In marcia su Monte Cofano per dire “no” agli incendi

Associazioni e cittadini si sono dati appuntamento nella riserva devastata dalle fiamme per protestare contro i roghi e la mancanza di prevenzione

di Marco Russo

Un cammino simbolico e di protesta tra scorci di natura arsa dal fuoco. L’obiettivo è sensibilizzare istituzioni e cittadini per dire “no” al triste e puntuale rito che ogni anno accompagna l’estate. È la marcia contro gli incendi, fissata per domenica 9 agosto, nella riserva di Monte Cofano, dove dieci giorni fa un violento rogo a distrutto diversi ettari macchia mediterranea (ve ne abbiamo parlato qui). L’appuntamento, organizzato da Legambiente Sicilia, con Agesci, Anci, Flai Cgil e Coldiretti, è alle 17 all’ingresso della riserva trapanese, lato Macari, via Frassino, nel territorio di Custonaci. La passeggiata sì svolgerà lungo la strada sterrata della riserva fino a dove sarà possibile, tenendo conto dei divieti di accesso presenti. Alla manifestazione hanno in pochi giorni aderito molte associazioni, tra cui il Wwf Sicilia e la sezione Nord Occidentale, Lipu, Cgil, Cai Sicilia, Italia Nostra, Rangers d’Italia, Ecomuseo del Mare, Arci e tante altre.

Monte Cofano in fiamme (foto Adriano Drago)

“Vanno in fumo ettari ed ettari di bellezza del nostro patrimonio naturalistico, di boschi e di macchia mediterranea – denunciano da Legambiente – . Non è il momento di indicare responsabilità, ritardi, disorganizzazione nella macchina degli interventi e soprattutto dell’atavica assenza di prevenzione. È il momento di dire ai siciliani, a tutti i siciliani, che è ora di reagire e dire basta. Non si può più accettare questa inerzia e questa passività. Bisogna prendere coscienza che questi delinquenti che appiccano le fiamme stanno bruciando il futuro di intere generazioni, stanno cancellando la speranza”.

Canadair in azione (foto Vincenzo Russo)

“Quest’anno, come ogni anno – si legge in una nota del Wwf Sicilia Nord Occidentale –  stiamo assistendo ad una sequenza impressionante di incendi in tutta la Sicilia che per le modalità con le quali si sono verificati e per i luoghi e i tempi scelti sono senza dubbio dolosi. Le cause saranno molteplici ma hanno in comune una caratteristica, la dolosità criminale. Da anni denunciamo questo fenomeno assieme ad altre associazioni ma rimaniamo inascoltati e nulla vediamo nascere per fronteggiare, anche parzialmente questa tragedia”.

Uno dei roghi delle ultime settimane (foto Giorgio De Simone)

Alla marcia, a cui sono attese centinaia di persone, aderisce anche il Comune di Palermo, come reso noto dal sindaco Leoluca Orlando. “Come tanti anni fa, quando la mobilitazione dei cittadini salvò quella che è oggi divenuta la riserva dello Zingaro – afferma Orlando – ad oggi devono essere i cittadini ad assumere in prima persona un ruolo attivo per combattere questa piaga sociale e ambientale. Le centinaia di incendi dolosi che colpiscono la Sicilia ogni anno, che sono favoriti e a loro volta favoriscono temperature sempre più torride e sempre maggiore riscaldamento globale, danneggiano in modo sempre più violento tutta la nostra regione, causando devastazioni, lutti e impoverimento. Occorre affiancare a vere politiche di tutela delle nostre aree naturali, di rimboschimento e di rinaturalizzazione, un’efficace azione di promozione culturale perché tutti comprendano che ogni albero, ogni ettaro di terreno bruciato, costituisce un’ipoteca sul futuro dei nostri figli e nipoti”.

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