Un progetto ha visto protagonisti alunni, docenti ed esperti, che hanno realizzato schede, rilievi e scansioni di alcuni tesori trapanesi
di Redazione

Un percorso formativo per sensibilizzare alla bellezza del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico del territorio trapanese, da Alcamo a Segesta, fino a Trapani. Un progetto a cui hanno partecipato 450 studenti e 36 esperti del settore, che hanno elaborato schede tecniche, rilievi video, rilievi fotogrammetrici e scansioni 3D di alcune chiese. “Il patrimonio culturale artistico e paesaggistico come sussidio alla didattica”, questo il titolo del progetto che sarà presentato venerdì 17 gennaio alle 9, nella Basilica di Santa Maria Assunta ad Alcamo, nel corso di un seminario a cui parteciperà, tra gli altri, il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli.

Si tratta di un lavoro in sinergia tra l’Istituto tecnico economico e tecnologico “Girolamo Caruso” di Alcamo, diretto da Vincenza Mione; l’Istituto comprensivo “Sebastiano Bagolino” della stessa città, diretto da Antonino Provenza e l’Istituto di istruzione superiore “Sciascia e Bufalino” di Erice, diretto da Andrea Badalamenti. Nel corso degli incontri gli studenti si sono riappropriati degli spazi e dei luoghi urbani, sono usciti fuori dalle classi, hanno avuto un rapporto diretto con i beni culturali. La città e il territorio sono stati concepiti come aula esterna per costruire un percorso concreto di educazione alla legalità e alla bellezza. Gli alunni sono stati coinvolti in attività laboratoriali volte a promuovere la conoscenza e il senso di appartenenza al territorio attraverso approcci didattici innovativi, confrontandosi con le nuove tecnologie al servizio dei beni culturali.

Particolare attenzione è stata data ai percorsi sacri della città di Alcamo e Trapani. Gli studenti hanno visitato, studiato ed approfondito, ad Alcamo, il Santuario di Maria Santissima dei Miracoli, la Chiesa Sant’Oliva e la Basilica di Santa Maria Assunta; a Trapani, la Chiesa di San Nicolò ed ancora il Parco archeologico di Segesta. Gli alunni sono stati affiancati da esperti che hanno spiegato storie e aneddoti legati al culto mariano e la storia delle chiese. I percorsi formativi, articolati in 18 moduli, hanno consentito di redigere schede tecniche, rilievi video, rilievi fotogrammetrici e scansioni 3D delle chiese. “Le finalità del progetto – si legge in una nota – sono state quelle di far nascere negli allievi la consapevolezza che il patrimonio culturale è un insieme di risorse ereditate dal passato, che costituisce una fonte condivisa di ricordo, comprensione, identità, coesione e creatività”.