Disavventura per una famiglia francese che aveva prenotato un soggiorno nel centro storico, ma nessuno si è presentato per l’accoglienza
di Giulio Giallombardo

Viaggio a Palermo con sorpresa per un famiglia di turisti francesi. Dopo aver prenotato e pagato in anticipo un appartamento nel centro storico, arrivati a destinazione, non c’è nessuno ad attenderli e sono costretti a rimediare un altro alloggio per le loro vacanze. L’annuncio apparso da poche settimane su Booking, colosso online degli affitti turistici, presenta un “bellissimo appartamento” con wifi e due camere da letto, foto di saloni luminosi, stanze accoglienti, cucina spaziosa. La cifra richiesta per quattro notti, dal 10 al 14 agosto, è di 873 euro, pagata al momento della prenotazione. Così, Karine Lecamus-Allart, dipendente dell’assistenza sanitaria francese, insieme al marito e alle due figlie di 16 e 17 anni, dopo essere atterrati a Palermo, raggiungono l’indirizzo ricevuto al momento della prenotazione, vicino a piazza Beati Paoli, nel cuore del quartiere Capo.

Seppur la strada sia la stessa ritratta nelle foto dell’annuncio, come appare dagli edifici vicini immortalati dal balcone della palazzina di due piani, al citofono non risponde nessuno e neanche al numero di telefono danese, indicato nella piattaforma online, appartenente a una società che si occupa di affitti turistici. A questo punto, Karine e la sua famiglia chiede aiuto alla gente del quartiere, scoprendo che la stessa disavventura era accaduta a un altro gruppo di turisti. Dopo aver contattato la piattaforma online, raccontando l’accaduto, alla famiglia viene offerto un soggiorno prima all’Addaura, troppo distante dal centro, e poi in un b&b vicino alla stazione centrale, in una zona poco sicura. Così, i turisti, malgrado avessero già saldato il loro soggiorno, hanno preferito pernottare a loro spese in un albergo del centro.

“Vorrei esprimere la mia più profonda delusione per la mancanza di onestà – scrive Karine all’email che risulta associata ai proprietari dell’appartamento – . Nonostante diverse telefonate al numero indicato (che risulta essere in Danimarca) e un messaggio scritto, nessuno mi ha risposto quando siamo arrivati a destinazione. Siamo rimasti tre ore davanti al portone d’ingresso, senza che nessuno ci accogliesse. Così, ho dovuto trovare una soluzione da sola per non rovinare le nostre vacanze. Spero le proibiscano di riproporre i suoi servizi che risultano inesistenti, sia per questo appartamento che per altri. Sono furiosa per tale disonestà”.

Eppure, l’annuncio che è ancora online, promette un appartamento di 90 metri quadrati, con due camere da letto, una cucina completamente attrezzata con forno a microonde, frigorifero, lavatrice e piano cottura, televisione, wi-fi, climatizzatore e parcheggio gratuito. Risulta solo una recensione lapidaria lasciata da un utente anonimo di nazionalità italiana il 19 agosto, dopo un soggiorno di sette notti: “eccezionale”.

“I residenti del quartiere – racconta Karine, che non ha sporto denuncia alle forze dell’ordine, ma solo un reclamo formale a Booking – ci hanno aiutato e sono stati molto gentili. Lamentando il fatto che non è la prima volta che accade una cosa del genere nella zona. A parte questa brutta esperienza, Palermo ci è piaciuta molto, la gente è molto aperta, accogliente e allegra. Una città molto viva dalle architetture interessanti”.

Un viaggio che la famiglia francese non dimenticherà facilmente, proprio nei giorni più caldi dell’anno, mentre la città è invasa dai turisti. Adesso l’esperienza di Karine Lecamus-Allart e della sua famiglia è al vaglio dei responsabili di Booking, che stanno verificando l’accaduto. “Il nostro obiettivo è rendere più facili e piacevoli le esperienze di viaggio – spiegano dal colosso olandese che abbiamo contattato per una replica – nel raro caso in cui si verifichi qualcosa di imprevisto nella struttura o un cliente non possa essere ospitato per qualsiasi motivo, il nostro team di assistenza clienti è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per supportare e aiutare a trovare una soluzione adeguata. In questo caso, poiché questa non è l’esperienza che desideriamo per nessuno dei nostri clienti, ci siamo scusati per l’inconveniente e ci stiamo offrendo di coprire la differenza di costo per l’alloggio alternativo prenotato, nonché le spese aggiuntive sostenute di conseguenza”.