La ceramica di Sciacca, storia d’arte e botteghe

La città è un museo a cielo aperto, con i suoi monumenti e i laboratori artigianali aperti in cui i mestieri di una volta si tramandano di padre in figlio

di Redazione

È uno dei suoi tesori, con una storia che ha secoli e secoli di vita. Sciacca ne fa un vanto oltre che un ornamento, impreziosendo case private e luoghi pubblici, vie, piazze, scalinate, con i suoi tipici colori e le sue raffigurazioni, dalla sommità del quartiere di San Michele fino al mare. La ceramica la si nota subito entrando in città, in un pannello decorativo nel muro di un palazzo nobiliare e poi nelle ricche vetrine delle botteghe di quei maestri che, all’interno di laboratori aperti al visitatore, mostrano la loro abilità, la loro arte, nella decorazione di un vaso o di un piatto, nella modellazione di una statuetta utilizzando quei colori tanto cari agli antichi maiolicari saccensi: il giallo paglia, l’arancione, il turchese, il blu e il verde ramina.

Sciacca dall’alto (foto Accursio Puleo)

Sciacca si presenta così, come un laboratorio diffuso di creatività con ceramica dappertutto, all’interno di un museo a cielo aperto con monumenti che raccontano la sua storia, col mare che l’abbraccia e ne colora ogni spazio, col suo porto peschereccio, con le sue terme, con tanto altro che ne ha fatto una località turistica tra le più conosciute e ricercate della Sicilia. Un riflesso del suo splendore lo si coglie dai video con cui la città di Sciacca ha partecipato quest’anno all’edizione straordinaria di Buongiorno Ceramica, manifestazione promossa a livello nazionale dall’Aicc, l’Associazione italiana Città della ceramica. Una sorta di “grand tour” per l’Italia della bellezza e dell’artigianato che, nella sua sesta edizione, a causa del coronavirus, debutta online (su Youtube, sui social e sul sito www.buongiornoceramica.it).

 

Una festa che si può seguire da casa attraverso manifatture, forni, musei, interviste, visite virtuali, di 46 città di antica tradizione, tra cui Sciacca che, all’obiettivo delle telecamere di Monica Sutera, Ambra Favetta e Stefano Siracusa, si racconta con la voce dei protagonisti, maestri e botteghe che hanno aderito all’iniziativa: Antonino Carlino, Maioliche Gurreri, Sorelle Perconte, Ceramiche artistiche Perconte, Salvatore Sabella, Fratelli Soldano, Liborio Palmeri, Giuseppe Licata, Pippo Prestia, Rosa Soldano. Ai loro contributi si aggiunge un video realizzato col drone, dall’alto, da Accursio Puleo (ve ne abbiamo parlato qui). E l’intervento del sindaco Francesca Valenti, vice presidente nazionale di Aicc, accompagnato dalle immagini di una città luminosa, accogliente, creativa, artistica, immersa nei vivi colori della sua preziosa ceramica. Un’occasione di promozione e di conoscenza.

Ceramiche di Sciacca con un carro allegorico

Sul sito internet di “Buongiorno Ceramica” si legge la storia di ogni città, pubblicata sulla nuova edizione della guida del Touring Club e di Aicc. Si può scoprire, ad esempio, che alcuni ritrovamenti di frammenti di ceramica invetriata nel feudo di San Domenico risalirebbero al periodo normanno. Documenti attestano che fin dal Quattrocento, Sciacca è un centro di produzione di mattoni maiolicati con forniture di manufatti a Palermo, Monreale e Trapani. Nel XVI secolo la consacrazione, con l’affermazione definitiva della maiolica di Sciacca attraverso la produzione artistica di maestri quali Antonio Ramanno, i fratelli Lo Boj e Giuseppe Bonachia, il più noto pittore di mattonelle in Sicilia. Oggi operano decine di botteghe, in tante concentrate nel centro storico di Sciacca, con maestri che si riallacciano alla nobile e antica tradizione, interpretandola e rinnovandola con opere che fanno il giro del mondo.

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