Borghi dei Tesori alla Bit, c’è anche Domenico Dolce

Lo stilista interviene alla presentazione alla Bit dell’associazione che raccoglie 60 piccoli comuni siciliani sotto l’egida della Fondazione Vie dei Tesori

di Redazione

Ci si può distendere in un campo di tulipani, assaggiare una specialità del posto appena sfornata, ascoltare un canto ancestrale dei pastori o scoprire una fontana dimenticata. E ancora, dormire in un ex convento, mangiare in un antico frantoio, passeggiare tra i ruderi di una conceria. I borghi siciliani sono un patrimonio nascosto, straordinario, del tutto inatteso. Lontani dalle grandi città, accolgono come un abbraccio caloroso e colorato, ti inducono a fermarti, ragionare, sentirti bene con le piccole cose.

Una scena di Devotion

E chi è nato in un borgo, lo porterà sempre nel cuore: come Domenico Dolce che, giunto ai vertici della moda internazionale, quando può ritorna nella sua Polizzi Generosa, arrampicata sulle Madonie, con gli amici con cui è cresciuto. La metà isolana di Dolce & Gabbana ha accettato di raccontare questo suo rapporto con il suo luogo di nascita – “Devotion” come il film che i due stilisti hanno dedicato alla Sicilia – durante la diretta streaming, mercoledì 13 maggio alle 18, sul portale della Borsa Internazionale del Turismo, organizzata per presentare il progetto Borghi dei Tesori.

Polizzi Generosa

Più di una presentazione, piuttosto uno storytelling per i viaggiatori, una condivisione di sensazioni ed emozioni che passano anche dall’impegno di Domenico Dolce per la sua Polizzi Generosa, e la fondazione P.G. 5 Cuori che è un atto d’amore per questi luoghi e uno stimolo ai giovani a sbracciarsi e a fare. E con lo stilista, interverranno Luca Vullo, performer e ambasciatore della gestualità siciliana nel mondo; l’attrice Stefania Blandeburgo che ha scelto pagine di scrittori innamorati dell’isola; gli assessori della Regione Siciliana Manlio Messina e Roberto Lagalla, il sindaco di Palermo e presidente dell’Anci Sicilia Leoluca Orlando, la Fondazione Le Vie dei Tesori, presieduta da Laura Anello, alla presenza degli oltre sessanta sindaci che hanno aderito all’associazione Borghi dei Tesori, da un capo all’altro dell’isola.

Una veduta di Giuliana

Tutto nasce da un progetto de Le Vie dei Tesori che, nato sulla scia della partecipazione al bando del ministero dei Beni culturali “Borghi in Festival”, ha visto la massiccia adesione dei piccoli borghi siciliani. Da lì si è creato un network che ha portato al censimento (primo e unico nel suo genere) del patrimonio dell’Isola: castelli, abbazie, chiese, miniere abbandonate, musei gioiello, conventi, osservatori astronomici, siti rupestri, grotte, cave, fari. Ma anche tesori immateriali: sapienze antiche custodite dagli ultimi artigiani – veri tesori viventi – ricette tradizionali, tradizioni.

Gangi

La Fondazione Le Vie dei Tesori e i Comuni hanno così scelto di strutturarsi in modo stabile per portare avanti politiche di rigenerazione, valorizzazione, lotta allo spopolamento. Con l’intento di costruire comunità consapevoli, pronte e adeguate ad accogliere il visitatore: il turista slow, il creativo che cerca uno stile di vita più aperto, l’artista, il viaggiatore. Ma anche chi cerca un modo per rimanere o per tornare nei luoghi dove è nato. Insomma, le Vie dei Tesori diventa know how, modello e infrastruttura da trasferire alle comunità: che assorbono metodi di valorizzazione e costruiscono una rete; cercando un pubblico comune, rafforzato, cui proporre tesori inestimabili, materiali e immateriali.

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