Così rinascerà il centro storico di Palermo: restauri in arrivo per chiese e palazzi

Prosegue il progetto integrato di riqualificazione e rigenerazione per gli  edifici monumentali comunali, con i finanziamenti del Contratto istituzionale di sviluppo. Dallo Spasimo a Palazzo Marchesi, fino alla nuova illuminazione artistica nel sito Unesco Arabo Normanno

di Redazione

Lo Spasimo

Il centro storico di Palermo come un grande museo diffuso. Prosegue l’iter per gli interventi di restauro degli edifici monumentali di proprietà comunale nel cuore del capoluogo siciliano. Va avanti a passi spediti il progetto integrato di riqualificazione e rigenerazione, finanziato dal Ministero della Cultura per un importo di 73.960.000 di euro attraverso un Contratto istituzionale di sviluppo (Cis).

I Quattro Canti

Si tratta di alcuni importanti interventi di recupero e valorizzazione di edifici monumentali comunali che potranno accogliere alcune funzioni sociali, culturali ed educative a supporto della rigenerazione urbana del centro storico. I tecnici dell’ufficio Centro storico – fanno sapere dall’amministrazione comunale – hanno inviato a dicembre gli studi di fattibilità tecnico-economica e i documenti preliminari di indirizzo ad Invitalia Spa che agirà come centrale di committenza per l’avvio delle gare di lavori e dei relativi servizi di architettura ed ingegneria.

Lo Spasimo

Entro gennaio Invitalia procederà ad avviare una procedura di gara per un accordo quadro per i servizi di architettura ed ingegneria e lavori di diversi interventi. Nel dettaglio, previsto il restauro e la manutenzione straordinaria dell’antico monastero delle Suore Carmelitane Scalze detto delle Artigianelle (7.000.000 di euro); il completamento del restauro del complesso di Santa Maria allo Spasimo (2.000.000 di euro). Rinasceranno anche il Collegio della Sapienza in piazza Magione (5.000.000 di euro); Palazzo Marchesi (4.500.000 euro); Palazzo Gulì (2.200.000 di euro). Previsti interventi anche per il restauro e recupero funzionale del Ritiro delle Figlie della Carità (Filippone) e della chiesa annessa (6.000.000 di euro); per il restauro dell’ex Convento di San Basilio (6.000.000 di euro) e dell’ex Collegio San Rocco (12.500.000 di euro).

La Cattedrale di Palermo

Gli interventi prevedono anche la nuova illuminazione artistica dei monumenti dell’itinerario Arabo-Normanno dell’Unesco e dei percorsi pedonali nel centro storico (2.000.000 di euro). E verrà anche avviata anche una gara per un appalto integrato complesso per il completamento dei locali di proprietà comunale all’interno del piano di recupero compreso tra le via Maqueda, discesa dei Giovenchi, discesa delle Capre e via Sant’Agostino, la cosiddetta area Quaroni (1.500.000 di euro).

I tetti del centro storico di Palermo

Infine, – fanno sapere ancora dal Comune di Palermo – sono stati finanziati per 25.260.000 di euro alcuni importanti e distribuiti interventi di riqualificazione urbana delle pavimentazioni storiche degli spazi aperti che saranno realizzati attraverso una procedura di gara per un accordo quadro per i relativi servizi di architettura ed ingegneria e lavori. Le aree oggetto di intervento sono: piazza Santo Spirito, via Butera, via Torremuzza, piazza e piazzetta Kalsa, salita Santi Romano, via Nicolò Cervello, piazzetta Porta Reale, via e piazza dello Spasimo, via Arco di Santa Teresa, piazzetta dei Bianchi, piazza Marina e salita Partanna, salita Sant’Antonino, piazzetta delle Vergini, salita Castellana, via Sant’Isidoro alla Guilla, via Sant’Agata alla Guilla, via Monte di Pietà, piazza del Parlamento, via del Bastione e piazza della Pinta, piazzetta Brunaccini, piazza Quaranta Martiri al Casolotto, via Casa Professa, via Ponticello, via Trabia e via Bandiera, piazzetta San Basilio, via Sant’Agostino, via e piazza San Nicolò all’Albergheria, via Tesauro, via Nasi, piazza Settangeli, giardino allo Spasimo.

Via Vittorio Emanuele

“Grazie al lavoro accurato dei tecnici dell’ufficio Centro storico – dichiara l’assessore al Centro storico Maurizio Carta – tutta la documentazione tecnica è stata inviata nei tempi programmati per poter avere entro marzo gli operatori economici aggiudicatari in modi da iniziare i lavori che non solo restituiranno alla cittadinanza preziosi edifici e aree di particolare pregio storico ma anche offriranno nuovi servizi sociali, educativi, culturali e aggregativi per essere il propulsore dell’ulteriore rigenerazione urbana che sarà portata avanti con risorse comunali ed extra-comunali, nonché grazie all’indispensabile intervento dei privati”.

“Il completamento del recupero del centro storico – dichiara il sindaco Roberto Lagalla – è una delle principali strategie della mia amministrazione. È venuto il momento di restituire al centro storico qualità, dignità, sicurezza e servizi in modo da aumentarne la vivibilità e l’attrattività turistica e per ridurre la congestione di alcune funzioni che ne riducono la bellezza. Il Cis è uno strumento finanziario importante che dovrà essere accompagnato da maggiori controlli e presidio permanente e da una nuova strategia di rigenerazione urbana che sia anche capace di stimolare un nuovo dinamismo economico basato sulla cultura, sulla creatività e sui servizi socio-educativi”.

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