Con il loro variopinto costume tradizionale, armati di trombe e catene, mettono scompiglio tra i fedeli durante i riti della Settimana Santa nel piccolo borgo dei Nebrodi
di Ornella Reitano

Tra le feste siciliane di rito popolare-religioso di origine medievale, una delle più singolari è quella dei Giudei che si svolge nel comune nebroideo di San Fratello durante la Settimana Santa. I giudei rappresentano coloro che, deridendo e percuotendo Gesù, lo accompagnano verso il Calvario e la crocifissione.

Dopo due anni di pandemia, la Festa dei Giudei torna a San Fratello. Un rito che inizia all’alba del Mercoledì Santo e dura fino alla conclusione della processione del Venerdì Santo, durante la quale il loro compito è quello di disturbatori. Muniti di catene a maglie larghe tenute nella mano sinistra e al suono di trombe, irrompono, mettendo scompiglio tra i fedeli che seguono la processione, disturbando e dimostrando il loro disinteresse per il doloroso evento. I Giudei, infatti, rappresentano coloro che hanno crocifisso, flagellato e ucciso Gesù e che giubilano nel momento in cui Cristo sofferente viene condotto al Calvario.

È suggestiva la presenza in paese dei giudei che, al suono assordante delle trombe, correndo all’impazzata per le strade, creano un vero pandemonio tra la gente del luogo ed i turisti che arrivano curiosi durante la Settimana Santa. Spettacolare e multicolore è il costume che distingue i giudei, e nei giorni che precedono la festa, sono i tanti tra adulti, ragazzi e bambini, a indossare il tradizionale costume.

Spesso tramandato da padre in figlio, è composto da una giubba rossa con fasce laterali gialle o bianche e arricchito da pendagli, intarsi e ricami che rievocano i costumi degli antichi romani. Il volto è coperto da un mascherone sempre in stoffa con una lunga lingua nera spesso riportante il simbolo della croce e sul capo portano un elmetto con pennacchio in cima che nel loro dialetto gallo-italico è chiamato “sbirrijan”.

Dalla giubba, sul dorso, si possono notare delle lunghe code animalesche che arrivano fin quasi ai piedi. Le scarpe sono realizzate con cuoio grezzo e stoffa e vengono chiamate “schierpi d’piau”. Grazie al mascherone la loro identità resta segreta. Anche se i costumi hanno le stesse caratteristiche, le stampe e i decori sono del tutto personalizzati e rigorosamente lavorati a mano. San Fratello è un paese di antiche tradizioni e il sanfratellano è molto legato alla figura del Giudeo e custodisce gelosamente il costume che indossa solo ed esclusivamente nei tre giorni della Settimana Santa. Al suono delle trombe annunziano la loro festosa presenza e girano per il paese attirando l’attenzione della gente.

