La Trinacria è stata inserita in una delle classifiche dei World’s Best Awards 2022, sondaggio annuale della prestigiosa rivista di viaggi Travel+Leisure
di Ruggero Altavilla

Nell’estate da record del turismo, con numeri tornati agli anni precedenti alla pandemia, arriva un riconoscimento lusinghiero per la Sicilia. Il prestigioso magazine di viaggi statunitense Travel+Leisure, ha inserito la Trinacria tra i World’s Best Awards, precisamente nell’elenco delle 20 isole più belle d’Europa. Nella lista che comprende ben sette isole greche, tra Milos, Paros e Corfù, la Sicilia si piazza all’undicesimo posto, con 87.04 punti, seguita da Cipro, Santorini e Maiorca (qui l’elenco completo).

“La Sicilia attende l’intrepido e preparato viaggiatore con spiagge incredibilmente incontaminate, rovine greche e favolose architetture del tardo Medioevo e del periodo del Regno delle Due Sicilie”. Questa la descrizione dell’Isola che si legge nel magazine, a cui si accompagna una foto di Noto, con la superba Cattedrale barocca e la sua scalinata.

The World’s Best Awards è sondaggio annuale per le eccellenze mondiali del settore turistico, organizzato per la prima volta nel 1995. A lanciarlo la rivista Travel+Leisure, che conta quasi 5 milioni di lettori nella sua versione cartacea e raggiunge gli 11 milioni di follower con i suoi profili social. Sulle sue pagine, inoltre, vengono pubblicati spesso articoli di scrittori, artisti, designer e giornalisti di fama internazionale.

Ogni anno, la rivista chiede ai lettori di valutare le esperienze di viaggio in tutto il mondo: condividere le loro opinioni sulle migliori città, isole, navi da crociera, spa, compagnie aeree e altro ancora. Le isole sono state valutate in base alle loro attività e ai luoghi d’interesse, alle attrazioni naturali e alle spiagge, al cibo, alla cordialità e ad altri parametri. Per i curatori del magazine le migliori isole del mondo “promettono molto più di acque cristalline, coste spettacolari e spiagge incontaminate”.
Nella prima foto in alto la Cattedrale di Noto (foto di Robert Cheaib da Pixabay)