Così rinasceranno i misteriosi Santoni di Akrai, al via i lavori nell’area archeologica

L’intervento nel sito di Palazzolo Acreide, oltre al recupero del complesso scultoreo delle statue, prevede anche la creazione di un centro visitatori con servizi, biglietteria, centro multimediale e piazzale di sosta e ristoro

di Redazione

Bassorilievo nelle latomie di Akrai

È un sito unico al mondo, che ospitava il culto della dea Cibele, ovvero la Magna Mater dei romani, figura che racchiude l’energia vitale ma anche distruttrice della natura. Consegnati ieri i lavori di recupero e valorizzazione dell’area archeologica di Akrai, con il restauro conservativo del complesso scultoreo dei Santoni e il recupero dell’area dei Templi Ferali, a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa.

Le gabbie che custodiscono i santoni (foto Wikipedia)

L’intervento – spiegano dalla Regione – prevede anche la creazione di un centro visitatori, stilisticamente compatibile con il pregio paesaggistico del luogo, completo di servizi, di biglietteria e di un centro multimediale divulgativo-informativo. E, ancora, un piccolo piazzale di sosta e di ristoro, pavimentato con basole e acciottolato con panchine in pietra calcarea e pannelli informativi.

Presenti alla consegna dei lavori il soprintendente ai Beni culturali di Siracusa, Salvatore Martinez; il direttore del Parco archeologico di Siracusa, Antonello Mamo e il sindaco di Palazzolo Acreide, Salvatore Gallo. Ad eseguirli sarà l’impresa MB Costruzioni srl (capogruppo) di Catania, in associazione temporanea con l’impresa Sestito Giancarlo & figli srl di Crotone, che avrà un anno di tempo per realizzare l’opera. Il progetto, redatto dalla Soprintendenza di Siracusa, è finanziato con risorse del Po Fesr 2014-2020 della Regione Siciliana, per complessivi 654mila euro.

Disegno dei Santoni di Jean Houel

Dato l’avanzato stato di degrado in cui si trovano le sculture, dovuto essenzialmente all’azione degli agenti atmosferici e ad atti di vandalismo che in passato hanno interessato il sito, si procederà con un restauro conservativo preceduto da un rilievo con laser scanner e mappatura della tipologia dei degradi. Successivamente verranno realizzati i calchi di ogni scultura, si studieranno gli aspetti morfologici delle figure al fine di risalire al loro originario aspetto. A completamento del progetto è infine previsto uno scavo archeologico nell’area, per verificare l’eventuale esistenza di ulteriori emergenze.

Uno dei santoni (foto Wikipedia)

La particolarità del sito di Akrai è legata a un culto misterioso originario dell’Asia minore, che ha attirato studiosi di tutto il mondo. Un complesso che si snoda sul colle Orbo, con dodici nicchie scavate nella roccia con immagini della dea Cibele, gran parte secondo l’iconografia che la raffigura assisa in trono. “Attraverso l’intervento di recupero – spiega l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato – sarà possibile migliorare la fruizione e la funzionalità dell’itinerario di visita, accrescere la conoscenza del bene archeologico e soprattutto risolvere le problematiche legate alla sua conservazione”.

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