8 per cento, insieme a Lazio e Calabria.

La Scala dei Turchi di Realmonte

Conferma la ripresa anche Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti. “Durante la pandemia, con il turismo di prossimità, – osserva – gli italiani hanno riscoperto il piacere delle isole e questo è un segnale importantissimo. C’è una ripresa delle presenze in Sardegna e in Sicilia ma anche nelle isole minori”. Ma avverte: “La nostra speranza è il mese di settembre, quando ci sarà un vero banco di prova, perché se i flussi turistici dovessero confermarsi, allora vorrà dire che avremo veramente imboccato la strada della ripresa”.

Nella prima foto in alto uno scorcio di Taormina (foto Pixabay)

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