In poco tempo sono andati esauriti anche i nuovi posti disponibili per la visita all’Ucciardone, ma il Festival propone 130 luoghi da scoprire, un centinaio di passeggiate urbane, itinerari d’arte e luoghi inediti da esplorare. Costruite sin d’ora il vostro percorso
di Redazione
Sono andati presto tutti esauriti i posti disponibili per i 5 turni di visite supplementari all’Ucciardone, un successo che ha fatto il bis, ma che rappresenta solo uno dei tanti luoghi da scoprire tra i 130 aperti a Palermo in occasione de Le Vie dei Tesori: a partire dal 5 ottobre, infatti, nei week end fino al 4 novembre si potranno scoprire attraverso le passeggiate a tema, i palazzi del Gattopardo, le piazze dove l’Inquisizione celebrava i suoi autodafé, gli “atti di fede” che spesso terminavano in roghi o fare escursioni fuori porta.
Sono tantissimi gli itinerari da scegliere e i luoghi inediti da scoprire, come le visite alle residenze normanne: dalla Zisa alla piccola Cuba con i giardini di villa Napoli; da Maredolce, con il castello a Mare, fino alla camera dello scirocco di Villa Naselli e un’altra analoga a fondo Micciulla, scavata nella roccia e da cui si intravede l’ingresso a un qanat. L’istituto Gonzaga apre poi, per la prima volta, la cappella e l’antica biblioteca, mentre c’è da scoprire la storia del “pazzo di Dio” all’istituto Padre Messina.
I saloni affrescati di casa Florio all’Olivuzza sono un’altra chicca messa a disposizione dall’ordine degli architetti, mentre il museo del tesoro di Santa Rosalia, inerpicato su Monte Pellegrino fa il paio con le sorprese riservate dall’ala inedita dell’Albergo delle Povere, con la chiesa, il chiostro, gli archivi e gli antichi lavatoi. E nel 25/mo anniversario dell’uccisione di padre Puglisi all’interno del festival sarà possibile visitare l’abitazione del sacerdote a Brancaccio, oggi museo della memoria, il No mafia memorial lungo il Cassaro e e il Giardino della concordia di Pallavicino.
E poi gli itinerari contemporanei dove giovani guide creeranno un trait d’union tra l’opera e il pubblico con spazi privati non sempre fruibili, fino alle degustazioni e cene da principi, con vista a Palazzo Asmundo.
Senza dimenticare l’emozione di compiere un battesimo del volo a bordo di un piper, nello scalo di Boccadifalco, e i rifugi antiaerei o le sorgenti del Gabriele. Scoprite la città come non l’avete mai vista, scegliendo il vostro percorso ideale tra quelli inseriti nel Festival.
In poco tempo sono andati esauriti anche i nuovi posti disponibili per la visita all’Ucciardone, ma il Festival propone 130 luoghi da scoprire, un centinaio di passeggiate urbane, itinerari d’arte e luoghi inediti da esplorare. Costruite sin d’ora il vostro percorso
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Sono andati presto tutti esauriti i posti disponibili per i 5 turni di visite supplementari all’Ucciardone, un successo che ha fatto il bis, ma che rappresenta solo uno dei tanti luoghi da scoprire tra i 130 aperti a Palermo in occasione de Le Vie dei Tesori: a partire dal 5 ottobre, infatti, nei week end fino al 4 novembre si potranno scoprire attraverso le passeggiate a tema, i palazzi del Gattopardo, le piazze dove l’Inquisizione celebrava i suoi autodafé, gli “atti di fede” che spesso terminavano in roghi o fare escursioni fuori porta.
Sono tantissimi gli itinerari da scegliere e i luoghi inediti da scoprire, come le visite alle residenze normanne: dalla Zisa alla piccola Cuba con i giardini di villa Napoli; da Maredolce, con il castello a Mare, fino alla camera dello scirocco di Villa Naselli e un’altra analoga a fondo Micciulla, scavata nella roccia e da cui si intravede l’ingresso a un qanat. L’istituto Gonzaga apre poi, per la prima volta, la cappella e l’antica biblioteca, mentre c’è da scoprire la storia del “pazzo di Dio” all’istituto Padre Messina.
I saloni affrescati di casa Florio all’Olivuzza sono un’altra chicca messa a disposizione dall’ordine degli architetti, mentre il museo del tesoro di Santa Rosalia, inerpicato su Monte Pellegrino fa il paio con le sorprese riservate dall’ala inedita dell’Albergo delle Povere, con la chiesa, il chiostro, gli archivi e gli antichi lavatoi. E nel 25/mo anniversario dell’uccisione di padre Puglisi all’interno del festival sarà possibile visitare l’abitazione del sacerdote a Brancaccio, oggi museo della memoria, il No mafia memorial lungo il Cassaro e e il Giardino della concordia di Pallavicino.
E poi gli itinerari contemporanei dove giovani guide creeranno un trait d’union tra l’opera e il pubblico con spazi privati non sempre fruibili, fino alle degustazioni e cene da principi, con vista a Palazzo Asmundo.
Senza dimenticare l’emozione di compiere un battesimo del volo a bordo di un piper, nello scalo di Boccadifalco, e i rifugi antiaerei o le sorgenti del Gabriele. Scoprite la città come non l’avete mai vista, scegliendo il vostro percorso ideale tra quelli inseriti nel Festival.