Il Rigoletto firmato Turturro al Teatro Massimo

L’attore statunitense ha scelto Palermo per il suo debutto nella regia lirica. La prima è in programma sabato 13 ottobre alle 20.30, con repliche fino al 21 ottobre

di Marco Russo

John Turturro ha scelto Palermo per il suo debutto nella lirica. Un ritorno in Sicilia per l’attore e regista statunitense che porterà in scena “Rigoletto” di Giuseppe Verdi al Teatro Massimo, firmando la sua prima regia lirica. La prima è in programma sabato 13 ottobre alle 20.30, con repliche fino al 21 ottobre.

“Rigoletto – dice Turturro – racchiude bellezza e amore e speranze, oscurità e luce, sacrificio ed egoismo: tutti i contrasti dei sentimenti, la ricchezza di contraddizioni che sono proprio come la vita vera. Con Francesco Frigeri abbiamo lavorato moltissimo sulle scene per avere un risultato il più possibile spoglio, privo di barocchismi, sia nell’interpretazione che nella realizzazione”.

Le scene di Frigeri, costruite nei laboratori di Brancaccio del Teatro Massimo, spostano l’azione alla fine del 18esimo secolo, in un palazzo rinascimentale in decadenza, così come i costumi di Marco Piemontese e le luci di Alessandro Carletti descrivono una società debosciata fisicamente e moralmente, dove gli specchi offuscati, la nebbia e i costumi di colori cupi concorrono a mettere in risalto il candore di Gilda, unico elemento di purezza, poi progressivamente macchiato dal rosso della passione e del sangue.

A completare il team creativo Cecilia Ligorio, coordinatrice del progetto registico, Benedetto Sicca, regista collaboratore, e Giuseppe Bonanno che cura le coreografie. Lo spettacolo, dopo il debutto palermitano, viaggerà in Italia, in Cina e in Belgio: si tratta infatti di una coproduzione con il Teatro Regio di Torino, la Shaanxi Opera House e l’Opéra di Liegi.

Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo salirà Stefano Ranzani, la cui collaborazione con il Teatro Massimo prosegue ormai da venticinque anni. Nel cast si segnala l’atteso debutto nel ruolo di Gilda del soprano Maria Grazia Schiavo, che si alternerà con Ruth Iniesta (che il pubblico palermitano ha già applaudito nei Puritani di Bellini ad aprile). Nel ruolo del Duca di Mantova canteranno Giorgio Berrugi e il venticinquenne Ivan Ayon Rivas, mentre i panni di Rigoletto saranno vestiti da George Petean, Amartuvshin Enkhbat e Leo Nucci (per le due recite del 18 e del 20 ottobre).

Completano il cast Luca Tittoto (Sparafucile), Martina Belli (Maddalena), Carlotta Vichi (Giovanna), Sergio Bologna (Monterone), Paolo Orecchia (Marullo), Massimiliano Chiarolla (Borsa), Giuseppe Toia (Ceprano), Adriana Calì (Contessa di Ceprano), Antonio Barbagallo e Gianfranco Giordano (Usciere di corte) ed Emanuela Sgarlata (Paggio). Il Coro del Teatro Massimo sarà diretto da Piero Monti. In scena anche il Corpo di ballo del Teatro Massimo.

L’attore statunitense ha scelto Palermo per il suo debutto nella regia lirica. La prima è in programma sabato 13 ottobre alle 20.30, con repliche fino al 21 ottobre

di Marco Russo

John Turturro ha scelto Palermo per il suo debutto nella lirica. Un ritorno in Sicilia per l’attore e regista statunitense che porterà in scena “Rigoletto” di Giuseppe Verdi al Teatro Massimo, firmando la sua prima regia lirica. La prima è in programma sabato 13 ottobre alle 20.30, con repliche fino al 21 ottobre.

“Rigoletto – dice Turturro – racchiude bellezza e amore e speranze, oscurità e luce, sacrificio ed egoismo: tutti i contrasti dei sentimenti, la ricchezza di contraddizioni che sono proprio come la vita vera. Con Francesco Frigeri abbiamo lavorato moltissimo sulle scene per avere un risultato il più possibile spoglio, privo di barocchismi, sia nell’interpretazione che nella realizzazione”.

Le scene di Frigeri, costruite nei laboratori di Brancaccio del Teatro Massimo, spostano l’azione alla fine del 18esimo secolo, in un palazzo rinascimentale in decadenza, così come i costumi di Marco Piemontese e le luci di Alessandro Carletti descrivono una società debosciata fisicamente e moralmente, dove gli specchi offuscati, la nebbia e i costumi di colori cupi concorrono a mettere in risalto il candore di Gilda, unico elemento di purezza, poi progressivamente macchiato dal rosso della passione e del sangue.

A completare il team creativo Cecilia Ligorio, coordinatrice del progetto registico, Benedetto Sicca, regista collaboratore, e Giuseppe Bonanno che cura le coreografie. Lo spettacolo, dopo il debutto palermitano, viaggerà in Italia, in Cina e in Belgio: si tratta infatti di una coproduzione con il Teatro Regio di Torino, la Shaanxi Opera House e l’Opéra di Liegi.

Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo salirà Stefano Ranzani, la cui collaborazione con il Teatro Massimo prosegue ormai da venticinque anni. Nel cast si segnala l’atteso debutto nel ruolo di Gilda del soprano Maria Grazia Schiavo, che si alternerà con Ruth Iniesta (che il pubblico palermitano ha già applaudito nei Puritani di Bellini ad aprile). Nel ruolo del Duca di Mantova canteranno Giorgio Berrugi e il venticinquenne Ivan Ayon Rivas, mentre i panni di Rigoletto saranno vestiti da George Petean, Amartuvshin Enkhbat e Leo Nucci (per le due recite del 18 e del 20 ottobre).

Completano il cast Luca Tittoto (Sparafucile), Martina Belli (Maddalena), Carlotta Vichi (Giovanna), Sergio Bologna (Monterone), Paolo Orecchia (Marullo), Massimiliano Chiarolla (Borsa), Giuseppe Toia (Ceprano), Adriana Calì (Contessa di Ceprano), Antonio Barbagallo e Gianfranco Giordano (Usciere di corte) ed Emanuela Sgarlata (Paggio). Il Coro del Teatro Massimo sarà diretto da Piero Monti. In scena anche il Corpo di ballo del Teatro Massimo.

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