In occasione de Le Vie dei Tesori a Caltanissetta, si arricchisce la collezione custodita nel palazzo, con tanti reperti inediti. Ricostruita anche una trincea con sacchi, filo spinato e altri accessori
di Ruggero Altavilla

Un racconto delle due guerre mondiali attraverso cimeli, armi, fotografie e documentari. Si arricchisce la mostra permanente allestita all’interno della Casa del Mutilato di Caltanissetta. In occasione del Festival Le Vie dei Tesori, che è tornato nel capoluogo nisseno e si prepara adesso al terzo e ultimo weekend, diventa più grande la mostra dell’Associazione nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, che ha la sede nissena nella Casa del Mutilato.

Sono esposti cimeli militari e altri reperti messi a disposizione dall’Unione Ufficiali in congedo, dall’Associazione carabinieri in congedo, dall’Associazione Marinai d’Italia di San Cataldo, dall’Istituto delle Guardie d’onore del Pantheon, dall’Istituto del Nastro azzurro e da altri privati. Per l’occasione, è stata ricostruita una vera e propria trincea della Grande Guerra, con sacchi, filo spinato, simulacri di armi, reticolato e altri accessori usati sul fronte, completata da una gigantografia di una postazione italiana.

Al primo piano, c’è una collezione di elmetti originali appartenuti a soldati di varie nazionalità e pannelli dedicati all’abbigliamento militare. Al piano terra, invece, è stato riprodotto il “viale delle Rimembranze”, dove sono esposte le targhette dei militari nisseni caduti in guerra, che un tempo erano affisse nel viale adesso scomparso. In un’altra sala, inoltre, ci sono reperti della seconda guerra, una galleria fotografica e un video che ripercorre le fasi dei bombardamenti del 1943 sulla Sicilia e su Caltanissetta. Tra le altre novità di quest’anno, infine, l’ascolto di un vinile dell’epoca, con uno dei bollettini di guerra letti dal generale Armando Diaz.

A far visita alla mostra, durante lo scorso weekend del Festival, tra gli altri, il prefetto Cosima Di Stani, insieme al comandante provinciale dei carabinieri, Baldassarre Daidone; al comandante provinciale della Guardia di finanza, Andrea Antonioli, e al questore Giovanni Signer. “L’obiettivo di questa mostra – spiega Alessandro Gennuso, presidente provinciale dell’Associazione nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra – è di far conoscere e studiare la storia in modo più vivo è immediato. Osservando gli oggetti da vicino, si può completare e arricchire la conoscenza di un importante periodo storico, in certi casi un po’ trascurato dagli insegnamenti scolastici. Per questo è importante che vengano alla mostra soprattutto le nuove generazioni”.

La Casa del Mutilato fu costruita nell’area un tempo occupata dalla chiesa di San Giuseppe di Fuori: nacque con la partecipazione di enti pubblici e privati, tra cui il Comune (che fornì i terreni), della Provincia (che curò i lavori) e dell’associazione Mutilati. Sulle pareti esterne, ricoperte di travertino, spiccano i medaglioni in pietra con le insegne delle varie Armi. All’ingresso, una delle lapidi riporta il proclama della vittoria nella Grande Guerra firmato dal generale Diaz. Nel 1974 è stata installata un’altra lapide in ricordo di Santo Agnello, soldato del Genio Militare, mutilato e decorato della prima Guerra mondiale, fautore della realizzazione della Casa, fondatore e primo presidente della sezione nissena dell’Associazione nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra.
La Casa del Mutilato è aperta con Le Vie dei Tesori, sabato 26 e domenica 27 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, in occasione dell’ultimo weekend a Caltanissetta (qui per prenotare il coupon). Per scoprire gli altri luoghi aperti, le passeggiate e le esperienze cliccare qui. Per tutte le informazioni e prenotazioni visitare il sito www.leviedeitesori.com. È attivo, inoltre, il centro informazioni del Festival al numero 0918420000, aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18, compresi il sabato e la domenica.