Autorizzati dall’assessorato regionale dei Beni culturali interventi da 90mila euro per il ripristino del transetto sinistro e del manto di copertura
di Redazione

Si corre ai ripari per proteggere la Cattedrale di Catania dalle infiltrazioni di pioggia e umidità. Autorizzati i lavori dal parte dell’assessorato regionale dei Beni culturali per il ripristino del transetto sinistro e del manto di copertura della basilica dedicata a Sant’Agata. Gli interventi, per un importo complessivo di 90mila euro, – fanno sapere dalla Regione – serviranno a proteggere la parte centrale della Cattedrale dalle infiltrazioni dovute alle acque piovane. I lavori, in corso di realizzazione, sono affidati alla ditta Cavarra Vincenzo Srl di Noto e saranno completati entro la fine del prossimo mese di febbraio.

Un ultimo sopralluogo per verificare le condizioni di rischio in cui versava la Cattedrale catanese è stato condotto lo scorso ottobre dall’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà, insieme all’allora soprintendente di Catania, Rosalba Panvini, alla presenza del vescovo, monsignor Salvatore Gristina e del parroco della Cattedrale, don Barbaro Scionti. “L’intervento nella Cattedrale di Catania, – ha commentato l’assessore Samonà – necessario a proteggere un importante bene monumentale dalle conseguenze dannose dovute alle infiltrazioni, è un segnale di attenzione che il governo regionale sta prestando al patrimonio attraverso cui si esprime la storia e il senso stesso di appartenenza di una comunità”.

La Cattedrale di Sant’Agata, principale luogo di culto cattolico di Catania rappresenta la chiesa madre dell’arcidiocesi metropolitana ed è sede dell’omonima parrocchia. Sorge sulle terme Achilliane romane dove, dopo diverse distruzioni, è stata più volte ricostruita. Nello stato attuale, su progetto di Girolamo Palazzotto, fu edificata nel 1711, mentre la facciata in tre ordini è stata realizzata su progetto di Giovan Battista Vaccarini. Le tre absidi in pietra lavica sono della precedente cattedrale di epoca normanna.

L’interno, a croce latina, è diviso in tre navate. Nell’abside centrale spiccano gli affreschi del romano Giovan Battista Corradini, mentre le due colonne della base dell’arco e la monofora sono di origine medievale. La navata destra accoglie il monumento funebre del musicista Vincenzo Bellini, mentre nell’abside destra si trova la bellissima cappella di Sant’Agata dov’è custodito il sacello con le preziose reliquie.