Catania riabbraccia il suo “Colosseo”, riapre l’anfiteatro

Finora fruibile solo una volta a settimana, adesso il monumento torna visitabile quasi tutti i giorni, in attesa di una completa riqualificazione

di Marco Russo

È uno dei più grandi d’Italia, dopo il Colosseo e l’Arena di Verona. Finora fruibile solo un giorno a settimana, da oggi l’Anfiteatro romano di Catania riapre ai visitatori dal martedì al sabato, sia mattina che pomeriggio. È un altro passo in avanti verso una migliore fruizione del monumento, tra i più importanti della città, per troppo tempo dimenticato. Lo ha deciso la direttrice del Polo, Gioconda Lamagna, rispondendo a una richiesta del governatore Nello Musumeci e disponendo, così, l’impiego di personale di custodia da un altro monumento, attualmente in cantiere per lavori di restauro.

Ingresso da piazza Stesicoro

Il presidente Musumeci – si legge in una nota della Regione – ha voluto compiere un sopralluogo nell’antico sito, risalente ai primi secoli dopo Cristo, per verificare lo stato dei luoghi. “Il primo passo – sottolinea il governatore – è stato compiuto, con l’apertura al pubblico in cinque giorni su sette. Presto dovremo riuscirci anche per la domenica e i giorni festivi. Ma c’è ancora tanto altro da fare. Occorre rendere pulita tutta l’area, predisporre un impianto di illuminazione adeguato, rifare la segnaletica interna ed esterna, sostituire i dissuasori in legno, rimuovere la fatiscente cabina all’ingresso, riqualificare la recinzione in ferro battuto. E, ancora serve un servizio di biglietteria per i visitatori, depliant esplicativi in più lingue e, soprattutto, penso serva collocare lungo il percorso degli schermi per la ricostruzione virtuale tridimensionale del teatro romano”.

Vista della scritta attribuita a Sant’Agata

“Dobbiamo dare un’anima a questo straordinario monumento, mai sufficientemente valorizzato – prosegue Musumeci – e non escludo la possibilità di avvalermi anche degli specialisti del Cnr che nel passato hanno studiato i reperti. Ho chiesto alla direttrice del Parco – conclude il presidente della Regione – di predisporre un apposito progetto, in tempi brevi, per operare di conseguenza. Purtroppo la condizione di abbandono e degrado che perdura da un decennio nell’Anfiteatro è comune a molti altri siti archeologici e museali, non solo della provincia etnea. Ma nello spazio di alcuni mesi affronteremo anche questi insoluti problemi”.

L’Anfiteatro – secondo gli archeologi – poteva ospitare ben 15mila spettatori tra seduti e in piedi e il fatto che fosse così grande permetteva la realizzazione di spettacoli di ogni genere. Qui infatti, ebbero luogo i combattimenti dei gladiatori, quelli di uomini contro animali feroci importati dall’Africa e dalle altre province dell’impero e persino le battaglie navali. Infatti gli esperti hanno ipotizzato che, grazie a dei meccanismi idraulici molto complessi, si riusciva a trasformare l’arena in una grande piscina e dar vita a sorprendenti spettacoli acquatici.

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