In arrivo un finanziamento di 20 milioni di euro per quattro progetti di rigenerazione urbana. Oltre all’atteso restauro del complesso seicentesco, interventi anche nell’area archeologica del Castello di Lombardia, all’ex Mulino e al vecchio ospedale civico
di Antonio Messina

Pioggia di milioni in arrivo per il centro storico di Enna. Quattro progetti di rigenerazione urbana sono stati dichiarati ammissibili dai ministeri dell’Interno, dell’Economia, delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, per un finanziamento complessivo di 20 milioni di euro con fondi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Una volta firmati i protocolli d’intesa tra il Comune di Enna e i ministeri, si darà esecutività ai progetti, volti al recupero e alla valorizzazione di importanti aree e immobili del centro storico e in un periodo compreso tra il 2022 e il 2026. Un’occasione unica e imperdibile per il capoluogo dell’entroterra, la cui amministrazione punta, ancora una volta, sulla cultura e sulla creazione di spazi aggregativi e comunitari nel cuore della città, cercando di contrastarne l’abbandono che si registra da diversi anni, soprattutto da parte delle nuove generazioni.

A beneficiare di un consistente finanziamento di 11 milioni di euro sarà il Palazzo delle Benedettine, il cui impianto seicentesco include importanti testimonianze comprese tra il 12esimo e il 18esimo secolo. Annesso all’antica chiesa di San Benedetto, oggi di San Giuseppe, ospita al suo interno un arco a tutto sesto con cornici bastonate e ricchi capitelli decorati con figure intrecciate di animali e vegetali, probabilmente un portale d’ingresso ad un ambiente religioso risalente al 12esimo secolo, nonché un altro arco a sesto acuto con ghiere bastonate e altri elementi architettonici di interesse storico-artistico databili al 14esimo e al 15esimo secolo.

L’immobile, che si affaccia con la sua possente architettura sulla via Roma e che ad oggi versa in condizioni di degrado, con il costante rischio di crolli irreversibili, è da sempre al centro dell’attenzione della cittadinanza, tanto che la notizia di una sua rigenerazione imminente ha destato grande entusiasmo. Con i fondi stanziati se ne opererà il restauro, mirato alla rifunzionalizzazione degli spazi interni e alla valorizzazione degli elementi architettonici più antichi. Il Palazzo delle Benedettine diverrà un centro polifunzionale all’interno del quale troveranno spazio le attività dedicate ai giovani, alle famiglie e ai più anziani, non venendo meno l’interesse culturale legato all’immobile.

Ben 3 milioni e 600mila euro, invece, riguarderanno l’intera area esterna al Castello di Lombardia, simbolo per eccellenza della città di Enna, permettendo l’avvio dell’iter necessario alla creazione di un grande parco archeologico sul luogo dell’antica acropoli, comprendente il monumento ai caduti, il maniero normanno, la Rocca di Cerere, il Museo del Mito e la Via Sacra. Il progetto, infatti, prevede l’edificazione di due importanti immobili che ospiteranno biglietteria, bookshop, area ristorazione e servizi.

Previsti interventi di ristrutturazione anche per l’ex Mulino adiacente al Palazzo di Città in piazza Coppola. Con 2 milioni e 600mila euro si provvederà a rendere sicuro e fruibile il bene, da destinarsi ad attività sociali, didattiche e culturali, nonché alla creazione di un’area attrezzata per incentivare all’utilizzo di monopattini e biciclette, con una ciclofficina comunale gratuita. I restanti contributi verranno adoperati per il recupero di un’ala del primo ospedale civico ennese, ormai in disuso. L’immobile verrà riqualificato per essere destinato alle associazioni cittadine, divenendo uno spazio di condivisione e creatività, volto alla definizione di sinergie utili a migliorate le attività del Terzo Settore.

Il finanziamento appena ricevuto conferma la linea di indirizzo dell’amministrazione del sindaco Maurizio Dipietro che, in continuità con il suo precedente mandato e attraverso il costante impegno della giunta municipale, persegue l’obiettivo del rilancio socioeconomico della città attraverso la valorizzazione dei beni culturali, materiali e immateriali ennesi.