I racconti in musica di Floriana Franchina, concerto speciale a Termini Imerese

La polistrumentista siciliana si esibirà nel giardino del Museo Civico, con brani tratti dal suo primo disco composto durante il lockdown

di Giulio Giallombardo

Piccoli racconti in musica. Immagini evocate da fraseggi delicati che scorrono sui tasti di un pianoforte. Un flusso ininterrotto di armonie che appaiono, scompaiono e poi ritornano, restituite da timbri rotondi e accenti ispirati. È la musica di Floriana Franchina, trentenne polistrumentista siciliana, originaria di Sant’Agata di Militello, tornata nella sua terra, dopo anni in giro per il mondo, tra concorsi, esibizioni e studio. Oggi è primo flauto dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, con tanti progetti in cantiere per valorizzare gli angoli nascosti dell’Isola attraverso i suoi concerti.

Floriana Franchina

Come quello in programma nel giardino del Museo Civico di Termini Imerese, dopo una visita guidata al museo col direttore Fabio Lo Bono, sabato 25 settembre alle 11,30 e alle 12,30, all’interno del festival Le Vie dei Tesori, arrivato quest’anno per la prima volta in città (qui per prenotare il concerto). La musica della pianista siciliana risuonerà all’interno della prima Cattedrale di Termini, sede dell’antico Vescovado, gioiello normanno, più volte rimaneggiato nel corso dei secoli, che conserva intatto il fascino di un tempo. Il concerto, che prevede un diretto coinvolgimento del pubblico, è interamente dedicato al primo album della polistrumentista, diplomata in flauto e pianoforte al Conservatorio di Bologna: si intitola “Halite”, parola che deriva dal greco e significa “pietra di sale”. Non a caso il videoclip di “Gocce di Mercurio”, uno dei brani che compongono il disco uscito alla fine del 2020, è stato girato all’interno della miniera di sale di Racalmuto.

Termini Imerese, chiesa di San Giacomo

“Tornando in Sicilia – racconta Floriana – mi sono innamorata di questa terra da cui ero andata via, per questo adesso voglio valorizzare, attraverso la mia musica, luoghi poco conosciuti o di solito non accessibili. È stato così per la miniera di Racalmuto e sarà altrettanto anche a Termini Imerese, grazie a questo concerto in un luogo straordinario. Una collaborazione importante quella con Le Vie dei Tesori, con cui abbiamo in comune l’obiettivo di riscoprire insieme il nostro patrimonio”.

Floriana Franchina nella miniera di Racalmuto

È stata definita musica minimalista, ma l’etichetta sta un po’ stretta alla compositrice siciliana. Cittadina del mondo, ha già all’attivo oltre cento concorsi ed esibizioni tra Giappone, Cina, Emirati Arabi, Stati Uniti, Corea, lavorando lavorato sotto la direzione di maestri del calibro di Claudio Abbado, Diego Matheuz, Christian Benda, Michele Mariotti, Olli Mustonen e Marcello Rota. Inoltre, si è esibita anche alla Royal Albert Hall di Londra, dopo aver vinto il Grand Prize Virtuoso. “La mia non è proprio una musica minimalista, forse in parte – precisa la musicista – all’interno di ogni brano cerco di evocare delle immagini, anche diverse tra loro, come se fossimo davanti a una mostra, con tanti quadri eterogenei, ma che insieme trovano un’armonia”.

Da queste suggestioni è nato il primo disco, composto durante il lockdown, che ha raggiunto in pochi mesi dall’uscita oltre 300mila ascolti su Spotify. “Ritrovarmi in un posto che esiste solo attraverso l’alternanza dei tasti bianchi e neri, respirando profondamente, trasportata ovunque io voglia andare. È un viaggio, il cammino della mia vita – spiega Floriana – sono andata via dalla Sicilia a 17 anni e adesso che sono tornata non voglio andare più via”.

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