Dall’ex Palazzo delle Finanze alla Chimica Arenella, passi avanti per il recupero di quattro tesori abbandonati

Firmato un protocollo d’intesa tra il Comune di Palermo e l’Agenzia del Demanio per avviare interventi di rigenerazione di alcuni edifici storici. Presto un tavolo tecnico per reperire i fondi necessari

di Redazione

Particolare del prospetto dell'ex Palazzo delle Finanze

Un accordo per riqualificare il patrimonio pubblico con iniziative congiunte di rigenerazione. Lo hanno firmato il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e la direttrice dell’Agenzia del Demanio, Alessandra Dal Verme, che insieme – fanno sapere dall’amministrazione comunale – si sono impegnati per iniziative di valorizzazione e recupero di quattro edifici storici: l’ex Palazzo delle Finanze, di cui da tempo è stato annunciata la volontà di recupero; le Cisterne Nervi, giganteschi pozzi ai piedi del Monte Pellegrino cotruiti negli anni Trenta del secolo scorso; il complesso di archeologia industriale dell’ex Chimica Arenella, più volte al centro di progetti di recupero, e l’ex Palazzina Vespri.

Palazzo delle Finanze, la facciata su via Vittorio Emanuele

“Ogni immobile è un pezzo della nostra storia, – dichiara Dal Verme – abbiamo il dovere di raccontarli ai cittadini e di cogliere l’opportunità di questi spazi per dare un segnale di innovazione e di pubblica utilità. Palermo ha un incredibile patrimonio di beni abbandonati ma di grande interesse storico, ambientale e anche logistico, per la loro particolare collocazione. Sono certo che insieme al Comune potremo avviare un importante lavoro di rigenerazione a vantaggio di questa meravigliosa città”.

Ex Chimica Arenella (foto Ascosi Lasciti-Liotrum)

Il sindaco Roberto Lagalla, a margine della firma del protocollo d’intesa, ha sottolineato come la collaborazione con l’Agenzia del Demanio “potrà favorire e velocizzare la realizzazione di progetti di rigenerazione urbana sul nostro territorio. In questo modo potremo dare risposte che i cittadini aspettano da tempo, dando valore sociale alle opere che verranno realizzate”. L’Agenzia – spiega il primo cittadino – garantirà il supporto alla progettazione e alla predisposizione delle attività tecniche, in quanto soggetto qualificato in grado di incrementare la capacità progettuale degli investimenti pubblici. “L’iniziativa – prosegue Lagalla – coinvolge anche la Regione Siciliana e si aprirà subito un tavolo tecnico con gli attori in campo per iniziare a progettare la rifunzionalizzazione di questi beni e a recepire i fondi necessari, anche con il supporto di professionisti e tecnici”.

L’ingresso dell’ex Chimica Arenella (foto Ascosi Lasciti-Liotrum)

Gli fa eco l’assessore comunale alla Rigenerazione urbana, Maurizio Carta, secondo cui si tratta di un accordo a vantaggio soprattutto dei cittadini e delle imprese “perché le quattro aree inserite nell’accordo saranno l’innesco per la rigenerazione urbana di quartieri importanti per il futuro di Palermo. Il Comune mette nel progetto la Chimica Arenella per darle un futuro di rilancio per tutta la borgata e il fronte a mare attraverso una co-progettazione, potendo anche coinvolgere le migliori professionalità dell’architettura”.

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