La cantastorie Sara Cappello nel Registro delle eredità immateriali della Sicilia

La cantautrice è stata iscritta nel “Libro dei tesori umani viventi” per il suo impegno nella valorizzazione della musica popolare

di Redazione

“Ripropone il canto tradizionale siciliano attraverso un costante impegno profuso nell’opera di promozione e valorizzazione”. Con questa motivazione la commissione del Reis, il Registro delle eredità immateriali della Sicilia, ha iscritto la cantastorie e cantautrice Sara Cappello, nella sezione “Cantora di Sicilia” del “Libro dei tesori umani viventi”. La candidatura è stata proposta dalla Associazione culturale “Gli Ultimi Cantastorie”.

Sara Cappello

Nata da una famiglia di musicisti, Sara Cappello porta avanti da più di trent’anni uno studio rigoroso sulla tradizione musicale siciliana, attingendo all’opera di autori come Giuseppe Pitrè, Salvatore Salomone Marino, Lionardo Vigo e Alberto Favara. La sua ricerca l’ha portata a elaborare un suo repertorio personale e inedito, scrivendo e arrangiando nuove composizioni. Ha iniziato nel 1989 incidendo una raccolta di canti cristiani e da allora non si è più fermata. Più volte presente a diverse edizioni del Festino di Santa Rosalia, portando sulla scena antichi “triunfi” recuperati e altre composizioni, è stata insignita nel corso della sua carriera di numerosi riconoscimenti, quali il Premio nazionale Universo Donna per la musica dialettale, il Premio Sciacca e La Maschera di Patti.

Con il suo lavoro vuole avvicinare le nuove generazioni alle radici del dialetto siciliano che rischiano di andare perdute, fondendo insieme nei suoi concerti richiami del passato e armonie e ritmi contemporanei, con l’obiettivo di custodire la tradizione musicale popolare.

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