Sottoposti a vincolo migliaia di oggetti tra cui dipinti, arredi, stampe, fotografie e abiti, custoditi nel museo delle Belle arti e del Grand Tour di Taormina
di Ruggero Altavilla

È una delle collezioni d’arte più preziose della Sicilia. Migliaia di oggetti, tra cui molti capolavori, tra dipinti, arredi, stampe, fotografie e abiti, custoditi in un quello che ormai è diventato il museo delle belle arti e del Grand Tour di Taormina. La collezione di Casa Cuseni, appartenuta al pittore britannico Robert Hawthorn Kitson e successivamente alla nipote Daphne Phelps, è stata dichiarata di “eccezionale interesse culturale” e sottoposta a vincolo di tutela con un decreto del Dipartimento regionale dei Beni culturali, firmato dalla dirigente del servizio Tutela e Acquisizioni, Caterina Perino.

La collezione – si legge nel decreto – “è da considerare come complesso unitario e inscindibile di opere ideate in stretta relazione con il bene architettonico. Tale patrimonio rappresenta una significativa testimonianza della cultura europea di inizio Novecento e della particolare congiuntura che si verificò a quell’epoca a Taormina con la presenza di numerosi intellettuali inglesi e tedeschi che vi stabilirono la propria dimora”.

I beni sottoposti a vincolo sono 1950, tra cui 118 arredi, 14 quadri, quasi 600 acquerelli, taccuini di disegni, fotografie, oltre 600 negativi, 14 sculture, 53 ceramiche, 68 stampe, una cinquantina tra suppellettili e oggetti vari, e ancora statuette e figure di presepe, abiti e tappeti. Tra i beni, non possono mancare arredi e affreschi della dining room, la camera segreta rimasta chiusa per 100 anni, aperta nel 2012, unico interno al mondo ancora esistente del pittore e decoratore britannico Frank Brangwyn, considerata il massimo esempio dello stile Arts and Crafts al di fuori della Gran Bretagna.

Dichiarata monumento nazionale nel 1998, Casa Cuseni dal 2015 è ufficialmente il museo della Città di Taormina. Nel 2019, il compianto assessore ai Beni culturali, Sebastiano Tusa ha inserito il bene nell’elenco dei Luoghi dell’Identità e della Memoria della Regione Siciliana (ve ne abbiamo parlato qui). Casa Cuseni, inoltre, fa parte delle Case della Memoria, il circuito museale delle residenze dei più importanti intellettuali italiani. Il suo giardino storico, decorato da Giacomo Balla e Fortunato Depero, rientra tra i 124 Grandi giardini italiani e ha ospitato, tra gli altri, personaggi del calibro di Bertrand Russell, Henry Faulkner e Denis Mack Smith. Per preservare l’intero patrimonio artistico, Casa Cuseni è diventata, nel 2017, Fondazione intitolata a Robert Kitson.

La villa è stata sempre un cenacolo di artisti e intellettuali. Hanno frequentato Casa Cuseni, pittori del calibro di Pablo Picasso, Salvador Dalí e Giacomo Balla, lo scultore Henry Moore, il fotografo Wilhelm von Gloeden, gli scrittori premi Nobel, Anatole France e Ernest Hemingway, che qui scrisse il suo primo racconto; e ancora il poeta Ezra Pound, David Herbert Lawrence che a Casa Cuseni tradusse, dall’italiano all’inglese, il Mastro-don Gesualdo di Giovanni Verga. Nel 1947, alla morte di Robert Hawthorn Kitson, la Villa è stata ereditata dalla nipote, Margaret Daphne Hawthorn Phelps, che ospitò, tra gli altri, il drammaturgo Tennessee Williams, l’attrice Greta Garbo e il novellista Roald Dahl. Ma l’elenco degli intellettuali che qui soggiornarono è lunghissimo, e ancora oggi Casa Cuseni continua ad essere punto di ritrovo di artisti e personalità del mondo della cultura.