Dallo Zen allo Sperone, la nuova vita delle periferie

Grazie ai fondi ex Gescal saranno riqualificate scuole, realizzati spazi aggregativi, sportivi, culturali e nuove aree verdi

di Marco Russo

Fondi chiusi nel cassetto da anni che adesso serviranno per ridare vita alle periferie di Palermo. Zen, Sperone, Borgo Nuovo, sono i quartieri che beneficeranno delle risorse provenienti dal fondo ex Gescal (acronimo di Gestione Case per i Lavoratori), destinato alla costruzione ed alla assegnazione di case ai lavoratori. Risorse di competenza regionale che erano bloccate da anni e recuperate grazie al Patto per Palermo del governo Renzi. Si tratta di un fondo complessivo di quasi 60 milioni di cui 28,7 andranno allo Zen, 24,7 allo Sperone e 5,1 a Borgo Nuovo.

Render del parco verde attrezzato di via Giuseppe Di Vittorio

Nel dettaglio, gli interventi previsti nei quartieri Sperone e San Filippo Neri (nome ufficiale dello Zen) sono stati presentati recentemente dall’assessore comunale alla Rigenerazione urbana, Maria Prestigiacomo a Palazzo delle Aquile. Per quanto riguarda Sperone, i progetti in tutto sono otto, e comprendono la riqualificazione di tre scuole, la costruzione di nuove strade e la realizzazione di un grosso spazio a verde attrezzato. Si tratta in particolare – fanno sapere dall’amministrazione comunale – dell’intervento di riqualificazione di via De Felice, dove si procederà alla realizzazione di spazi comuni e magazzini e alla realizzazione di alloggi a fini sociali, e quello di via Di Vittorio, dove su un’ampia area sarà realizzato del verde attrezzato con spazi sportivi (un campo polivalente e due piscine, di cui una riservata ai bambini) e spazi per attività culturali e sociali.

Murale sui palazzi dello Sperone

“Questi progetti, di cui il primo ad essere avviato sarà quello di via De Felice che è già esecutivo, mirano a rispondere alla domanda di spazi sociali e di aggregazione nel quartiere – ha detto l’assessore Prestigiacomo -. Una volta che i lavori saranno ultimati sarà fondamentale il ruolo che il tessuto sociale del territorio, con la Circoscrizione, le associazioni, le parrocchie e i comitati spontanei dei cittadini, potranno e dovranno svolgere per la gestione e la salvaguardia di questi nuovi beni comuni”.

Le palazzine dello Zen

I progetti previsti nel quartiere San Filippo Neri, invece – ha spiegato l’assessore – comprendono “la riqualificazione di due scuole già presenti nel quartiere, la costruzione di un nuovo asilo nido e la ristrutturazione del Baglio Mercadante che comprenderà un’area attrezzata a verde, un centro di quartiere, una ludoteca, una biblioteca, uno spazio per giovani e anziani, e un’area dedicata alle persone fragili. La cifra stanziata per questi interventi – ha aggiunto – è pari a 28 milioni, di cui 18 ex gescal e 10 del fondo Mercadante che il Comune ha fatto finanziare, ricorrendo a un altro fondo europeo, cofinananziando l’intera opera con 500mila euro attraverso la Cassa Depositi e Prestiti”.

Il quartiere San Filippo Neri

Già esecutivo il progetto che riguarda il baglio Mercadante, che andrà in gara dopo la firma del presidente della Regione. “Per le altre opere – ha continuato l’assessore Prestigiacomo – il Comune sta stipulando un accordo istituzionale con il Provveditorato per le opere pubbliche, che ci seguirà nelle progettazioni che non sono esecutive, oltre a un accordo con gli ordini professionali, possibile grazie alla nuova normativa introdotta dal cosiddetto ‘Decreto rilancio’ post Covid. Con la realizzazione di questi progetti – ha concluso – nasceranno molti spazi di aggregazione che renderanno il quartiere molto più vivibile: finalmente il San Filippo Neri diventerà centro, non sarà più periferia”.

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