I due capoluoghi siciliani sono candidati al riconoscimento assegnato dal Mic. Entro il prossimo 13 settembre la consegna dei dossier e a novembre saranno rese note le città finaliste
di Antonio Messina

Tra le 16 città italiane che hanno presentato manifestazione d’interesse al Ministero della Cultura per ottenere il titolo di Capitale italiana della Cultura 2025, ci sono anche due città siciliane: Agrigento ed Enna. Ancora una volta l’Isola è protagonista dell’iniziativa volta a sostenere, incoraggiare e valorizzare la capacità progettuale delle città italiane nel campo della cultura, con particolare riguardo alla coesione sociale, alla conservazione delle identità, all’innovazione e allo sviluppo economico per il benessere individuale e collettivo.

La città di Agrigento per la propria candidatura, oltre alla riconosciuta storia millenaria, pone una grande attenzione sul valore paesaggistico della Valle dei Templi, che ha ottenuto il Premio Nazionale del Paesaggio nel 2016-2017 e la menzione speciale al Premio Europeo del Paesaggio del Consiglio d’Europa nel 2018. Al contempo, il Comune ha già posto in essere una serie di azioni utili a mettere in rete l’intero territorio agrigentino, con l’obiettivo di costruire un’offerta attrattiva in sinergia con le città della costa e con quelle dell’entroterra, dove Agrigento potrà diventare il centro trainante di un sistema più ampio, capace di offrire itinerari culturali ed esperienziali tali da raccontare e trasmettere la ricchezza millenaria del territorio, attraverso un approccio sempre più integrato alla contemporaneità.

La candidatura di Enna, invece, giunge al termine di un lungo percorso compiuto dall’amministrazione comunale nel recupero di alcuni siti di interesse storico-architettonico di particolare pregio, che hanno consentito di ampliare il novero dei contenitori culturali da destinare a iniziative ed eventi e di arricchire l’offerta turistica del territorio. Il Comune di Enna, infatti, negli ultimi anni ha inaugurato il Museo del Mito e l’Ex Convento dei Cappuccini, dove verrà istituito il Museo delle Confraternite e un urban center, ha riqualificato il Castello di Lombardia e la Torre di Federico e ha riutilizzato gli spazi di Palazzo Chiaramonte per adibirlo a Palazzo della Cultura. Attraverso la candidatura del capoluogo ennese, il Comune intende incentivare l’utilizzo dei siti recuperati, con specifiche azioni finalizzate alla promozione del territorio, della sua storia, della sua vocazione e delle sue tradizioni. Anche Enna pone grande attenzione alla cooperazione virtuosa del territorio, con il coinvolgimento attivo della cittadinanza, delle associazioni di categoria, delle associazioni culturali e delle istituzioni accademiche.

Le due città capoluogo sono già impegnate nell’elaborazione di un proprio dossier di candidatura, da presentare entro il prossimo 13 settembre per essere valutato da una commissione di sette esperti di chiara fama nella gestione dei beni culturali. Successivamente, entro il 15 novembre le candidature ammesse saranno esaminate dalla Giuria, che selezionerà dieci progetti finalisti, mentre entro il 20 dicembre le città finaliste saranno convocate ad un’audizione pubblica di presentazione del dossier: il 17 gennaio del 2023 la giuria comunicherà al ministro della Cultura il nome della città che sarà insignita del titolo di Capitale Italiana della Cultura nel 2025.