La musica invade il centro storico di Palermo: al via i concerti del Conservatorio

Dalla classica alla contemporanea, fino al jazz: 19 appuntamenti più altri 26 con gli studenti in diversi luoghi della città: da Palazzo Sant’Elia allo Spasimo, dalla Cattedrale a Santa Maria in Valverde

di Guido Fiorito

Un palcoscenico che abbraccia tutto il centro storico di Palermo. Il Conservatorio “Alessandro Scarlatti” riprende l’attività concertistica dopo un lungo stop. Una estate di eventi che puntano sugli spazi all’aria aperta, per coinvolgere più spettatori anche se i numeri potranno essere contingentati per la pandemia. Diciannove concerti più altri ventisei con protagonisti gli studenti.

Daniele Ficola

Inizio il 15 giugno alle 20 con “Scene dalla Boheme” a Palazzo Sant’Elia e chiusura a fine novembre. “In effetti – dice il direttore Daniele Ficola – il Conservatorio, dopo la chiusura di due mesi nel 2020 all’inizio della pandemia, ha continuato la sua attività a pieno ritmo. Non ci siamo fermati, è una vera gioia tornare a suonare con il pubblico. Lo facciamo con nuove collaborazioni istituzionali e con tutti i generi musicali che vengono studiati nelle nostre classi”.

La compagnia di “Scene dalla Bohème”

La Fondazione Sant’Elia, l’Accademia di Belle Arti e il Teatro Massimo, sono coinvolti nell’apertura della stagione. L’atrio del palazzo di via Maqueda ospiterà: “Scene dalla Boheme. Come Palermo ammaliò Giacomo Puccini”, da una idea di Giovanni Mazzara, con il coordinamento artistico di Tiziana Arena. “Nel 1986, dopo la caduta nella prima di Torino, la Boheme – dice Mazzara – ebbe il primo trionfale successo al Politeama Garibaldi di Palermo. Gli applausi alla fine furono tanti che fu ripetuta l’ultima scena all’una di notte anche se alcuni cantanti si erano in parte liberati di parrucche e costumi. La Boheme si incrocia con la Belle  Èpoque palermitana. Mimi e Musetta sono anche Franca e Giulia Florio”. Ignazio Florio e la moglie Franca accolsero e festeggiarono Puccini a Palermo e la cronaca di quei giorni si sposa all’invenzione.

Alberto Cavallotti e Federica Maggì durante le prove di “Scene dalla Bohème”

“Siamo entusiasti di questa stagione dal vivo ricca di proposte – dice Mario Barbagallo, presidente del Conservatorio -. Continuiamo a collaborare con le altre istituzioni della città e stiamo studiando un protocollo d’intesa per coinvolgere Palazzo Butera e Valsecchi nella ristrutturazione dell’ex convento di San Francesco, spazio che ci è stato assegnato e che andrà ristrutturato”. I concerti spaziano su tutti i generi musicali, dalla musica classica e contemporanea fino al jazz. Tra questi anche l’esecuzione dell’Histoire du Soldat di Stravinsky e un concerto dell’Orchestra Sinfonica diretta dagli studenti. Protagonisti alcuni giovani musicisti hanno già ricevuto importanti riconoscimenti: il soprano Federica Guida, le pianiste Carmen Sottile, Rosamaria Macaluso e Ludovica Franco, il flautista Federico La Rosa vincitore dell’ultima edizione del Premio Abbado.

Palazzo Sant’Elia

Oltre a Palazzo Sant’Elia, protagonisti, con la collaborazione tra gli altri di Curia arcivescovile, Guardia di Finanza e Brass Group, anche l’atrio della caserma Cangialosi ovvero dell’ex convento domenicano di Santa Cita, lo Spasimo, la Cattedrale, Santa Maria in Valverde. Il Conservatorio, che ospiterà concerti nell’atrio e nella sala Ferrara, ha una storia prestigiosa e lunga più di 400 anni. È rinato dalle macerie delle bombe del 1943 che distrussero gran parte dell’edificio originario, di cui resta la facciata e il portale trecentesco.

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