Roberto Carbone: un pezzo di terra in regalo per la laurea

Video realizzato da Fuoririga

Un regalo di laurea? Un piccolo appezzamento di terreno agricolo dove coltivare piante aromatiche. È stata questa la richiesta di Roberto Carbone ai propri genitori. Conclusi gli studi in Scienze e tecnologie alimentari, Roberto inizia immediatamente la sua attività di coltivazione e trasformazione di piante aromatiche mediterranee. Nel cuore del Parco dell’Etna, una volta entrati nel suo regno, si rimane inebriati dai profumi di rosmarino e origano, peperoncini e lavanda, elicriso e crocus sativus.

Roberto Carbone coltiva piante aromatiche del Mediterraneo

La sua storia è tra quelle della rete Ho scelto il Sud, progetto della Fondazione Le Vie dei Tesori, sostenuto dalla Fondazione con il Sud, che riunisce le testimonianze di chi è rimasto o è tornato in Sicilia per portare avanti progetti innovativi.

Una scelta, quella di avviare la coltivazione sull’Etna, non casuale. Oggi, l’Etna è diventato un brand a parte, da esportare all’estero. Nasce così l’azienda agricola siciliana Sari, specializzata nel settore agroalimentare della produzione e della trasformazione di prodotti biologici locali e sostenibili. Vendita diretta e online, conto terzi, organizzazione di eventi.Lo Spazio Sari, che si trova a Trecastagni, un delizioso paesino situato alle pendici del vulcano Etna, nonché caratterizzato da panorami mozzafiato, immerge il visitatore in straordinarie esperienze della vista, del gusto e dell’olfatto, in un viaggio lungo sentieri ancora inesplorati.

Roberto Carbone nel suo terreno

Le produzioni, anche in biologico, riguardano spezie e tisane, confetture, snack salutari, coloranti naturali, sughi pronti. “Credo che la Sicilia, sia un posto meraviglioso come le persone che ci vivono, per questo ho deciso di restare e investire nel mio territorio – racconta Roberto – . Ho tanti amici che sono andati via, ma il mio consiglio è di scommettere sulle potenzialità che questa terra offre. In Sicilia ci sono tanti giovani intraprendenti che possono avere un futuro migliore”.

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